Piano Sociale di Zona
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Territorio

Al via il percorso per la definizione del Piano Sociale di Zona

Ad Altamura Enti e associazioni per la definizione dei nuovi bisogni

E' partito ufficialmente nella serata di giovedì il percorso partecipato per la definizione del Piano Sociale di zona 2018 – 2020 per i comuni dell'Ambito Bari 4, Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini. A fare gli onori di casa nella sala consiliare del Comune di Altamura, il commissario prefettizio Vittorio Lapolla che ha auspicato l'avvio di un processo condiviso e soprattutto costruito sui reali bisogni della popolazione. Presente l'assessore gravinese Claudia Stimola accompagnata dal collega Felice Lafabiana. In sala anche il sindaco di Santeramo e molti esponenti delle associazioni e delle realtà locali che operano nel sociale. Dopo i saluti istituzionali la parola è passata ai tecnici tra cui il dirigente del Piano Sociale di Zona , Beradino Galeota e la funzionaria Ketty Incampo.
Il primo incontro è servito per tracciare la strada da percorrere condividendo obiettivi e finalità che ogni Ente e ogni realtà sociale è chiamata ad approvare.

Il primo step riguarda la mappatura dei bisogni reali del territorio al fine di stimare le misure da adottare per rendere più efficace ed efficiente il sistema dei servizi sociali nell'area murgiana.
Fondamentale per la futura programmazione l'analisi del piano sociale di zona 2014 – 2017 che ha registrato la realizzazione di numerosi interventi per rispondere alle esigenze del territorio partendo dall'assistenza alla prima infanzia per un totale di 422.000 euro a cui si aggiungono oltre 8 milioni di euro destinati a finanziare progetti di affido familiare, assistenza domiciliare per minori e assicurare il funzionamento dei centri diurni per minori.
Ma è sull'assistenza agli anziani e alle persone con disabilità che si concentra la gran parte del lavoro e di conseguenza la gran parte dei fondi disponibili se si pensa che quasi 9 milioni di euro sono destinati a centri diurni, progetto Dopo di Noi, assistenza domiciliare per anziani e persone non autosufficienti e per il trasporto delle persone con disabilità. Fondi a cui si aggiungono 1.900.000 euro per l'assistenza ai cittadini con problemi psico – sociali.

Questa l'impalcatura da cui si dovrà ripartire per la programmazione del nuovo piano sociale senza dimenticare un'altra emergenza con cui il territorio deve fare i conti ovvero quella della immigrazione per cui dalla Regione hanno già promesso fondi per progetti Sprar e per l'avvio dello sportello dell'immigrato.
Nelle prossime settimane saranno convocati altri incontri nei Comuni dell'ambito per iniziare a suddividere le risorse economiche in base ai bisogni delle comunità.
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