Politica
“A Gravina non si discute più di politica”
Lettera aperta del segretario UPC Mandolino. La missiva indirizzata ai segretari e capigruppo dei partiti politici
Gravina - mercoledì 15 dicembre 2010
15.06
Sull'attività politica di maggioranza e opposizione il segretario dell'Unione Popolare Cristiana ha voluto esprimere delle valutazioni provvedendo a "recapitarle" ai segretari e capigruppo dei partiti politici gravinesi per un'analisi. Qui si propone il contenuto della lettera di Mandolino in forma integrale.
"La stagnazione politica è totale. La maggioranza è in difficoltà. L'opposizione è inesistente. E' arrivato il momento di uscire allo scoperto, tutti. Per snidare, scovare e scoprire maggioranza e opposizione di questa città.
Quanto durerà la giunta Divella? Tutta la legislatura. Forse no. È maturo il tempo di costruire ex novo una alternativa politica, organizzata, che incoraggi la città a vivere con speranza, a non abbattersi, a continuare ad amare la propria terra d'origine.
Abbiamo doveri di ottimismo per il futuro dei nostri giovani. Non possiamo giocare sul destino dei nostri concittadini con i tatticismi, le furbizie, le strategie di comodo per un successo personale o di famiglia. Non è più rinviabile una presa di posizione politica seria sulla gestione della cosa pubblica a Gravina.
Ci sono rappresentanti in consiglio comunale che non sono "né carne né pesce" e rispondono solo a se stessi. Viene avvertita "a fior di pelle" la mancanza di una personalità politica che guidi il cambiamento. Si è solo bravi "a scomporre". È tempo invece di "ricomporre".
Occorre un sussulto di orgoglio gravinese dei partiti politici in campo, per tracciare un percorso degno di "azione politica", produttivo, nell'interesse generale del paese. Occorre far discutere coloro che si occupano di politica, i grandi elettori, le associazioni di categorie, il mondo cattolico (che pure ha il dovere di farlo), gli imprenditori seri per incidere nell'economia gravinese.
La parola d'ordine sarà: fare squadra. Il progetto città: le attese della nostra comunità. Tale azione incontrerà resistenze, forse dividerà, certamente unirà forze omogenee. Qualcuno sarà pronto a scendere in campo. Riappropriamoci della libertà dalla paura, la più importante delle libertà, per fare politica, vicini alla gente comune e ai loro problemi. In ogni angolo di strada si sparla di questo paese, di questa comunità. É avvilente.
Bisogna reagire a tutto questo, alla rassegnazione, alla stagnazione politica. Ripigliamoci il gusto di fare politica, di discutere di politica a Gravina, di programmi, di sogni. È importante incontrarsi tra forze politiche omogenee, di maggioranza e di opposizione, tra uomini politici e professionisti della c.d. società civile, in vista di una nuova stagione di sviluppo per questa città che tanto amiamo. Ancora.
Noi, dell'Unione Popolare Cristiana, nel nostro piccolo, intendiamo dare un modesto contributo. Vogliamo incontrare le forze politiche locali per dialogare, individuare strategie e definire obiettivi utili per una efficace azione amministrativa nell'interesse generale".
Il segretario dell'Uniope Popolare Cristiana Leonardo Mandolino
"La stagnazione politica è totale. La maggioranza è in difficoltà. L'opposizione è inesistente. E' arrivato il momento di uscire allo scoperto, tutti. Per snidare, scovare e scoprire maggioranza e opposizione di questa città.
Quanto durerà la giunta Divella? Tutta la legislatura. Forse no. È maturo il tempo di costruire ex novo una alternativa politica, organizzata, che incoraggi la città a vivere con speranza, a non abbattersi, a continuare ad amare la propria terra d'origine.
Abbiamo doveri di ottimismo per il futuro dei nostri giovani. Non possiamo giocare sul destino dei nostri concittadini con i tatticismi, le furbizie, le strategie di comodo per un successo personale o di famiglia. Non è più rinviabile una presa di posizione politica seria sulla gestione della cosa pubblica a Gravina.
Ci sono rappresentanti in consiglio comunale che non sono "né carne né pesce" e rispondono solo a se stessi. Viene avvertita "a fior di pelle" la mancanza di una personalità politica che guidi il cambiamento. Si è solo bravi "a scomporre". È tempo invece di "ricomporre".
Occorre un sussulto di orgoglio gravinese dei partiti politici in campo, per tracciare un percorso degno di "azione politica", produttivo, nell'interesse generale del paese. Occorre far discutere coloro che si occupano di politica, i grandi elettori, le associazioni di categorie, il mondo cattolico (che pure ha il dovere di farlo), gli imprenditori seri per incidere nell'economia gravinese.
La parola d'ordine sarà: fare squadra. Il progetto città: le attese della nostra comunità. Tale azione incontrerà resistenze, forse dividerà, certamente unirà forze omogenee. Qualcuno sarà pronto a scendere in campo. Riappropriamoci della libertà dalla paura, la più importante delle libertà, per fare politica, vicini alla gente comune e ai loro problemi. In ogni angolo di strada si sparla di questo paese, di questa comunità. É avvilente.
Bisogna reagire a tutto questo, alla rassegnazione, alla stagnazione politica. Ripigliamoci il gusto di fare politica, di discutere di politica a Gravina, di programmi, di sogni. È importante incontrarsi tra forze politiche omogenee, di maggioranza e di opposizione, tra uomini politici e professionisti della c.d. società civile, in vista di una nuova stagione di sviluppo per questa città che tanto amiamo. Ancora.
Noi, dell'Unione Popolare Cristiana, nel nostro piccolo, intendiamo dare un modesto contributo. Vogliamo incontrare le forze politiche locali per dialogare, individuare strategie e definire obiettivi utili per una efficace azione amministrativa nell'interesse generale".
Il segretario dell'Uniope Popolare Cristiana Leonardo Mandolino