Mondo Giovane
Alcol, fumo e droga: i rischi delle dipendenze tra i giovani
A Gravina gli studenti si sono confrontati con medici ed operatori sociali
Gravina - mercoledì 13 febbraio 2019
In Italia il 20% dei giovani tra i 15 e i 34 anni consuma frequentemente alcolici, il 16% fuma fino al compimento dei 24 anni e il 19% ha consumato cannabis nell'arco di un anno. Inoltre, è del 49% la percentuale dei giovani tra i 14 e i 19 anni che hanno giocato d'azzardo almeno una volta all'anno. Sono alcune statistiche nazionali sulle dipendenze giovanili che fanno allarmare per le soglie d'età sempre più basse registrate di anno in anno.
Si è svolto nei giorni scorsi, presso l'Auditorium dell'Istituto Bachelet di Gravina, un interessante ed educativo convegno sui rischi di alcool, gioco e droga sui giovani. Il pubblico presente, composto dai giovanissimi di 4° e 5° superiore, ha partecipato con interesse all'incontro organizzato dalla FIDAPA con l'associazione "Quelli del Ragioneria" e l'ITE "Bachelet" di Gravina.
A prendere parola per primi, due operatori sociali volontari del centro d'ascolto "Fornello" sulla ludopatia Nico Divietro e Concetta Altamura. I due referenti hanno provocato i ragazzi presenti sulle scommesse e il gioco d'azzardo e spiegato come la dipendenza da gioco abbia gli stessi sintomi delle sostante stupefacenti e dell'alcool e provochi una dipendenza comportamentale. Numeri in crescita nel nostro territorio tra i giovani in età compresa tra gli 11 e i 19 anni, con 4 milioni di euro spesi solo in Puglia per il gioco nel 2017. Le percentuali più alte di soldi spesi tra gli adulti si ritrovano nelle slot machine e tra i giovani nel gioco online. Una dipendenza, quella dal gioco, difficile da ammettere e che viene molto spesso riconosciuta dai familiari che cercano aiuto.
Il dottor Giovanni Fiore, specialista in Medicina delle Dipendenze, ha parlato degli effetti cerebrali di droga e alcool che sono degli eccitanti per il cervello. Successivamente ha elencato i fattori condizionanti legati alla famigliarità, al gruppo d'appartenenza e alle caratteristiche delle sostanze. In crescita il fenomeno allarmante della poliassunzione, ovvero l'uso combinato di più sostanze da parte dello stesso soggetto con lo scopo di vivere ed amplificare esperienze piacevoli: tra i giovani, viene preso in considerazione l'uso congiunto di droghe, tabacco e alcool.
Rilevanti gli interventi e i quesiti posti da alcuni ragazzi in merito alle conseguenze sull'individuo che assume droghe, sui casi di decessi, sui limiti nell'assunzione di cannabis e sulla legalizzazione. Il dottor Fiore ha informato che tra i giovanissimi tanti sono i casi psichiatrici poiché le droghe, marijuana inclusa, possono provocare la morte del cervello e, come in una slot machine, non ci sono segnali di preavviso da parte del nostro corpo. Sul tema della legalizzazione gli animi si sono scaldati; difficile per il dottor Fiore scorgere aspetti positivi relativi alla legalizzazione delle droghe leggere che porterebbe esclusivamente ad un guadagno sul malato da parte degli ospedali e dello stato.
Di parere opposto alcuni studenti che hanno portato gli esempi di paesi "cannabis free", come l'Olanda, che hanno adottato da tempo una soluzione di contrasto alle mafie che lucrano sullo spaccio e non garantiscono un controllo del mercato.
L'incontro si è chiuso con l'intervento dell'avvocato Eufemia Ippolito, past president nazionale Fidapa, che ha ribadito l'importanza di trasferire nozioni su rischi e pericoli relativi a un tema così delicato e di mantenere il dialogo aperto tra scuola, famiglia e ragazzi. Un fenomeno, quello delle dipendenze, dilagante e in pericolosa crescita tra gli under 18 che molto spesso nasconde problematiche ben più ampie rintracciabili nei rapporti familiari e sociali.
Angela Mazzotta
Si è svolto nei giorni scorsi, presso l'Auditorium dell'Istituto Bachelet di Gravina, un interessante ed educativo convegno sui rischi di alcool, gioco e droga sui giovani. Il pubblico presente, composto dai giovanissimi di 4° e 5° superiore, ha partecipato con interesse all'incontro organizzato dalla FIDAPA con l'associazione "Quelli del Ragioneria" e l'ITE "Bachelet" di Gravina.
A prendere parola per primi, due operatori sociali volontari del centro d'ascolto "Fornello" sulla ludopatia Nico Divietro e Concetta Altamura. I due referenti hanno provocato i ragazzi presenti sulle scommesse e il gioco d'azzardo e spiegato come la dipendenza da gioco abbia gli stessi sintomi delle sostante stupefacenti e dell'alcool e provochi una dipendenza comportamentale. Numeri in crescita nel nostro territorio tra i giovani in età compresa tra gli 11 e i 19 anni, con 4 milioni di euro spesi solo in Puglia per il gioco nel 2017. Le percentuali più alte di soldi spesi tra gli adulti si ritrovano nelle slot machine e tra i giovani nel gioco online. Una dipendenza, quella dal gioco, difficile da ammettere e che viene molto spesso riconosciuta dai familiari che cercano aiuto.
Il dottor Giovanni Fiore, specialista in Medicina delle Dipendenze, ha parlato degli effetti cerebrali di droga e alcool che sono degli eccitanti per il cervello. Successivamente ha elencato i fattori condizionanti legati alla famigliarità, al gruppo d'appartenenza e alle caratteristiche delle sostanze. In crescita il fenomeno allarmante della poliassunzione, ovvero l'uso combinato di più sostanze da parte dello stesso soggetto con lo scopo di vivere ed amplificare esperienze piacevoli: tra i giovani, viene preso in considerazione l'uso congiunto di droghe, tabacco e alcool.
Rilevanti gli interventi e i quesiti posti da alcuni ragazzi in merito alle conseguenze sull'individuo che assume droghe, sui casi di decessi, sui limiti nell'assunzione di cannabis e sulla legalizzazione. Il dottor Fiore ha informato che tra i giovanissimi tanti sono i casi psichiatrici poiché le droghe, marijuana inclusa, possono provocare la morte del cervello e, come in una slot machine, non ci sono segnali di preavviso da parte del nostro corpo. Sul tema della legalizzazione gli animi si sono scaldati; difficile per il dottor Fiore scorgere aspetti positivi relativi alla legalizzazione delle droghe leggere che porterebbe esclusivamente ad un guadagno sul malato da parte degli ospedali e dello stato.
Di parere opposto alcuni studenti che hanno portato gli esempi di paesi "cannabis free", come l'Olanda, che hanno adottato da tempo una soluzione di contrasto alle mafie che lucrano sullo spaccio e non garantiscono un controllo del mercato.
L'incontro si è chiuso con l'intervento dell'avvocato Eufemia Ippolito, past president nazionale Fidapa, che ha ribadito l'importanza di trasferire nozioni su rischi e pericoli relativi a un tema così delicato e di mantenere il dialogo aperto tra scuola, famiglia e ragazzi. Un fenomeno, quello delle dipendenze, dilagante e in pericolosa crescita tra gli under 18 che molto spesso nasconde problematiche ben più ampie rintracciabili nei rapporti familiari e sociali.
Angela Mazzotta