Politica
Amministrative 2017, il Movimento Cinque Stelle fa da sé
Niente coalizioni e pesanti critiche contro i vecchi partiti
Gravina - mercoledì 19 ottobre 2016
14.36
"Archiviato il referendum ci concentreremo sulla campagna elettorale o meglio sui progetti da sottoporre all'attenzione dei cittadini in vista delle amministrative 2017".
Tempi chiari e strada già segnata per il Movimento cinque stelle di Gravina in vista della prossima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.
Confermata la volontà di "non fare coalizioni per non essere ricattabili" in casa grillina si punta tutto sulla partecipazione dei cittadini con cui stilare un "programma, chiaro, condiviso e che soprattutto rispecchi le reali esigenze della comunità" fa sapere il consigliere regionale Mario Conca.
Il consigliere pentastellato, da molti considerato il vero asso del movimento grillino gravinese, già nei mesi scorsi ha fatto sapere che non intende candidarsi a rivestire il ruolo di primo cittadino poichè nel codice deontologico del Movimento non è contemplata la possibilità di rivestire un doppio incarico, tuttavia ha garantito il suo coinvolgimento diretto nella preparazione della campagna elettorale: " Io come altri attivisti saremo in prima fila per stimolare il dibattito e il coinvolgimento dei cittadini sperando che davvero i gravinesi si interessino al futuro della propria città". Tutto da decidere il volto del candidato sindaco.
L'unica certezza in casa Cinque stelle è che "una rondine non fa primavera quindi una singola persona eletta sindaco non può cambiare le cose. La situazione nella nostra città migliorerà solo quando un sindaco sarà affiancato da un gruppo di persone capaci di fare squadra e di collaborare tutti insieme a migliorare la nostra comunità".
In odor di campagna elettorale, però, Conca non si è sottratto dall'inviare l'ennesimo attacco verso i partiti politici tradizionali primi fra tutto il partito democratico e l'attuale primo cittadino accusato di "immobilismo amministrativo" poiché "escludendo Santa Sofia, la Piazza di Via Genova e la cosiddetta rigenerazione urbana, tutti progetti in cantiere da amministrazioni e commissari precedenti, la programmazione per il futuro è stata pari a zero, l'ufficio tecnico sta a prender polvere e l'abbandono di parchi, boschi, periferie e legittimità nelle procedure l'ha fatta da padrone. I progetti in cantiere sono praticamente inesistenti e quindi chi andrà a governare non avrà la stessa fortuna di Valente che ne ha ereditati diversi, lui si è dovuto preoccupare principalmente di rimanere in piedi con 7 rimpasti di giunta e dimissioni ritirate, ma dovrà rimboccarsi le maniche facendo perdere altro tempo allo sviluppo della città".
"Presunta destra e sinistra che si coalizzano non fanno notizia, né mi interessano, non è la malattia ma il sintomo – prosegue il consigliere che aggiunge - Come succede ogni volta vedrete che ci saranno una ventina di liste, circa 500 candidati che sorreggeranno 3/4 candidati sindaci, e favori last minute, denaro, buoni benzina, festicciole, promesse di lavoro (sempre le stesse), assunzioni interinali e trimestrali, minacce e ritorsioni faranno da corollario. Il 95% dei candidati consiglieri non risulterà mai eletto, essi sono i cosiddetti portatori di acqua, servono come specchietto per le allodole per cittadini che pensando di votare l'amico, il parente o il miglior offerente, condanneranno nuovamente la città. Salvo poi lamentarsi".
Tempi chiari e strada già segnata per il Movimento cinque stelle di Gravina in vista della prossima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale.
Confermata la volontà di "non fare coalizioni per non essere ricattabili" in casa grillina si punta tutto sulla partecipazione dei cittadini con cui stilare un "programma, chiaro, condiviso e che soprattutto rispecchi le reali esigenze della comunità" fa sapere il consigliere regionale Mario Conca.
Il consigliere pentastellato, da molti considerato il vero asso del movimento grillino gravinese, già nei mesi scorsi ha fatto sapere che non intende candidarsi a rivestire il ruolo di primo cittadino poichè nel codice deontologico del Movimento non è contemplata la possibilità di rivestire un doppio incarico, tuttavia ha garantito il suo coinvolgimento diretto nella preparazione della campagna elettorale: " Io come altri attivisti saremo in prima fila per stimolare il dibattito e il coinvolgimento dei cittadini sperando che davvero i gravinesi si interessino al futuro della propria città". Tutto da decidere il volto del candidato sindaco.
L'unica certezza in casa Cinque stelle è che "una rondine non fa primavera quindi una singola persona eletta sindaco non può cambiare le cose. La situazione nella nostra città migliorerà solo quando un sindaco sarà affiancato da un gruppo di persone capaci di fare squadra e di collaborare tutti insieme a migliorare la nostra comunità".
In odor di campagna elettorale, però, Conca non si è sottratto dall'inviare l'ennesimo attacco verso i partiti politici tradizionali primi fra tutto il partito democratico e l'attuale primo cittadino accusato di "immobilismo amministrativo" poiché "escludendo Santa Sofia, la Piazza di Via Genova e la cosiddetta rigenerazione urbana, tutti progetti in cantiere da amministrazioni e commissari precedenti, la programmazione per il futuro è stata pari a zero, l'ufficio tecnico sta a prender polvere e l'abbandono di parchi, boschi, periferie e legittimità nelle procedure l'ha fatta da padrone. I progetti in cantiere sono praticamente inesistenti e quindi chi andrà a governare non avrà la stessa fortuna di Valente che ne ha ereditati diversi, lui si è dovuto preoccupare principalmente di rimanere in piedi con 7 rimpasti di giunta e dimissioni ritirate, ma dovrà rimboccarsi le maniche facendo perdere altro tempo allo sviluppo della città".
"Presunta destra e sinistra che si coalizzano non fanno notizia, né mi interessano, non è la malattia ma il sintomo – prosegue il consigliere che aggiunge - Come succede ogni volta vedrete che ci saranno una ventina di liste, circa 500 candidati che sorreggeranno 3/4 candidati sindaci, e favori last minute, denaro, buoni benzina, festicciole, promesse di lavoro (sempre le stesse), assunzioni interinali e trimestrali, minacce e ritorsioni faranno da corollario. Il 95% dei candidati consiglieri non risulterà mai eletto, essi sono i cosiddetti portatori di acqua, servono come specchietto per le allodole per cittadini che pensando di votare l'amico, il parente o il miglior offerente, condanneranno nuovamente la città. Salvo poi lamentarsi".