La città
Antenna Gpr-s: Soprintendente e Ferrovie si affrontano in tribunale
Le ferrovie chiedono l’annullamento del vincolo paesaggistico. E rifiutano la proposta del Comune
Gravina - mercoledì 20 giugno 2012
9.13
Si incontreranno a settembre dinanzi al giudice del Tribunale di Bari i tecnici della Italfer e il Soprintendente di Bari. È finita infatti in un 'aula di tribunale l'annosa vicenda dell'antenna Gpr-s che la Italferr, il braccio operativo delle Ferrovie dello Stato, ha in più occasioni provato ad istallare nel piazzale antistante le ferrovie. I lavori erano stati bloccati a più riprese da alcune ordinanze emesse dall'ex dirigente dell'ufficio tecnico, anche quelle finite in tribunale con un nulla di fatto e con la condanna per il Comune di Gravina al pagamento delle spese legali visto che l'istallazione delle apparecchiature per le comunicazioni non sono materia di competenza comunale.
Quando oramai sembrava tutto perduto e mentre i residenti del quartiere Madonna delle Grazie provavano a scongiurare l'istallazione del trasmettitore, a dicembre 2011, sull'intera area è arrivato il provvedimento per la tutela diretta e indiretta "al fine di evitare che venga danneggiata l'integrità architettonica e la prospettiva" della chiesa Madonna delle Grazie sottoscritto dal Soprintendente per i beni archeologici di Bari. Un provvedimento che di fatto ha bloccato i lavori e ridato un po' di serenità ai residenti del quartiere che rischiavano di ritrovarsi l'ennesimo mostro tecnologico a pochi metri dalle finestre. Inutile sottolineare che Rfi non ha accolto con piacere l'iniziativa del Soprintendente contro cui è ricorso in tribunale chiedendone l'immediato annullamento. In attesa del pronunciamento del giudice, da palazzo di città in tanti si sono mossi per trovare una conciliazione con i dirigenti della Italfer proponendo anche in comodato d'uso un'area poco distante dal centro abitato di proprietà comunale su cui istallare il trasmettitore. Secondo i soliti ben informati, però, la proposta comunale sarebbe stata rifiutata con un perentorio "no Grazie".
Quando oramai sembrava tutto perduto e mentre i residenti del quartiere Madonna delle Grazie provavano a scongiurare l'istallazione del trasmettitore, a dicembre 2011, sull'intera area è arrivato il provvedimento per la tutela diretta e indiretta "al fine di evitare che venga danneggiata l'integrità architettonica e la prospettiva" della chiesa Madonna delle Grazie sottoscritto dal Soprintendente per i beni archeologici di Bari. Un provvedimento che di fatto ha bloccato i lavori e ridato un po' di serenità ai residenti del quartiere che rischiavano di ritrovarsi l'ennesimo mostro tecnologico a pochi metri dalle finestre. Inutile sottolineare che Rfi non ha accolto con piacere l'iniziativa del Soprintendente contro cui è ricorso in tribunale chiedendone l'immediato annullamento. In attesa del pronunciamento del giudice, da palazzo di città in tanti si sono mossi per trovare una conciliazione con i dirigenti della Italfer proponendo anche in comodato d'uso un'area poco distante dal centro abitato di proprietà comunale su cui istallare il trasmettitore. Secondo i soliti ben informati, però, la proposta comunale sarebbe stata rifiutata con un perentorio "no Grazie".