Aperta ufficialmente la Fiera di San Giorgio: Gravina e Matera le due protagoniste della 724^ edizione

Stessa storia, stesso luogo, nuove emozioni: per la 724^ volta ha spalancato i battenti la Campionaria regionale "Fiera San Giorgio" di Gravina in Puglia nella serata di venerdì 20 aprile. Come da tradizione, dopo la lettura del Regio Editto e la consegna delle chiavi della città al Mastro di Fiera da parte del sindaco, il Corteo Storico dell'Associazione Conte Giovanni di Montfort, ha scortato le Istituzioni e i cittadini dal Municipio gravinese presso l'area Fiera, dove è avvenuto il taglio del nastro.

"Gravina-Matera: la Murgia verso il 2020", questo il tema del primo dei tanti convegni in programma per l'edizione 2018 presso la sala congressi. "L'anno 2020 - ha esordito il sindaco Alesio Valente - non è un refuso, ma una vera e propria provocazione. Un punto di partenza per riflettere sullo sviluppo e sul futuro del nostro territorio e per capire cosa accadrà una volta che si saranno spenti i riflettori di Matera Capitale Europea per il 2019. Per fare in modo che il 2019 non sia il capolinea, ma l'inizio di un roseo futuro, dobbiamo proseguire il percorso iniziato negli anni scorsi finalizzato alla costruzione di una solida identità murgiana. Siamo stanchi - ha rivelato il primo cittadino gravinese - di sentir parlare di "questione meridionale", perché noi non siamo una "questione" ma una vera e propria "opportunità di sviluppo" per l'Italia intera".

Nel suo intervento, Valente ha invitato inoltre il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a mettere in atto azioni concrete per la crescita della Fiera di San Giorgio e a favorire l'incontro tra le Istituzioni pugliesi e lucane, per riuscire così a creare un circuito di fiere. "L'idea del sindaco di fare della Fiera un brand per promuovere la città di Gravina in Europa è vincente - ha commentato il governatore regionale pugliese Emiliano -. Costruendo una Fiera all'altezza delle aspettative, potremmo certamente incrementare le presenze turistiche nel nostro territorio".

Fra i presenti anche l'assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata Luca Braia, l'assessore ai Sassi e al Patrimonio Unesco del Comune di Matera, Paola D'Antonio, in rappresentanza del sindaco Raffaello De Ruggieri, e il presidente Fondazione Matera-Basilicata, Salvatore Adduce, a confermare l'impegno e la volontà delle due Regioni nel voler creare un unico percorso di crescita territoriale. "Ambiente, Cultura e Turismo sono i tre pilastri su cui Puglia e Basilicata devono lavorare per costruire il proprio futuro e, per farlo, è necessario trovare strategie comuni e istituire un tavolo tecnico permanente, perché non esistono strategie di sviluppo per territori confinanti e analoghi sotto diversi aspetti, che però lavorano autonomamente".

Parole a cui fanno eco quelle dell'assessore D'Antonio, che ha sottolineato l'immenso valore dell'identità, della storia, delle tradizioni del nostro territorio, che sono valse a Matera il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019, segnando così il riscatto di un Meridione spesso sottovalutato.