La città
Appello contro la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali
“Un minimo di regole è utile anche alla concorrenza”. Il Codacons: "Se si opporrà alla norma per la tutela della concorrenza sarà denunciato all'Antitrust"
Gravina - giovedì 5 gennaio 2012
13.00
"La liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali è in contrasto con l'istituzione dei distretti urbani del commercio, voluti dalla Regione Puglia, per contrastare la grande distribuzione organizzata e riqualificare il commercio urbano" – afferma il delegato cittadino Confesercenti Gravina, Oronzo Rifino che si associa alla richiesta di impugnazione delle liberalizzazioni del commercio da parte della sezione provinciale al Presidente Vendola.
La Confesercenti fa appello al Presidente Vendola affinché la Regione Puglia impugni, di fronte alla Corte Costituzionale, le ultime norme del governo relative alla liberalizzazione del commercio, in forte contrasto con le competenze attribuite alla Regione in materia di disciplina del commercio, e fortemente stridenti con i principi cui si è ispirata la legislazione regionale fino a ieri.
"L'idea del Governo Monti, che basti liberalizzare gli orari degli esercizi commerciali per favorire la concorrenza, che basti, quindi, incentivare le aperture delle grandi strutture commerciali per rimettere in moto l'economia, è chiaramente strumentale e di corto respiro" – questa la denuncia espressa dalla Confesercenti provinciale.
La Confesercenti è contro la liberalizzazione degli orari commerciali e afferma che orari completamente liberi favorirebbero solo la grande distribuzione, a discapito di negozi e mercati. Inoltre, la totale assenza di regole significherebbe far prevalere la regola del più forte mentre un minimo di regole é utile anche alla concorrenza.
"L'attuale assetto degli orari, faticosamente raggiunto in Puglia con la concertazione promossa dalla Regione negli anni passati, ha sufficienti caratteri di ampiezza e flessibilità. La liberalizzazione di cui necessita il settore può e deve essere equa e non selvaggia, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e del piccolo commercio, come affermato anche dai sindacati del lavoro dipendente e da rilevazioni effettuate dalle stesse associazioni dei consumatori".
Il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) dichiara: "Se il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola deciderà di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'articolo 31 della manovra Monti sulla promozione e la tutela della concorrenza, verrà denunciato all'Antitrust, e nei suoi confronti sarà chiesta una sanzione salatissima in relazione ai danni alla concorrenza prodotti''.
La Confesercenti fa appello al Presidente Vendola affinché la Regione Puglia impugni, di fronte alla Corte Costituzionale, le ultime norme del governo relative alla liberalizzazione del commercio, in forte contrasto con le competenze attribuite alla Regione in materia di disciplina del commercio, e fortemente stridenti con i principi cui si è ispirata la legislazione regionale fino a ieri.
"L'idea del Governo Monti, che basti liberalizzare gli orari degli esercizi commerciali per favorire la concorrenza, che basti, quindi, incentivare le aperture delle grandi strutture commerciali per rimettere in moto l'economia, è chiaramente strumentale e di corto respiro" – questa la denuncia espressa dalla Confesercenti provinciale.
La Confesercenti è contro la liberalizzazione degli orari commerciali e afferma che orari completamente liberi favorirebbero solo la grande distribuzione, a discapito di negozi e mercati. Inoltre, la totale assenza di regole significherebbe far prevalere la regola del più forte mentre un minimo di regole é utile anche alla concorrenza.
"L'attuale assetto degli orari, faticosamente raggiunto in Puglia con la concertazione promossa dalla Regione negli anni passati, ha sufficienti caratteri di ampiezza e flessibilità. La liberalizzazione di cui necessita il settore può e deve essere equa e non selvaggia, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e del piccolo commercio, come affermato anche dai sindacati del lavoro dipendente e da rilevazioni effettuate dalle stesse associazioni dei consumatori".
Il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) dichiara: "Se il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola deciderà di ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'articolo 31 della manovra Monti sulla promozione e la tutela della concorrenza, verrà denunciato all'Antitrust, e nei suoi confronti sarà chiesta una sanzione salatissima in relazione ai danni alla concorrenza prodotti''.