La città
A Gravina apre i battenti il Centro di restauro dell'Alta Murgia
Un progetto finanziato con il fondo regionale Pin
Gravina - mercoledì 19 settembre 2018
Aprirà ufficialmente i battenti sabato prossimo in via Matteotti il CRAM ovvero il centro per la promozione del Patrimonio Culturale locale che attraverso progetti innovativi e sperimentali nell'ambito della conservazione e della formazione, mira a sensibilizzare i cittadini ad avere contezza del patrimonio collettivo e del concetto di tutela e fruizione.
L'iniziativa, finanziata con il contributo del progetto regionale Pin, mira a incentivare una logica di prevenzione, manutenzione e monitoraggio attraverso la limitazione delle cause di degrado e attraverso lo studio avviando una rete di collaborazione tra tutte le realtà che, su tutto il territorio nazionale ed internazionale, si occupano di conservazione, diagnostica e di tutela dei Beni culturali.
CRAM è uno spazio per lo Studio e la Didattica dove intraprendere percorsi di esplorazione riguardanti la storia dell'arte e le tecniche artistiche tradizionali e realizzare workshop pratico-teorici di aggiornamento professionale.
Obiettivo: fare della conservazione un momento di curiosità durante il quale ognuno di noi torni a guardare al patrimonio come qualcosa di cui sentirsi responsabile e custode.
L'iniziativa, finanziata con il contributo del progetto regionale Pin, mira a incentivare una logica di prevenzione, manutenzione e monitoraggio attraverso la limitazione delle cause di degrado e attraverso lo studio avviando una rete di collaborazione tra tutte le realtà che, su tutto il territorio nazionale ed internazionale, si occupano di conservazione, diagnostica e di tutela dei Beni culturali.
CRAM è uno spazio per lo Studio e la Didattica dove intraprendere percorsi di esplorazione riguardanti la storia dell'arte e le tecniche artistiche tradizionali e realizzare workshop pratico-teorici di aggiornamento professionale.
Obiettivo: fare della conservazione un momento di curiosità durante il quale ognuno di noi torni a guardare al patrimonio come qualcosa di cui sentirsi responsabile e custode.