Territorio
Ancora nulla di fatto per l'Antica Masseria dell'Alta Murgia
Gli ex dipendenti vogliono risposte. Lorito: "Per accendere i riflettori non ci resta altro che occupare la struttura".
Gravina - venerdì 24 agosto 2012
17.00
Verde illuminato, rumorio di voci, musica a basso volume. Questo lo scenario di qualche giorno fa all'Antica Masseria dell'Alta Murgia. Se ad un occhio disattento poteva sembrare che le attività di ristorazione della struttura fossero riprese, altra e ben diversa è invece la realtà, per come raccontata dai diretti interessati, dai lavoratori che da marzo protestano dopo aver ricevuto la lettera di licenziamento.
Per tutti parla Vincenzo Lorito, un ex dipendente della gestione Vissani: "La situazione non è cambiata. La struttura è chiusa da marzo. Attraverso l'accensione delle luci all'esterno della struttura, abbiamo voluto accendere i riflettori sulla realtà gravinese ed altamurana le cui sorti sono in dubbio proprio per gli ultimi avvenimenti politici altamurani. Attendiamo risposte da parte del Comune di Altamura che avrebbe dovuto prendere in gestione la struttura".
Risposta che tarda ad arrivare a causa dell'attuale situazione politica che al momento non è affatto delle più rosee. Tre i consigli comunali andati deserti nel mese di agosto. A seguire, la caduta della giunta ed infine entro la prossima settimana, stando alle indiscrezioni, le probabili dimissioni del sindaco Stacca.
La crisi, dunque, non è ancora stata risolta e gli ex dipendenti sono ancora esasperati e stufi di non capire il loro futuro lavorativo. Nel periodo di inizio crisi, l'ex sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano affermava: "Non entro nel merito della situazione contabile ma ritengo una grave vicenda istituzionale quella che si sta profilando. Questa è stata la prima risposta forte dello Stato contro la criminalità organizzata in Puglia ed esempio per l'intero Paese. L'attività necessitava di respiro ancora per un paio di anni e poi avrebbe prodotto utili. E' grave quanto sta accadendo".
Si pensava che la situazione fosse risolvibile con la proposta del sindaco di Altamura, Mario Stacca il quale proponeva di dare vita ad un centro di formazione da affidare all'istituto alberghiero con corsi di cucina da far gestire ai ristoratori locali ma ora persino il suo mandato sta per saltare.
Da marzo, però, nessuno ascolta le esigenze dei lavoratori. L'Agenzia per i beni sequestrati alla criminalità riuscirà a salvaguardare il bene con annessi i posti di lavoro? Lorito conclude: "Ci sentiamo soli e speriamo di avere quanto prima notizie da parte di chi di dovere, che sia da Roma o da Altamura. L'importante è che giungano a noi delle risposte sul nostro futuro".
Per tutti parla Vincenzo Lorito, un ex dipendente della gestione Vissani: "La situazione non è cambiata. La struttura è chiusa da marzo. Attraverso l'accensione delle luci all'esterno della struttura, abbiamo voluto accendere i riflettori sulla realtà gravinese ed altamurana le cui sorti sono in dubbio proprio per gli ultimi avvenimenti politici altamurani. Attendiamo risposte da parte del Comune di Altamura che avrebbe dovuto prendere in gestione la struttura".
Risposta che tarda ad arrivare a causa dell'attuale situazione politica che al momento non è affatto delle più rosee. Tre i consigli comunali andati deserti nel mese di agosto. A seguire, la caduta della giunta ed infine entro la prossima settimana, stando alle indiscrezioni, le probabili dimissioni del sindaco Stacca.
La crisi, dunque, non è ancora stata risolta e gli ex dipendenti sono ancora esasperati e stufi di non capire il loro futuro lavorativo. Nel periodo di inizio crisi, l'ex sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano affermava: "Non entro nel merito della situazione contabile ma ritengo una grave vicenda istituzionale quella che si sta profilando. Questa è stata la prima risposta forte dello Stato contro la criminalità organizzata in Puglia ed esempio per l'intero Paese. L'attività necessitava di respiro ancora per un paio di anni e poi avrebbe prodotto utili. E' grave quanto sta accadendo".
Si pensava che la situazione fosse risolvibile con la proposta del sindaco di Altamura, Mario Stacca il quale proponeva di dare vita ad un centro di formazione da affidare all'istituto alberghiero con corsi di cucina da far gestire ai ristoratori locali ma ora persino il suo mandato sta per saltare.
Da marzo, però, nessuno ascolta le esigenze dei lavoratori. L'Agenzia per i beni sequestrati alla criminalità riuscirà a salvaguardare il bene con annessi i posti di lavoro? Lorito conclude: "Ci sentiamo soli e speriamo di avere quanto prima notizie da parte di chi di dovere, che sia da Roma o da Altamura. L'importante è che giungano a noi delle risposte sul nostro futuro".