Territorio
Al via il censimento del cinghiale nel Parco dell'Alta Murgia
Quattro giorni di interventi. Monitoraggio su tutto il territorio.
Gravina - venerdì 17 maggio 2013
11.17
Al via le attività di censimento del cinghiale nel territorio del Pparco nazionale dell'Alta Murgia. Per quattro giorni, tecnici del Parco insieme al Corpo Forestale dello stato, all'Osservatorio faunistico regionale e all'Università di Bari, che ha coinvolto circa 40 studenti, saranno impegnati nelle operazioni di campo.
L'intervento, inserito nel piano per il controllo della popolazione dei cinghiali prevede, nella sua prima fase, le attività di monitoraggio della popolazione. Una volta conclusa la stima di popolazione con i dati raccolti nell'arco di quattro anni, si passerà alla fase di selezione degli ungulati. "L'Ente Parco – commenta il presidente Cesare Veronico – è stato il primo soggetto ad essere danneggiato dall'immissione dei cinghiali nel territorio; un'operazione che fu effettuata prima dell'istituzione dell'area protetta che ne ha pagato le conseguenze. È crescente, di anno in anno, il numero di aziende che chiedono al Parco risarcimenti per i danni alle colture e alle strutture. Questo ha reso necessario un piano di gestione oculata di questi animali selvatici che non può prescindere dalla conoscenza di dati certi sulla consistenza delle popolazioni".
L'intervento, inserito nel piano per il controllo della popolazione dei cinghiali prevede, nella sua prima fase, le attività di monitoraggio della popolazione. Una volta conclusa la stima di popolazione con i dati raccolti nell'arco di quattro anni, si passerà alla fase di selezione degli ungulati. "L'Ente Parco – commenta il presidente Cesare Veronico – è stato il primo soggetto ad essere danneggiato dall'immissione dei cinghiali nel territorio; un'operazione che fu effettuata prima dell'istituzione dell'area protetta che ne ha pagato le conseguenze. È crescente, di anno in anno, il numero di aziende che chiedono al Parco risarcimenti per i danni alle colture e alle strutture. Questo ha reso necessario un piano di gestione oculata di questi animali selvatici che non può prescindere dalla conoscenza di dati certi sulla consistenza delle popolazioni".