Territorio
Anemometro in località San Marco, Verna vuole vederci chiaro
Il consigliere di UnaBellaStoria chiede lumi all’amministrazione comunale
Gravina - giovedì 11 gennaio 2024
9.46
Un palo di oltre trenta metri vicinissimo al bosco Difesa Grande non può passare inosservato nemmeno al più distratto dei frequentatori dell'area verde a due passi dalla città, figuriamoci ad un consigliere comunale attento alle questioni che riguardano il territorio come Saverio Verna capogruppo di UnaBellaStoria che ha inteso saperne di più sulla struttura dove è allocato un anemometro (apparecchiatura che serve a misurare la velocità del vento, propedeutica all'istallazione di pale eoliche).
L'anemometro in località San Mauro e, precisamente, nei pressi della Masseria Martora, in agro di Gravina, arreca preoccupazioni al consigliere comunale sia perchè ricade in piena area SIC/ZPS "Murgia Alta"; ma anche perché rientra nelle cosiddette Aree Contigue del Parco: aree che contribuiranno alla costituzione della candidatura a Geoparco Unesco del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Una circostanza che nuocerebbe al geo-sito che ambisce ad entrare nel patrimonio dell'umanità.
"La presenza di uno strumento di tali dimensioni, alto indicativamente 30 metri, con più tiranti in acciaio per ogni lato e presumibile supporto di cemento, affogato alla base, è un elemento detrattore rispetto al contesto paesaggistico e ambientale, pur non ricadendo nel perimetro del Parco Nazionale dell'Alta Murgia"- sottolinea Verna, che aggiunge: "La struttura costituisce un elemento negativo, essendo percepibile sia da coloro che si trovano all'interno del Parco, sia da chi si trova al di fuori".
A questo si aggiunga che queste strutture sono elemento di pericolo per la fauna come i rapaci che utilizzano l'aria per gli spostamenti e come territorio di caccia.
Ecco perché Verna vuole vederci chiaro e indagare sui permessi concessi alla società istallatrice dello strumento come autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, ad iniziare dalla V.Inc.A.
"Laddove non vi fossero i presupposti normativi, domando che sia imposta l'immediata rimozione dell'anemometro dal sito, con ripristino dello stato dei luoghi e conseguente accertamento delle responsabilità" - conclude il consigliere di UnaBellaStoria.
L'anemometro in località San Mauro e, precisamente, nei pressi della Masseria Martora, in agro di Gravina, arreca preoccupazioni al consigliere comunale sia perchè ricade in piena area SIC/ZPS "Murgia Alta"; ma anche perché rientra nelle cosiddette Aree Contigue del Parco: aree che contribuiranno alla costituzione della candidatura a Geoparco Unesco del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
Una circostanza che nuocerebbe al geo-sito che ambisce ad entrare nel patrimonio dell'umanità.
"La presenza di uno strumento di tali dimensioni, alto indicativamente 30 metri, con più tiranti in acciaio per ogni lato e presumibile supporto di cemento, affogato alla base, è un elemento detrattore rispetto al contesto paesaggistico e ambientale, pur non ricadendo nel perimetro del Parco Nazionale dell'Alta Murgia"- sottolinea Verna, che aggiunge: "La struttura costituisce un elemento negativo, essendo percepibile sia da coloro che si trovano all'interno del Parco, sia da chi si trova al di fuori".
A questo si aggiunga che queste strutture sono elemento di pericolo per la fauna come i rapaci che utilizzano l'aria per gli spostamenti e come territorio di caccia.
Ecco perché Verna vuole vederci chiaro e indagare sui permessi concessi alla società istallatrice dello strumento come autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, ad iniziare dalla V.Inc.A.
"Laddove non vi fossero i presupposti normativi, domando che sia imposta l'immediata rimozione dell'anemometro dal sito, con ripristino dello stato dei luoghi e conseguente accertamento delle responsabilità" - conclude il consigliere di UnaBellaStoria.