Eventi
Alleanza tra le fondazioni nel nome della cultura
Nutriti gli spunti e i progetti di collaborazione emersi dal primo Meeting Nazionale tra Fondazioni
Gravina - venerdì 29 aprile 2016
11.42
Il linguaggio della cultura declinato in termini di bellezza, economia e innovazione. Elogiando l'approccio strategico e progettuale. È questa la sintesi del primo Meeting Nazionale tra Fondazioni a cura dell'ente morale gravinese, svoltosi nella giornata del 24 aprile e moderato tra uncini e provocazioni da Antonio Prota, esperto di turismo e marketing territoriale, che ha gestito la sessione mattutina organizzata nella sala convegni del quartiere fieristico, e da Gianluca Foresi, attore teatrale esponente della cultura orvietana, per l'appuntamento pomeridiano. Scandite a voce stentorea le parole chiave: polo culturale e rete di nodi locali per l'innovazione.
«Abbiamo nella nostra città un'eccellenza che tutti ci invidiano: la casa-museo donataci dal barone Santomasi- ha aperto i lavori il Presidente dell'ente di via Museo, Mario Burdi- Il mio intento e del mio consiglio di amministrazione è rendere la Fondazione "Pomarici Santomasi" cabina di regia per lo sviluppo trasversale del territorio», ha continuato Burdi già protagonista di un cammino di integrazione e coinvolgimento avviato nell'ultimo anno. Sulla stessa lunghezza d'onda il Direttore di Federculture, Claudio Bocci che non ha mancato di richiamare la Convenzione di Faro per sollecitare la partecipazione delle comunità cittadine al patrimonio delle Fondazioni, «enti a sostegno delle politiche pubbliche e per questo potentissimi collanti di coesione sociale», ha rimarcato il Presidente della Federazione delle Aziende e degli Enti di gestione di cultura, turismo, sport e tempo libero presentando alla platea il "Cantiere di Progettazione", una programmazione integrata dell'Area Vasta.
Ad ergere la cultura a benzina del turismo è stato il sindaco Alesio Valente in scia con Mimmo Bracciodieta, Vicepresidente Nazionale di Federcultura che tra i numeri e la lettura intelligibile dei dati sulle trasferte turistiche ha acceso più di un faro sull'offerta ricettiva: «La cultura è l'anima dei luoghi, per questo le Fondazioni quali detentrici del sapere, hanno il ruolo di accompagnare la comunità verso la conoscenza e lo sviluppo. E questo anche se in Puglia manca una legge che etichetti le Fondazioni come strumento di partecipazione», ha concluso Bracciodieta. A chiudere i lavori mattutini Federico Massimo Ceschin, esperto di heritage marketing che ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo "Non è Petrolio", un'esortazione a non considerare la cultura un giacimento statico, ma «oro vivo, attrattore contemporaneo che crea valore aggiunto. Di qui la necessità che le fonti di cultura, tra cui musei e biblioteche, diventino esperienza da raccontare».
Qualche ora dopo l'appuntamento tra nomi prestigiosi è proseguito nella stanza del barone: oltre ai rappresentanti di Federculture e Federcultura, erano presenti anche la Fondazione Federico II Hohenstaufen - Jesi, la Fondazione Sussidiarietà Angelo Schittulli di Bari, l'associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane di Roma, la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale Terre del Capo di Leuca. I referenti degli enti convocati, per la prima seduti allo stesso tavolo grazie alla lungimiranza del Presidente Burdi, hanno portato all'attenzione della platea idee innovative «per lasciare un patrimonio al futuro dei giovani». All'appello «parchi culturali ecclesiali, prima realtà in Puglia ed esempio di gestione del patrimonio in un nuovo circuito di valorizzazione di marketing territoriale» insieme a numeri e altri spunti condivisi dai protagonisti della tavola rotonda. Una sigla simbolica ha suggellato l'unione di intenti delle realtà radunate sotto il simbolo dell'Europa Unita. Prossima tappa: Roma. Per la prima volta in veste di rete, le Fondazioni presenti al convegno gravinese si ritroveranno insieme ad ottobre, in occasione della manifestazione "Vie Sacre", una kermesse sul percorso di antiche vie di storia e di culture.
Valori e storia sulla via del cambiamento.
«Abbiamo nella nostra città un'eccellenza che tutti ci invidiano: la casa-museo donataci dal barone Santomasi- ha aperto i lavori il Presidente dell'ente di via Museo, Mario Burdi- Il mio intento e del mio consiglio di amministrazione è rendere la Fondazione "Pomarici Santomasi" cabina di regia per lo sviluppo trasversale del territorio», ha continuato Burdi già protagonista di un cammino di integrazione e coinvolgimento avviato nell'ultimo anno. Sulla stessa lunghezza d'onda il Direttore di Federculture, Claudio Bocci che non ha mancato di richiamare la Convenzione di Faro per sollecitare la partecipazione delle comunità cittadine al patrimonio delle Fondazioni, «enti a sostegno delle politiche pubbliche e per questo potentissimi collanti di coesione sociale», ha rimarcato il Presidente della Federazione delle Aziende e degli Enti di gestione di cultura, turismo, sport e tempo libero presentando alla platea il "Cantiere di Progettazione", una programmazione integrata dell'Area Vasta.
Ad ergere la cultura a benzina del turismo è stato il sindaco Alesio Valente in scia con Mimmo Bracciodieta, Vicepresidente Nazionale di Federcultura che tra i numeri e la lettura intelligibile dei dati sulle trasferte turistiche ha acceso più di un faro sull'offerta ricettiva: «La cultura è l'anima dei luoghi, per questo le Fondazioni quali detentrici del sapere, hanno il ruolo di accompagnare la comunità verso la conoscenza e lo sviluppo. E questo anche se in Puglia manca una legge che etichetti le Fondazioni come strumento di partecipazione», ha concluso Bracciodieta. A chiudere i lavori mattutini Federico Massimo Ceschin, esperto di heritage marketing che ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo "Non è Petrolio", un'esortazione a non considerare la cultura un giacimento statico, ma «oro vivo, attrattore contemporaneo che crea valore aggiunto. Di qui la necessità che le fonti di cultura, tra cui musei e biblioteche, diventino esperienza da raccontare».
Qualche ora dopo l'appuntamento tra nomi prestigiosi è proseguito nella stanza del barone: oltre ai rappresentanti di Federculture e Federcultura, erano presenti anche la Fondazione Federico II Hohenstaufen - Jesi, la Fondazione Sussidiarietà Angelo Schittulli di Bari, l'associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane di Roma, la Fondazione Parco Culturale Ecclesiale Terre del Capo di Leuca. I referenti degli enti convocati, per la prima seduti allo stesso tavolo grazie alla lungimiranza del Presidente Burdi, hanno portato all'attenzione della platea idee innovative «per lasciare un patrimonio al futuro dei giovani». All'appello «parchi culturali ecclesiali, prima realtà in Puglia ed esempio di gestione del patrimonio in un nuovo circuito di valorizzazione di marketing territoriale» insieme a numeri e altri spunti condivisi dai protagonisti della tavola rotonda. Una sigla simbolica ha suggellato l'unione di intenti delle realtà radunate sotto il simbolo dell'Europa Unita. Prossima tappa: Roma. Per la prima volta in veste di rete, le Fondazioni presenti al convegno gravinese si ritroveranno insieme ad ottobre, in occasione della manifestazione "Vie Sacre", una kermesse sul percorso di antiche vie di storia e di culture.
Valori e storia sulla via del cambiamento.