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La città

Al via i lavori per il recupero di Santa Sofia

Affidati gli incarichi ai professionisti: Antonio Aulenti direttore dei lavori e Michele Urgo responsabile della sicurezza

Rinasce a nuova vita il monastero di Santa Sofia.

Sono iniziati i lavori di recupero che trasformeranno l'ex convento delle Clarisse in un Centro servizi utile alla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Le prime operazioni stanno riguardando in questi giorni lo sgombero dei locali dai resti di occupazioni abusive di cui l'immobile era stato oggetto da parte di sette famiglie. Si procederà poi alla sua messa in sicurezza, al consolidamento e al recupero che vedranno investiti quasi 1.700.000 euro di fondi europei garantiti dalla Regione Puglia recuperati nel 2009. Tra 200 giorni suonerà la campanella di fine lavori per l'impresa fiorentina "Cooperativa archeologica", aggiudicataria dei lavori e già protagonista di altre attività di restauro e promozione culturale a livello nazionale.

In questi giorni si è provveduto da Palazzo di città ad affidare gli incarichi per la direzione dei lavori e per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. A causa della carenza di personale tecnico è stato attivato l'iter amministrativo con offerta al massimo ribasso. Pertanto sono stati selezionati cinque professionisti per ogni incarico al quale è stato chiesto di presentare offerte in ribasso sull'importo a base di gara: 25.000 euro per la direzione dei lavori e 35.500 per il responsabile alla sicurezza. All'architetto Antonio Aulenti, per il ribasso offerto del 2,10%, è stata affidata la direzione dei lavori, mentre coordinatore della sicurezza sarà l'ingegnere Michele Urgo, avendo offerto un ribasso del 5,10%.

"Un altro impegno mantenuto con la città, che a lavori ultimati ci consentirà di restituire a Gravina un pezzo della sua identità, per farne elemento di valorizzazione di talenti e risorse culturali", commenta entusiasta il primo cittadino Alesio Valente, "In pochi, forse, credevano che questo obiettivo sarebbe stato raggiunto. Molti neppure lo speravano. Eppure, i fatti testimoniano una verità diversa: la città si riappropria dei suoi spazi e della sua storia per farne le radici del proprio futuro".

L'immobile è destinato a diventare nucleo della vita culturale gravinese. Ospiterà infatti, l'info point turistico, una sorta di cabina di regia. Terminati i lavori nella struttura, saranno trasferiti i 1300 reperti custoditi nell' ex orfanotrofio di piazza Cavour, esposti nel Museo Etnografico della civiltà contadina. E non è tutto. Una delle ultime proposte avanzate dall'ex assessore alla cultura Laura Marchetti prevedeva il trasferimento del liceo musicale nell'ex convento. Tante le proposte che troveranno concretezza solo a fine lavori, dunque occorrerà aspettare la fine del 2015 per avere certezze sulla nuova vita di Santa Sofia.
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  • Convento di Santa Sofia
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