Cronaca
Aprim, fine dello sciopero
Trovato l'accordo tra azienda e operai.
Gravina - martedì 4 marzo 2014
11.09
Sono tornati a lavoro gli operai della Aprim srl che lunedì scorso hanno incrociato le braccia e proclamato lo sciopero per protestare contro i ritardi aziendali nella corresponsione degli stipendi arretrati.
Dopo l'incontro, previsto inizialmente per lo scorso giovedì e poi rinviato a ieri, 3 marzo, tra la direzione aziendale, i rappresentanti della Fiom –Cgil e un gruppo di lavoratori, lo stato di agitazione è stato sospeso e i dieci lavoratori hanno deciso di rientrare in azienda.
La notizia arriva direttamente dalla Aprim attraverso una nota a firma dall'avvocato Angelo Petrara, dalla quale si apprende che "l'incontro è avvenuto in un clima disteso, con grande senso di responsabilità di tutte le parti, consapevoli dei tempi difficili che si attraversano, ma pure determinati a proseguire nel piano di ristrutturazione concordato".
Inoltre dall'amministrazione è giunta chiara la volontà di procedere, già entro oggi, al pagamento degli stipendi arretrati.
Dopo 5 giorni di proteste, le macchine in via Paolo Baffi, presso la zona artigianale di Gravina hanno ripreso a girare e la produzione è tornata regolarmente sebbene l'azienda ha già annunciato un piano di ristrutturazione che però "non riguarderà nessuno degli operai addetti all'officina".
Dopo l'incontro, previsto inizialmente per lo scorso giovedì e poi rinviato a ieri, 3 marzo, tra la direzione aziendale, i rappresentanti della Fiom –Cgil e un gruppo di lavoratori, lo stato di agitazione è stato sospeso e i dieci lavoratori hanno deciso di rientrare in azienda.
La notizia arriva direttamente dalla Aprim attraverso una nota a firma dall'avvocato Angelo Petrara, dalla quale si apprende che "l'incontro è avvenuto in un clima disteso, con grande senso di responsabilità di tutte le parti, consapevoli dei tempi difficili che si attraversano, ma pure determinati a proseguire nel piano di ristrutturazione concordato".
Inoltre dall'amministrazione è giunta chiara la volontà di procedere, già entro oggi, al pagamento degli stipendi arretrati.
Dopo 5 giorni di proteste, le macchine in via Paolo Baffi, presso la zona artigianale di Gravina hanno ripreso a girare e la produzione è tornata regolarmente sebbene l'azienda ha già annunciato un piano di ristrutturazione che però "non riguarderà nessuno degli operai addetti all'officina".