coldiretti da papa francesco
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Territorio

Agricoltori italiani sul piede di guerra

Due giorni di proteste per fermare accordo con il Canada

Comincia questa mattina la due giorni di protesta degli agricoltori per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (CETA) che per la prima volta nella storia dell'Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani più tipici tra cui il grano duro.

L'iniziativa è della Coldiretti insieme ad un'inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento in Piazza Montecitorio a Roma dove sono attesi rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile.
"La difficile congiunta – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – rischia di essere favorita dall'approvazione da parte dell'Europarlamento del CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) con il Canada che rappresenta il primo esportatore di grano duro in Italia. L'accordo tra UE e CANADA prevede l'azzeramento strutturale e totale dei dazi sul grano duro, il prodotto canadese più importato in Italia, e la Puglia rischia di risultare gravemente danneggiata se ci sarà la ratifica del Parlamento italiano che, assurdamente e stranamente prima tra tutti i Paese Ue, vuole esprimersi".

Sarà divulgato il Dossier Coldiretti sull'impatto del trattato sull'agroalimentare italiano ed esposto per la prima volta il "pacco" con le imitazioni delle specialità più prestigiose, dai formaggi ai salumi, realizzate in Canada che sarà legittimato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo con la ratifica del trattato.
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