Territorio
Abbandono rifiuti, contributo regionale ai Comuni per ripulire
L’amministrazione si impegna ad intensificare i controlli e invita all’utilizzo del CCR
Gravina - mercoledì 7 settembre 2022
17.30
La questione dei rifiuti abbandonati nelle campagne e ai margini delle strade, al di fuori della cerchia urbana e nelle periferie rimane sempre annosa e di difficile soluzione. Anche la ripulitura e la bonifica dei luoghi spesso tarda ad arrivare per via delle diverse competenze dei vari Enti insistenti sulle zone interessate e così nelle aree pubbliche ci si trova a dover assistere allo spettacolo indecoroso di sporcizia e rifiuti che si accumulano, creando a volte delle vere e proprie discariche illegali a cielo aperto.
Per poter almeno favorire le opere di ripulitura dei luoghi la Regione Puglia ha pensato di stanziare 2 milioni di euro da destinare ai Comuni pugliesi per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche. Un bando al quale ha partecipato anche il comune di Gravina, che è riuscito così ad aggiudicarsi una somma di circa 49mila euro da destinarsi alla bonifica e ripulitura di alcune aree interessate dal fenomeno dello sversamento abusivo dei rifiuti, soprattutto nelle zone periferiche della città.
Ma la ripulitura comunque non eviterà il ripetersi del fenomeno, ormai radicato come cattivo costume di una parte della popolazione, con la necessità di mettere in campo azioni e attività che possano educare, o quanto meno sconsigliare gli indisciplinati praticanti del "sacchetto selvaggio".
Una questione sulla quale l'amministrazione comunale intende intervenire con vigore e determinazione. Una volontà che si evince anche da quanto scritto sui social dal primo cittadino Lagreca. "L'abbandono di rifiuti in aree pubbliche è una piaga che siamo chiamati a debellare definitivamente, aumentando i controlli, aumentando il numero di fototrappole che in queste settimane ci stanno consentendo di individuare gli indisciplinati e sanzionarli dalla Polizia Locale" -ha detto il sindaco, che ha colto l'occasione per invitare la popolazione ad evitare di lasciare i rifiuti ai margini delle strade: un'azione che rappresenta un reato punibile con una sanzione fino a 3000 euro.
Infine l'appello a conferire i rifiuti presso il Centro Comunale di Raccolta. "E' più comodo, c'è sempre qualcuno pronto a dare una mano, è meno pericoloso e soprattutto non si inquina l'ambiente" -ha concluso Lagreca.
Per poter almeno favorire le opere di ripulitura dei luoghi la Regione Puglia ha pensato di stanziare 2 milioni di euro da destinare ai Comuni pugliesi per la rimozione di rifiuti abbandonati su aree pubbliche. Un bando al quale ha partecipato anche il comune di Gravina, che è riuscito così ad aggiudicarsi una somma di circa 49mila euro da destinarsi alla bonifica e ripulitura di alcune aree interessate dal fenomeno dello sversamento abusivo dei rifiuti, soprattutto nelle zone periferiche della città.
Ma la ripulitura comunque non eviterà il ripetersi del fenomeno, ormai radicato come cattivo costume di una parte della popolazione, con la necessità di mettere in campo azioni e attività che possano educare, o quanto meno sconsigliare gli indisciplinati praticanti del "sacchetto selvaggio".
Una questione sulla quale l'amministrazione comunale intende intervenire con vigore e determinazione. Una volontà che si evince anche da quanto scritto sui social dal primo cittadino Lagreca. "L'abbandono di rifiuti in aree pubbliche è una piaga che siamo chiamati a debellare definitivamente, aumentando i controlli, aumentando il numero di fototrappole che in queste settimane ci stanno consentendo di individuare gli indisciplinati e sanzionarli dalla Polizia Locale" -ha detto il sindaco, che ha colto l'occasione per invitare la popolazione ad evitare di lasciare i rifiuti ai margini delle strade: un'azione che rappresenta un reato punibile con una sanzione fino a 3000 euro.
Infine l'appello a conferire i rifiuti presso il Centro Comunale di Raccolta. "E' più comodo, c'è sempre qualcuno pronto a dare una mano, è meno pericoloso e soprattutto non si inquina l'ambiente" -ha concluso Lagreca.