Eventi
A Gravina un successo per le Giornate Fai di Primavera
Oltre mille visitatori per la Chiesa VI e ipogeo dell’ex convento di Santa Sofia
Gravina - martedì 28 marzo 2023
Oltre un migliaio di persone con lunghe, ma ordinate code per entrare a visitare luoghi di interesse culturale inaccessibili e aperti in occasione delle giornate Fai di primavera. Complice una temperatura primaverili, con un caldo sole a scaldare la città di Gravina lo scorso fine settimana, anche questa edizione delle giornate organizzate dal Fondo Ambiente Italiano si sono rivelate un vero successo.
Fina dal sabato e dalle prime ore della domenica la città di Gravina è stata invasa da decine e decine di visitatori pronti per ammirare alcuni tesori nascosti aperti solo per la circostanza, ma anche i siti culturali di maggiore attrazione di Gravina. Senza rinunciare a degustare i tipici prodotti della cucina locale, con i ristoranti cittadini presi d'assalto dai visitatori provenienti da fuori città.
In questa edizione delle giornate Fai di Primavera, a Gravina, i siti interessati dalle visite, guidate sapientemente dagli studenti del liceo Statale "G. tarantino" e dell'IISS "Bachelet.- Galilei", erano due: gli ipogei dell'ex monastero di Santa Sofia e la cosiddetto Chiesa VI.
Due luoghi carichi di fascino e poco conosciuti. Gli ipogei, infatti, sono una recente scoperta. Emersi durante i lavori di ristrutturazione svoltisi nell'ex convento dal 2006- 2009, le strutture scavate nella roccia percorrono il sottosuolo, tra ambienti e stanze presumibilmente utilizzate per le sepolture. La chiesa VI, invece, si trova in una posizione particolare, con l'ingresso posto nella parte finale del ponte orsiniano, nei pressi del fontanone, sul versante della gravina sul quale si affacciano il pianoro della Madonna della Stella e la zona archeologica del Padre Eterno. Una chiesa rupestre a pianta rettangolare, non molto grande, con unica stanza avente due absidi posto sulla parete opposta all'entrata e con affreschi raffiguranti una Madonna con bambino e santi.
Fuori dalla chiesa una interminabile fila per accedere al sito rupestre aperto solo per le giornate Fai grazie alla concessione del Comune di Gravina. Un bagno di folla che ha convinto la referente del Fai Gravina, Pina D'Agostino e i suoi collaboratori - visibilmente soddisfatti per il riscontro avuto dall'iniziativa- a prolungare l'orario ultimo di chiusura per garantire a tutti l'accesso al sito.
Insomma, anche questa volta le giornate del Fai di Primavera sono state un successo, con i cittadini di Gravina che sono andati alla scoperta di luoghi dei quali non sapevano neppure l'esistenza e con i visitatori forestieri, rimasti affascinati dalla bellezza della città.
Fina dal sabato e dalle prime ore della domenica la città di Gravina è stata invasa da decine e decine di visitatori pronti per ammirare alcuni tesori nascosti aperti solo per la circostanza, ma anche i siti culturali di maggiore attrazione di Gravina. Senza rinunciare a degustare i tipici prodotti della cucina locale, con i ristoranti cittadini presi d'assalto dai visitatori provenienti da fuori città.
In questa edizione delle giornate Fai di Primavera, a Gravina, i siti interessati dalle visite, guidate sapientemente dagli studenti del liceo Statale "G. tarantino" e dell'IISS "Bachelet.- Galilei", erano due: gli ipogei dell'ex monastero di Santa Sofia e la cosiddetto Chiesa VI.
Due luoghi carichi di fascino e poco conosciuti. Gli ipogei, infatti, sono una recente scoperta. Emersi durante i lavori di ristrutturazione svoltisi nell'ex convento dal 2006- 2009, le strutture scavate nella roccia percorrono il sottosuolo, tra ambienti e stanze presumibilmente utilizzate per le sepolture. La chiesa VI, invece, si trova in una posizione particolare, con l'ingresso posto nella parte finale del ponte orsiniano, nei pressi del fontanone, sul versante della gravina sul quale si affacciano il pianoro della Madonna della Stella e la zona archeologica del Padre Eterno. Una chiesa rupestre a pianta rettangolare, non molto grande, con unica stanza avente due absidi posto sulla parete opposta all'entrata e con affreschi raffiguranti una Madonna con bambino e santi.
Fuori dalla chiesa una interminabile fila per accedere al sito rupestre aperto solo per le giornate Fai grazie alla concessione del Comune di Gravina. Un bagno di folla che ha convinto la referente del Fai Gravina, Pina D'Agostino e i suoi collaboratori - visibilmente soddisfatti per il riscontro avuto dall'iniziativa- a prolungare l'orario ultimo di chiusura per garantire a tutti l'accesso al sito.
Insomma, anche questa volta le giornate del Fai di Primavera sono state un successo, con i cittadini di Gravina che sono andati alla scoperta di luoghi dei quali non sapevano neppure l'esistenza e con i visitatori forestieri, rimasti affascinati dalla bellezza della città.