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“Madonna della Grazia" è madre di tutte le Grazie
L'ultima fatica di don Angelo Casino presentata ad un folto pubblico. Risolto l'"enigma" Grazia-Grazie: ha "vinto" il singolare!
Gravina - sabato 29 gennaio 2011
11.58
Un uomo dall'ingegno multiforme, un parroco ben voluto, un fan incondizionato di Gravina e della sua storia, una penna colta come poche in giro, in continuo movimento: tutto questo e tanto altro è don Angelo Casino.
Il parroco gravinese come dal racconto del prof. Michele Giusmundo, mercoledì 26 gennaio ha presentato, ad un folto pubblico, il suo ultimo lavoro editoriale: "Madonna della Grazia" è madre di tutte le grazie, edito dal Circolo Culturale "Aquila".
Queste le parole del prof. Gismundo: "Una bella serata culturale quella di 2011 a Gravina nel salone SS. Crocifisso. Don Angelo Casino ha Mons. Angelo Casino, nostro concittadino, ottantenne, parroco emerito della parrocchia Madonna della Grazia per oltre 50 anni, è l'autore di una quarantina di pubblicazioni di storia della nostra città. Storia che ci umilia per l'indifferenza dei nostri governanti. Indifferenza sinonimo di "ignoranza" , sulla valenza culturale dei nostri straordinari monumenti storici, architettonici e paesaggistici che, fuori, ci invidiano da sempre.
Don Angelo ha tracciato, con particolare riferimento alle fonti dell'Archivio Segreto del Vaticano, la vera storia del Santuario Mariano "Madonna della Grazia" (il suo nome divino: "Piena di Grazia"). Don Angelo, storico di valore, non riesce a darsi per vinto di fronte a quello che - ai suoi occhi – appare uno scippo in piena regola, per la preferenza accordata alla dicitura " delle Grazie" anziché a quella teologicamente più inerente "della Grazia"
Doverose scuse vanno a proposito di ciò a don Angelo da parte della Redazione di Gravinalife, se a volte, a causa di una "vox populi" che notoriamente e del resto inspiegabilmente preferisce il plurale GRAZIE, abbia commesso nella stesura di articoli pubblicati sul portale, quell'errore tanto stigmatizzato dal parroco gravinese.
Ma don Angelo nella serata del 26 gennaio non si è soffermato solo sulla questione del "titolo". Così continua il prof. Gismundo nel racconto della serata: "Ha evidenziato con cura, amabilità, passione civile e interazione umana un importante e toccante spaccato di storia della "nostra" città di Gravina in Puglia, dal significato globale dell'edificio di culto in questione agli aspetti prettamente storici, archeologici e architettonici, a quelli più squisitamente pastorali e spirituali legali alla comunità gravinese e non solo. Il Santuario fu fatto costruire da Mons. Vincenzo Giustiniano, vescovo di Gravina, nominato dal Papa Clemente VIII il 2 agosto 1593. Mons. Angelo Casino, infaticabile ricercatore della "nostra"storia sa bene che "nessuno è profeta in patria". Le sue numerose opere pubblicate rappresentano atti di vero amore per la propria città natia. Mai un' attestazione "pubblica", a tutti i livelli", a quest' uomo di chiesa e di storia.
Qui, da noi, abita la gelosia: "niente io, niente tu!". E questo anziano sacerdote continua ad invitare noi tutti a non scoraggiarsi, a superare amarezze, incomprensioni e cattiverie.
A proposito, don Angelo Casino, ho fatto un sogno!
Ho sognato che il Comune di Gravina, nell'ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ha pensato di celebrare una seduta di Consiglio Comunale, con le massime autorità istituzionali e religiose, per rendere Omaggio e Onore ad un cittadino illustre (vivente): a Mons. Angelo Casino, per additarlo ai posteri, ai giovani in particolare. Per continuare a scrivere pagine gloriose di storia, vera maestra di vita.
Auguri don Angelo".
Il parroco gravinese come dal racconto del prof. Michele Giusmundo, mercoledì 26 gennaio ha presentato, ad un folto pubblico, il suo ultimo lavoro editoriale: "Madonna della Grazia" è madre di tutte le grazie, edito dal Circolo Culturale "Aquila".
Queste le parole del prof. Gismundo: "Una bella serata culturale quella di 2011 a Gravina nel salone SS. Crocifisso. Don Angelo Casino ha Mons. Angelo Casino, nostro concittadino, ottantenne, parroco emerito della parrocchia Madonna della Grazia per oltre 50 anni, è l'autore di una quarantina di pubblicazioni di storia della nostra città. Storia che ci umilia per l'indifferenza dei nostri governanti. Indifferenza sinonimo di "ignoranza" , sulla valenza culturale dei nostri straordinari monumenti storici, architettonici e paesaggistici che, fuori, ci invidiano da sempre.
Don Angelo ha tracciato, con particolare riferimento alle fonti dell'Archivio Segreto del Vaticano, la vera storia del Santuario Mariano "Madonna della Grazia" (il suo nome divino: "Piena di Grazia"). Don Angelo, storico di valore, non riesce a darsi per vinto di fronte a quello che - ai suoi occhi – appare uno scippo in piena regola, per la preferenza accordata alla dicitura " delle Grazie" anziché a quella teologicamente più inerente "della Grazia"
Doverose scuse vanno a proposito di ciò a don Angelo da parte della Redazione di Gravinalife, se a volte, a causa di una "vox populi" che notoriamente e del resto inspiegabilmente preferisce il plurale GRAZIE, abbia commesso nella stesura di articoli pubblicati sul portale, quell'errore tanto stigmatizzato dal parroco gravinese.
Ma don Angelo nella serata del 26 gennaio non si è soffermato solo sulla questione del "titolo". Così continua il prof. Gismundo nel racconto della serata: "Ha evidenziato con cura, amabilità, passione civile e interazione umana un importante e toccante spaccato di storia della "nostra" città di Gravina in Puglia, dal significato globale dell'edificio di culto in questione agli aspetti prettamente storici, archeologici e architettonici, a quelli più squisitamente pastorali e spirituali legali alla comunità gravinese e non solo. Il Santuario fu fatto costruire da Mons. Vincenzo Giustiniano, vescovo di Gravina, nominato dal Papa Clemente VIII il 2 agosto 1593. Mons. Angelo Casino, infaticabile ricercatore della "nostra"storia sa bene che "nessuno è profeta in patria". Le sue numerose opere pubblicate rappresentano atti di vero amore per la propria città natia. Mai un' attestazione "pubblica", a tutti i livelli", a quest' uomo di chiesa e di storia.
Qui, da noi, abita la gelosia: "niente io, niente tu!". E questo anziano sacerdote continua ad invitare noi tutti a non scoraggiarsi, a superare amarezze, incomprensioni e cattiverie.
A proposito, don Angelo Casino, ho fatto un sogno!
Ho sognato che il Comune di Gravina, nell'ambito delle manifestazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ha pensato di celebrare una seduta di Consiglio Comunale, con le massime autorità istituzionali e religiose, per rendere Omaggio e Onore ad un cittadino illustre (vivente): a Mons. Angelo Casino, per additarlo ai posteri, ai giovani in particolare. Per continuare a scrivere pagine gloriose di storia, vera maestra di vita.
Auguri don Angelo".