Palazzo di città
Al via la gara per la gestione del Museo Civico
Obiettivo: recuperare i reperti archeologici conservati altrove e rendere fruibile l'area del Padre Eterno
Gravina - venerdì 8 febbraio 2019
Si torna a parlare di Museo Civico a due anni dalla cerimonia di inaugurazione di quella scatola vuota affidata frettolosamente alle cure della Fondazione Santomasi con un solo obiettivo: non perdere i fondi regionali che l'assessore regionale Loredana Capone minacciava di riprendersi indietro.
Il museo di Piazza Benedetto XIII, ristrutturato con i fondi europei concessi per i progetti di Area vasta, torna al centro della cronaca cittadina perché ora Palazzo di città, attraverso una indagine di mercato, cerca un gestore a cui affidare non solo il primo piano dell'immobile ma anche l'area archeologica del Padre Eterno.
"Si tratta - spiega il sindaco Alesio Valente attraverso una nota stampa diffusa dal Comune - di un ulteriore passo avanti lungo la strada intrapresa sin dal 2012: all'epoca avevamo in gran parte siti chiusi o abbandonati. Con una programmazione finanziata con fondi europei, siamo riusciti anzitutto a procedere al loro recupero ed adeguamento strutturale, come avvenuto proprio col Museo. Quindi abbiamo restituito loro nuova vita, rendendoli fruibili per mostre ed esposizioni. Adesso, dopo un necessario e fruttuoso lavoro di concertazione con la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, siamo giunti al traguardo".
La procedura di gara mira ad individuare un soggetto a cui affidare l'allestimento del museo civico ridando vita a quelle stanze rimaste per troppo tempo vuote riportando in luce i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio gravinese durante le tantissime campagne di scavo.
Il bando di gara prevede infatti la "repertoriazione, catalogazione ed eventuale restauro ai fini del trasporto e della esposizione degli oltre 700 reperti archeologici, allo stato giacenti presso il Convento di San Sebastiano, ed in parte presso altri siti ubicati in Taranto e in Altamura" oltre che la gestione integrata del "Museo Civico Archeologico" con l'area archeologica del "Padre Eterno".
In pratica il vincitore del servizio dovrà occuparsi in prima battuta della pulitura, schedatura, trasporto, e eventuale restauro dei reperti per poi procedere all'allestimento museale. Finita questa prima fase resta sotto la responsabilità dell'aggiudicatario anche i servizi di apertura e chiusura dei locali, le attività di custodia e controllo, biglietteria e prenotazione visite ed eventi, l'accoglienza del pubblico, l'organizzazione di corsi post universitari, attività didattiche e laboratoriali.
Nel pacchetto figurano anche iniziative di comunicazione e "la gestione, manutenzione e allestimento finalizzato alla fruizione del parco archeologico del Padre Eterno, esso pure in questi anni destinatario di investimenti che ne hanno permesso il recupero: chi si aggiudicherà il bando - sottolinea ancora Valente - dovrà assicurarne pulizia e manutenzione, oltre che la fruibilità, sotto ogni aspetto".
E per scongiurare l'ennesima finta partenza, Palazzo di Città ha scelto di sostenere finanziariamente il progetto concedendo un primo contributo di 70.000 euro - a titolo di start up per le spese legate all'allestimento delle sale - ed un rimborso spese annuo di 12.000 euro, che andranno a sommarsi alla facoltà di godere dei ricavi derivanti dalla gestione ed esercizio dei servizi prestati.
Alla manifestazione di interesse sono ammessi a partecipare tutti gli operatori economici abilitati, iscritti e presenti sulla piattaforma regionale EmPulia. La propria volontà dovrà essere formalizzata entro le ore 12 del 28 febbraio. Successivamente, l'Ufficio del responsabile unico del procedimento procederà alla verifica del possesso dei requisiti autodichiarati. Quindi i concorrenti ammessi verranno invitati alla successiva procedura negoziata sulla piattaforma regionale EmPulia ed invitati a formulare l'offerta nel termine stabilito di concerto con la stazione appaltante.
"Abbiamo definito un percorso che se da un lato consentirà di valorizzare il patrimonio archeologico creando occupazione, dall'altro farà sì che il mondo possa conoscere ed apprezzare reperti carichi di storia, per troppo tempo colpevolmente relegati negli scantinati", conclude il primo cittadino.
Il museo di Piazza Benedetto XIII, ristrutturato con i fondi europei concessi per i progetti di Area vasta, torna al centro della cronaca cittadina perché ora Palazzo di città, attraverso una indagine di mercato, cerca un gestore a cui affidare non solo il primo piano dell'immobile ma anche l'area archeologica del Padre Eterno.
"Si tratta - spiega il sindaco Alesio Valente attraverso una nota stampa diffusa dal Comune - di un ulteriore passo avanti lungo la strada intrapresa sin dal 2012: all'epoca avevamo in gran parte siti chiusi o abbandonati. Con una programmazione finanziata con fondi europei, siamo riusciti anzitutto a procedere al loro recupero ed adeguamento strutturale, come avvenuto proprio col Museo. Quindi abbiamo restituito loro nuova vita, rendendoli fruibili per mostre ed esposizioni. Adesso, dopo un necessario e fruttuoso lavoro di concertazione con la Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, siamo giunti al traguardo".
La procedura di gara mira ad individuare un soggetto a cui affidare l'allestimento del museo civico ridando vita a quelle stanze rimaste per troppo tempo vuote riportando in luce i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio gravinese durante le tantissime campagne di scavo.
Il bando di gara prevede infatti la "repertoriazione, catalogazione ed eventuale restauro ai fini del trasporto e della esposizione degli oltre 700 reperti archeologici, allo stato giacenti presso il Convento di San Sebastiano, ed in parte presso altri siti ubicati in Taranto e in Altamura" oltre che la gestione integrata del "Museo Civico Archeologico" con l'area archeologica del "Padre Eterno".
In pratica il vincitore del servizio dovrà occuparsi in prima battuta della pulitura, schedatura, trasporto, e eventuale restauro dei reperti per poi procedere all'allestimento museale. Finita questa prima fase resta sotto la responsabilità dell'aggiudicatario anche i servizi di apertura e chiusura dei locali, le attività di custodia e controllo, biglietteria e prenotazione visite ed eventi, l'accoglienza del pubblico, l'organizzazione di corsi post universitari, attività didattiche e laboratoriali.
Nel pacchetto figurano anche iniziative di comunicazione e "la gestione, manutenzione e allestimento finalizzato alla fruizione del parco archeologico del Padre Eterno, esso pure in questi anni destinatario di investimenti che ne hanno permesso il recupero: chi si aggiudicherà il bando - sottolinea ancora Valente - dovrà assicurarne pulizia e manutenzione, oltre che la fruibilità, sotto ogni aspetto".
E per scongiurare l'ennesima finta partenza, Palazzo di Città ha scelto di sostenere finanziariamente il progetto concedendo un primo contributo di 70.000 euro - a titolo di start up per le spese legate all'allestimento delle sale - ed un rimborso spese annuo di 12.000 euro, che andranno a sommarsi alla facoltà di godere dei ricavi derivanti dalla gestione ed esercizio dei servizi prestati.
Alla manifestazione di interesse sono ammessi a partecipare tutti gli operatori economici abilitati, iscritti e presenti sulla piattaforma regionale EmPulia. La propria volontà dovrà essere formalizzata entro le ore 12 del 28 febbraio. Successivamente, l'Ufficio del responsabile unico del procedimento procederà alla verifica del possesso dei requisiti autodichiarati. Quindi i concorrenti ammessi verranno invitati alla successiva procedura negoziata sulla piattaforma regionale EmPulia ed invitati a formulare l'offerta nel termine stabilito di concerto con la stazione appaltante.
"Abbiamo definito un percorso che se da un lato consentirà di valorizzare il patrimonio archeologico creando occupazione, dall'altro farà sì che il mondo possa conoscere ed apprezzare reperti carichi di storia, per troppo tempo colpevolmente relegati negli scantinati", conclude il primo cittadino.