Enogastronomia
Anche Gravina nell'area di produzione della "Mozzarella di Gioia del Colle Dop"
Opportunità per la filiera lattiero-casearia
Gravina - domenica 27 ottobre 2019
12.00
Anche il territorio di Gravina rientra nell'area di produzione della "Mozzarella di Gioia del Colle DOP", prodotto che ha ottenuto la denominazione di origine protetta con la pubblicazione del disciplinare di produzione in data 21 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. La categoria è quella dei formaggi e la registrazione indica il prodotto con questa dicitura: "La Mozzarella di Gioia del Colle DOP è un formaggio fresco a pasta filata prodotto da solo latte intero di vacca addizionato di siero innesto".
Il territorio di produzione comprende alcuni Comuni delle province di Bari (Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina di Puglia, Locorotondo, Monopoli, Noci Putignano, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Turi) e di Taranto (Castellaneta, Crispiano, Martina Franca, Massafra e Mottola).
Com'è noto, ci fu l'opposizione della Regione Campania per il raggiungimento di questa denominazione pur essendoci, comunque, una netta differenza: la mozzarella campana è fatta di latte di bufala, quella di Gioia del Colle di latte vaccino. E alla fine il prodotto pugliese l'ha spuntata andando così ad arricchire la "tavola dei sapori" del territorio murgiano.
"Sono certo che la DOP Mozzarella di Gioia del Colle DOP diventerà prestissimo un riferimento del ricco paniere agroalimentare che la Puglia mette a disposizione dei buongustai di tutto il mondo", ha commentato il deputato Nunzio Angiola.
La DOP è un marchio di origine e di identità di un territorio. Può essere una nuova opportunità di sviluppo della filiera lattiero-casearia, a patto che tutte le componenti della filiera siano concorsi nell'orientare le scelte sempre nella stessa direzione. Solo in questo modo una denominazione di origine protetta può fare schiudere grandi potenzialità per acquisire nuovi mercati e consumatori.
Il territorio di produzione comprende alcuni Comuni delle province di Bari (Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Conversano, Gioia del Colle, Gravina di Puglia, Locorotondo, Monopoli, Noci Putignano, Sammichele di Bari, Santeramo in Colle, Turi) e di Taranto (Castellaneta, Crispiano, Martina Franca, Massafra e Mottola).
Com'è noto, ci fu l'opposizione della Regione Campania per il raggiungimento di questa denominazione pur essendoci, comunque, una netta differenza: la mozzarella campana è fatta di latte di bufala, quella di Gioia del Colle di latte vaccino. E alla fine il prodotto pugliese l'ha spuntata andando così ad arricchire la "tavola dei sapori" del territorio murgiano.
"Sono certo che la DOP Mozzarella di Gioia del Colle DOP diventerà prestissimo un riferimento del ricco paniere agroalimentare che la Puglia mette a disposizione dei buongustai di tutto il mondo", ha commentato il deputato Nunzio Angiola.
La DOP è un marchio di origine e di identità di un territorio. Può essere una nuova opportunità di sviluppo della filiera lattiero-casearia, a patto che tutte le componenti della filiera siano concorsi nell'orientare le scelte sempre nella stessa direzione. Solo in questo modo una denominazione di origine protetta può fare schiudere grandi potenzialità per acquisire nuovi mercati e consumatori.