La città
A Gravina si lavora per il parco delle chiese rupestri
L’idea è di reperire i fondi necessari attraverso l’art bonus
Gravina - mercoledì 23 novembre 2022
11.17
Non una iniziativa a sé stante, ma una idea che si sviluppa in un progetto più ampio. La delibera di giunta dello scorso 6 dicembre per candidate la chiesa di Santa Maria degli Angeli ad un finanziamento di 80mila euro per il recupero e la valorizzazione del complesso rupestre di Santa Maria degli Angeli è stato solo il primo passo per un intervento più complessivo che interesserà numerosi siti rupestri e percorsi naturalistici fatti di acqua e di pietra, all'interno di un itinerario circolare a tappe.
Un progetto- sottolinea il sindaco Lagreca- "che richiede un investimento complessivo di circa 700 mila euro, una spesa troppo grande e al momento, nonostante il nostro impegno, ancora senza canali di finanziamento dedicati".
Per cui ci si muove a piccoli passi, tentando di esplorare altri filoni di finanziamento.
Ecco perché- continua il primo cittadino- "abbiamo deciso di attivare l'Art Bonus: un incentivo fiscale che consente una detrazione, fino al 65%, per chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano (ai sensi dell'art.1 del D. L. 31.5.2014, n. 83, Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, convertito con modificazioni in Legge n. 136 del 29/07/2014 e s.m.i.), individuando, con Delibera di Giunta n. 207/2022, come primo intervento il recupero e la valorizzazione della chiesa rupestre denominata Chiesa VI".
Una idea che consentirebbe ai cittadini di fare donazioni dirette per la realizzazione del parco delle chiese rupestri, ottenendo in cambio uno sconto fiscale da detrarre, in tre anni, dall'Irpef. Una soluzione salutata con ottimismo dal sindaco, che afferma come "conoscendo il tessuto imprenditoriale del nostro territorio e la sensibilità del popolo murgiano, siamo convinti che non sarà difficile raggiungere gli obiettivi prefissati".
Un progetto- sottolinea il sindaco Lagreca- "che richiede un investimento complessivo di circa 700 mila euro, una spesa troppo grande e al momento, nonostante il nostro impegno, ancora senza canali di finanziamento dedicati".
Per cui ci si muove a piccoli passi, tentando di esplorare altri filoni di finanziamento.
Ecco perché- continua il primo cittadino- "abbiamo deciso di attivare l'Art Bonus: un incentivo fiscale che consente una detrazione, fino al 65%, per chi effettua donazioni a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano (ai sensi dell'art.1 del D. L. 31.5.2014, n. 83, Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, convertito con modificazioni in Legge n. 136 del 29/07/2014 e s.m.i.), individuando, con Delibera di Giunta n. 207/2022, come primo intervento il recupero e la valorizzazione della chiesa rupestre denominata Chiesa VI".
Una idea che consentirebbe ai cittadini di fare donazioni dirette per la realizzazione del parco delle chiese rupestri, ottenendo in cambio uno sconto fiscale da detrarre, in tre anni, dall'Irpef. Una soluzione salutata con ottimismo dal sindaco, che afferma come "conoscendo il tessuto imprenditoriale del nostro territorio e la sensibilità del popolo murgiano, siamo convinti che non sarà difficile raggiungere gli obiettivi prefissati".