Cronaca
Ancora minacce per Lafabiana. Aggredito verbalmente da una coppia di coniugi.
Lui denuncia alla Procura. Solidarietà dai cittadini
Gravina - lunedì 26 maggio 2014
16.10
Ancora minacce per Felice Lafabiana.
L'assessore alle politiche sociali è stato aggredito verbalmente e minacciato da due coniugi già utenti dei servizi sociali. Questa volta a denunciare l'accaduto è stata la la moglie, tramite la pagina Facebook dello stesso assessore.
"Questa volta sono io, moglie dell'assessore, a denunciare per l'ennesima volta, un episodio di aggressione verbale nei confronti di mio marito ed anche miei". Raccontando come una passeggiata per recarsi in chiesa si sia trasformata nella cronaca di un mulinello di ingiurie propinate alla coppia, sotto gli occhi del figlio di dieci anni."Vedere la tristezza, accompagnata dalle lacrime, sul volto di un bambino, è indescrivibile" riferisce attonita,"suo padre è stato anche minacciato di morte oggi, in sua presenza".
Inutile l'intervento degli agenti del commissariato di Polizia: "Neppure l'intervento di una pattuglia ha placato gli animi agguerriti dei signori" continua la moglie dell'assessore al ramo. "Anzi la presenza della polizia li ha rassicurati". E chiosa con amarezza: "In questo momento ci sentiamo soli, incatenati perché la giustizia non fa il suo corso, come dovrebbe, non liberi di vivere la nostra vita".
La storia si ripete. E' un racconto recente, quello che vede protagonista proprio Lafabiana, finito in ospedale lo scorso gennaio. L'aggressore, passato dalle parole alle mani nell'arco di pochi mesi, è stato poi denunciato. Altrettanto si propone di fare questa volta, così come ha commentato dallo stesso assessore: "Non ho mai avuto paura di denunciare questi delinquenti e anche oggi l'ho fatto ma mai nessun provvedimento", garantendo che: "mi recherò personalmente in Procura e chiedere chiarimenti ai giudici. Chiedendo loro a chi e che cosa dobbiamo aspettare".
Prontamente sono arrivati messaggi di solidarietà e stima all'indirizzo del responsabile alle politiche sociali che stamattina come promesso si è recato in Procura.
Da Palazzo di città, invece, il sindaco lo invita ad andare avanti e a non farsi intimorire da questi episodi che "non sono attacchi diretti alla persona, ma sono purtroppo la conseguenza del difficile momento che stimo vivendo" spiega Valente.
Fatti che meritano attenzione ma non preoccupazione, chiarisce il sindaco, convinto della scelta di riconfermare Lafabiana ai servizi sociali nonostante i precedenti. E quando gli si chiede se non sarebbe stato il caso di cambiare l'assessore alle politiche sociali, attribuendogli altri incarichi, il primo cittadino risponde deciso: "Ripeto non è un problema di persone, per altro perchè dovrei cambiare un assessore che sta facendo bene il suo lavoro?".
L'assessore alle politiche sociali è stato aggredito verbalmente e minacciato da due coniugi già utenti dei servizi sociali. Questa volta a denunciare l'accaduto è stata la la moglie, tramite la pagina Facebook dello stesso assessore.
"Questa volta sono io, moglie dell'assessore, a denunciare per l'ennesima volta, un episodio di aggressione verbale nei confronti di mio marito ed anche miei". Raccontando come una passeggiata per recarsi in chiesa si sia trasformata nella cronaca di un mulinello di ingiurie propinate alla coppia, sotto gli occhi del figlio di dieci anni."Vedere la tristezza, accompagnata dalle lacrime, sul volto di un bambino, è indescrivibile" riferisce attonita,"suo padre è stato anche minacciato di morte oggi, in sua presenza".
Inutile l'intervento degli agenti del commissariato di Polizia: "Neppure l'intervento di una pattuglia ha placato gli animi agguerriti dei signori" continua la moglie dell'assessore al ramo. "Anzi la presenza della polizia li ha rassicurati". E chiosa con amarezza: "In questo momento ci sentiamo soli, incatenati perché la giustizia non fa il suo corso, come dovrebbe, non liberi di vivere la nostra vita".
La storia si ripete. E' un racconto recente, quello che vede protagonista proprio Lafabiana, finito in ospedale lo scorso gennaio. L'aggressore, passato dalle parole alle mani nell'arco di pochi mesi, è stato poi denunciato. Altrettanto si propone di fare questa volta, così come ha commentato dallo stesso assessore: "Non ho mai avuto paura di denunciare questi delinquenti e anche oggi l'ho fatto ma mai nessun provvedimento", garantendo che: "mi recherò personalmente in Procura e chiedere chiarimenti ai giudici. Chiedendo loro a chi e che cosa dobbiamo aspettare".
Prontamente sono arrivati messaggi di solidarietà e stima all'indirizzo del responsabile alle politiche sociali che stamattina come promesso si è recato in Procura.
Da Palazzo di città, invece, il sindaco lo invita ad andare avanti e a non farsi intimorire da questi episodi che "non sono attacchi diretti alla persona, ma sono purtroppo la conseguenza del difficile momento che stimo vivendo" spiega Valente.
Fatti che meritano attenzione ma non preoccupazione, chiarisce il sindaco, convinto della scelta di riconfermare Lafabiana ai servizi sociali nonostante i precedenti. E quando gli si chiede se non sarebbe stato il caso di cambiare l'assessore alle politiche sociali, attribuendogli altri incarichi, il primo cittadino risponde deciso: "Ripeto non è un problema di persone, per altro perchè dovrei cambiare un assessore che sta facendo bene il suo lavoro?".