La città
Alberi pericolanti, non serve alcuna autorizzazione
gli uffici della Regione rispondono a prefetto a proposito degli alberi in via Tripoli
Gravina - giovedì 5 febbraio 2015
17.55
Gli alberi pericolanti possono essere rimossi anche senza la preventiva autorizzazione da parte del servizio foreste della Regione.
Questo quanto ribadito in una nota inviata dai funzionari regionali in risposta ad una richiesta di chiarimenti del Prefetto, Antonio Nunziante, che chiedeva lumi su come procedere per la rimozione degli alberi percolanti in via Tripoli e nelle vicinanze del vecchio ospedale di Gravina.
Secondo quanto stabilito da una legge regionale del 2009, non occorrerebbe nessuna preventiva autorizzazione per procedere al taglio di alberi situati in aree pubbliche o private che siano.
Per altro nella comunicazione, inviata per conoscenza anche a Mario Conca, il cittadino che ha segnalato il pericolo prima al Comune e poi al Prefetto di Bari, si precisa "che essendo alberi pericolanti, anche se non fossero localizzati in un giardino privato, la semplice comunicazione per interventi mirati alla salvaguardia della pubblica incolumità, sarebbe bastata per procedere alla messa in sicurezza senza nessuna autorizzazione preventiva da parte dell'Ente regionale".
Gli alberi in questione da tempo sono stati segnalati prima dall'associazione Bosco città e poi da diversi privati cittadini soprattutto nei giorni della grande nevicata che provocò la caduta da grossi rami in diverse zone della città, tra cui proprio via Tripoli. Da ultimo lo scorso dicembre, l'assessore con delega all'ambiente, Vito Loglisci, insieme al responsabile dell'ufficio municipale preposto, Franco Parisi, aveva effettuato un sopralluogo in via Tripoli al termine del quale, era stato scongiurato il pericolo di crollo degli arbusti. Contestualmente il Municipio aveva affidato ad un tecnico specializzato il compito di stilare una relazione per capire lo stato di salute degli alberi e valutare i provvedimenti da adottare.
Adesso, con la nota regionale, la patata bollente torna nelle mani del Municipio a cui spetta adottare tutti i provvedimenti necessari per rimuovere il pericolo.
Questo quanto ribadito in una nota inviata dai funzionari regionali in risposta ad una richiesta di chiarimenti del Prefetto, Antonio Nunziante, che chiedeva lumi su come procedere per la rimozione degli alberi percolanti in via Tripoli e nelle vicinanze del vecchio ospedale di Gravina.
Secondo quanto stabilito da una legge regionale del 2009, non occorrerebbe nessuna preventiva autorizzazione per procedere al taglio di alberi situati in aree pubbliche o private che siano.
Per altro nella comunicazione, inviata per conoscenza anche a Mario Conca, il cittadino che ha segnalato il pericolo prima al Comune e poi al Prefetto di Bari, si precisa "che essendo alberi pericolanti, anche se non fossero localizzati in un giardino privato, la semplice comunicazione per interventi mirati alla salvaguardia della pubblica incolumità, sarebbe bastata per procedere alla messa in sicurezza senza nessuna autorizzazione preventiva da parte dell'Ente regionale".
Gli alberi in questione da tempo sono stati segnalati prima dall'associazione Bosco città e poi da diversi privati cittadini soprattutto nei giorni della grande nevicata che provocò la caduta da grossi rami in diverse zone della città, tra cui proprio via Tripoli. Da ultimo lo scorso dicembre, l'assessore con delega all'ambiente, Vito Loglisci, insieme al responsabile dell'ufficio municipale preposto, Franco Parisi, aveva effettuato un sopralluogo in via Tripoli al termine del quale, era stato scongiurato il pericolo di crollo degli arbusti. Contestualmente il Municipio aveva affidato ad un tecnico specializzato il compito di stilare una relazione per capire lo stato di salute degli alberi e valutare i provvedimenti da adottare.
Adesso, con la nota regionale, la patata bollente torna nelle mani del Municipio a cui spetta adottare tutti i provvedimenti necessari per rimuovere il pericolo.