La città
Abbattimento barriere in aula consiliare, il Ca.ba. in attesa di risposta
L’associazione pronta a dare battaglia
Gravina - mercoledì 8 settembre 2021
Mancano pochi mesi alla conclusione del secondo mandato del sindaco Valente, ma nonostante le tante richieste fatte e le promesse ricevute, l'aula consiliare continua ad essere inagibile per chi ha difficoltà a deambulare.
Scrivevano così lo scorso 27 luglio i rappresentanti del Ca.Ba. di Gravina, l'associazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche che si rivolgeva per l'ennesima volta all'amministrazione, chiedendo di eliminare quell'ostacolo che impedisce loro di accedere all'aula consiliare. Un luogo preposto, non solo al dibattimento della vita pubblica e alle sedute dell'organo di rappresentanza dei cittadini, ma spesso utilizzato per incontri di cruciale importanza per la comunità "ai quali- sottolineano dal Ca.Ba - non abbiamo potuto partecipare". Una missiva alla quale al momento non è stata data ancora risposta.
Insomma, una situazione non concepibile per una società civile che limita la libertà e la partecipazione democratica per chi costretto, suo malgrado, a non poter deambulare. L'associazione nonostante tutto si mostra ancora fiduciosa. Infatti- dicono dal Ca.Ba- "se ci fosse veramente la volontà a soddisfare quello che è un diritto, i mesi mancanti sono sufficienti per intervenite per eliminare quelle barriere che impediscono l'accesso all'aula consiliare per tutti i cittadini".
L'auspicio è quello che entro ottobre, possano avere inizio i lavori per eliminare questa enorme barriera architettonica su un progetto di intervento che- affermano dal Ca.Ba Gravina- "ci è stato detto esiste già". In caso contrario si preannuncia battaglia. L'associazione, infatti, si dice pronta a mettere in atto diverse iniziative per portare alla ribalta il problema: azioni che - sottolineano – "di certo darebbero un'immagine non positiva di tutta l'amministrazione comunale".
Scrivevano così lo scorso 27 luglio i rappresentanti del Ca.Ba. di Gravina, l'associazione per l'abbattimento delle barriere architettoniche che si rivolgeva per l'ennesima volta all'amministrazione, chiedendo di eliminare quell'ostacolo che impedisce loro di accedere all'aula consiliare. Un luogo preposto, non solo al dibattimento della vita pubblica e alle sedute dell'organo di rappresentanza dei cittadini, ma spesso utilizzato per incontri di cruciale importanza per la comunità "ai quali- sottolineano dal Ca.Ba - non abbiamo potuto partecipare". Una missiva alla quale al momento non è stata data ancora risposta.
Insomma, una situazione non concepibile per una società civile che limita la libertà e la partecipazione democratica per chi costretto, suo malgrado, a non poter deambulare. L'associazione nonostante tutto si mostra ancora fiduciosa. Infatti- dicono dal Ca.Ba- "se ci fosse veramente la volontà a soddisfare quello che è un diritto, i mesi mancanti sono sufficienti per intervenite per eliminare quelle barriere che impediscono l'accesso all'aula consiliare per tutti i cittadini".
L'auspicio è quello che entro ottobre, possano avere inizio i lavori per eliminare questa enorme barriera architettonica su un progetto di intervento che- affermano dal Ca.Ba Gravina- "ci è stato detto esiste già". In caso contrario si preannuncia battaglia. L'associazione, infatti, si dice pronta a mettere in atto diverse iniziative per portare alla ribalta il problema: azioni che - sottolineano – "di certo darebbero un'immagine non positiva di tutta l'amministrazione comunale".