La città
Anche Gravina si munirà del Nucleo di Coordinamento Tecnico
Previsto dalla direttiva concernente “la gestione e messa in sicurezza delle aree interessare da cavità sotterranee”. Otto i membri che lo costituiranno
Gravina - giovedì 26 maggio 2011
18.57
Tutela, salvaguardia e valorizzazione delle cavità sotterranee: questi gli obiettivi che l'amministrazione gravinese intende realizzare con l'istituzione del Nucleo di Coordinamento Tecnico con delibera n. 32 del 19 maggio 2011. Si tratta di un organismo previsto dalla direttiva dell'Autorità di bacino della Basilicata, territorialmente competente sul territorio del Comune di Gravina in Puglia concernente "la gestione e messa in sicurezza delle aree interessare da cavità sotterranee".
Data la presenza, nel nostro sottosuolo, di una fitta ed estesa rete di cavità sotterranee di origine antropica dovuta alla intensa attività estrattiva "in sotterraneo" di materiale da costruzione, sviluppatasi nel corso di secoli, che non garantisce condizioni di sostenibilità ambientale e non tutela le acque e la difesa del suolo, è necessario impiantare tale nucleo proprio in virtù del Piano Stralcio per la Difesa del Rischio Idrogeologico del PAI Basilicata che obbliga i Comuni alla formazione del Catasto delle Cavità Sotterranee mediante il supporto di un Nucleo di Coordinamento Tecnico.
A comporlo 8 membri così costituiti: un dirigente della Direzione Servizi Tecnici o suo delegato fra i dipendenti comunali (con funzione di coordinatore); uno speleologo; un geologo; un rappresentante AdB Basilicata; un rappresentante Ufficio Difesa del Suolo Regione Puglia; un rappresentante della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia; un ingegnere iscritto all'Albo dei Collaudatori strutturali della regione Puglia; un architetto/ingegnere di comprovate esperienze di Pianificazione territoriale.
Data la presenza, nel nostro sottosuolo, di una fitta ed estesa rete di cavità sotterranee di origine antropica dovuta alla intensa attività estrattiva "in sotterraneo" di materiale da costruzione, sviluppatasi nel corso di secoli, che non garantisce condizioni di sostenibilità ambientale e non tutela le acque e la difesa del suolo, è necessario impiantare tale nucleo proprio in virtù del Piano Stralcio per la Difesa del Rischio Idrogeologico del PAI Basilicata che obbliga i Comuni alla formazione del Catasto delle Cavità Sotterranee mediante il supporto di un Nucleo di Coordinamento Tecnico.
A comporlo 8 membri così costituiti: un dirigente della Direzione Servizi Tecnici o suo delegato fra i dipendenti comunali (con funzione di coordinatore); uno speleologo; un geologo; un rappresentante AdB Basilicata; un rappresentante Ufficio Difesa del Suolo Regione Puglia; un rappresentante della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia; un ingegnere iscritto all'Albo dei Collaudatori strutturali della regione Puglia; un architetto/ingegnere di comprovate esperienze di Pianificazione territoriale.