La città
14.000 kg i rifiuti speciali e pericolosi rimossi in città
A rimuoverli una ditta specializzata commissionata dal Comune. Si tratta di altro amianto smaltito illegalmente
Gravina - martedì 27 settembre 2011
A seguito dell'ennesimo sopralluogo fatto da tecnici comunali la scorsa settimana è stato rinvenuto e rimosso altro amianto. Le operazioni di rimozione, iniziate lo scorso lunedì 19 settembre e terminate nella giornata del 26 settembre 2011, hanno riguardato un quantitativo totale di kg 14.000 di rifiuti speciali e pericolosi, per lo più lastre di amianto.
Gli ultimi interventi di rimozione dal suolo, affidati ad una ditta autorizzata e specializzata nel settore, sono stati effettuati in zona Jazzo dei Preti; Santo Stefano; Botromagno (nei pressi del campo sportivo); S.P. 201; via Vecchia per Matera; S.C. Torre; via Albinoni (c.da Pozzo Pateo). S.C. Le Fronde; S.C. Lamalanoce.
"Anche se sono stati intensificati i controlli e la vigilanza sia da parte delle Forze dell'Ordine che di Associazioni di volontariato, ed è stata chiesta una maggiore collaborazione da parte dei cittadini, nessuna segnalazione anche della sola presenza di materiale pericoloso è giunta presso gli Uffici Comunali" – si legge nel comunicato giunto da Palazzo di Città.
Va ricordato ai colpevoli del reato di smaltimento illegale di materiale pericoloso come l'amianto, che oltre ad essere un gravissimo rischio per la salute umana, quello che loro fanno, costituisce un reato penale punibile con l'arresto.
Gli ultimi interventi di rimozione dal suolo, affidati ad una ditta autorizzata e specializzata nel settore, sono stati effettuati in zona Jazzo dei Preti; Santo Stefano; Botromagno (nei pressi del campo sportivo); S.P. 201; via Vecchia per Matera; S.C. Torre; via Albinoni (c.da Pozzo Pateo). S.C. Le Fronde; S.C. Lamalanoce.
"Anche se sono stati intensificati i controlli e la vigilanza sia da parte delle Forze dell'Ordine che di Associazioni di volontariato, ed è stata chiesta una maggiore collaborazione da parte dei cittadini, nessuna segnalazione anche della sola presenza di materiale pericoloso è giunta presso gli Uffici Comunali" – si legge nel comunicato giunto da Palazzo di Città.
Va ricordato ai colpevoli del reato di smaltimento illegale di materiale pericoloso come l'amianto, che oltre ad essere un gravissimo rischio per la salute umana, quello che loro fanno, costituisce un reato penale punibile con l'arresto.