La città
Archeo In Smart si presenta alla città
Nuova vita per l’area archeologica Padre Eterno
Gravina - sabato 22 luglio 2023
Programmare, valorizzare e recuperare il patrimonio culturale della città. Tutto questo è "Archeo In Smart". Una proposta per recuperare l'area archeologica del Padre Eterno e renderla fruibile a tutti, sia nei modi convenzionali che attraverso le nuove tecnologie virtuali.
E nello spirito di governance partecipata che sta contraddistinguendo l'amministrazione Lagreca si è tenuto un incontro per presentare alla città il progetto e per recepire eventuali spunti e suggerimenti.
Un progetto che consolida e valorizza i beni culturali della città- ha sottolineato il vicepresidente del consiglio Pasqua Debenedictis nell'introdurre l'incontro. Che- le ha fatto eco l'assessore al turismo Giusy Festa- ha lo scopo di mettere a conoscenza la popolazione delle ricchezze della città di Gravina, per esserne ambasciatori nel mondo. In maniera da promuovere l'identità del territorio, così da sviluppare turismo ed economia.
Anche perché- ha sottolineato il consigliere Ignazio Lovero- partecipare a questo bando rappresenta una grande sfida per la città. "Abbiamo accettato questa sfida con un progetto lungimirante. Un progetto che punta a fare dell'intera area che va da Parco di Bruno fino a Capotenda, comprendendo anche la collina di Botromagno, un grande parco archeologico, naturalistico regionale".
"Intendiamo dare alla città un museo a cielo aperto" - ha continuato Lovero, sottolineando la peculiarità di questo progetti che punta all'inclusività, anche per la fruizione dei beni culturali e che risulta essere all'avanguardia, visto l'ausilio di tecnologie. Inoltre, una delle peculiarità del progetto è quella di consentire la fruizione dei luoghi, anche a chi ha problemi di deambulazione o a persone con disabilità.
Gravina, quindi, torna a porre attenzione sull'archeologia e lo fa candidato un progetto ambizioso e non di facile realizzazione, viste le difficoltà sussistenti sull'area (tra pericoli idrogeologici e mancanza di corrente elettrica), evidenziate dall'Ing. Onofrio Tragni.
Ad illustrare il bando regionale è stata invece Orsola Fiore, che ha elencato i capisaldi dell'avviso che prevede campagne di scavo, restauro, accessibilità, archeo-officine, allestimenti e produzioni di contenuti digitali per un progetto da un milione di euro con il 5% di co-partecipazione da parte del Comune di Gravina.
Una proposta che- afferma Tiziana Tucci, co-progettista insieme a Giuseppe Lapolla e Domenico Loguercio- "ha cercato di tradurre i requisiti del bando in atti concreti". Con una idea che si inserisce in un più ampio progetto per la fruizione di tutta l'area della Gravina a 360 gradi.
In particolare il progetto prevede sulla zona archeologica Padre Eterno la creazione di passerelle e terrazze panoramiche, pensate per persone con disabilità con l'utilizzo di pannelli informativi lungo il percorso dotati di Qr-code e di scrittura in Braille. Nei pressi della chiesa rupestre verranno realizzate delle rampe e una piazzola con dei visori per un giro virtuale nella chiesa, a disposizione dei visitatori impossibilitati ad entrare nella antro rupestre viste le difficoltà di accesso. Oltre all'illuminazione, lungo il percorso verranno dislocate delle panchine smart. Il tutto con l'obiettivo di rendere l'area fruibile e viva anche nelle ore notturne, anche attraverso l'organizzazione di mostre ed eventi culturali. Il progetto prevede altresì la realizzazione di scavi archeologici nei pressi delle passerelle e di un laboratorio (una archeo-officina) da collocare presso la sede del Museo Civico.
Importante- come sottolineato da Giuseppe Lapolla- la funzione di recupero del finanziamento che consentirà di restaurare gli affreschi della chiesa del Padre Eterno.
Innovativa poi l'idea della fruizione virtuale dei luoghi, attraverso la realtà virtuale e quella aumentata, esposta da Domenico Loguercio. Due modalità che consentiranno con piccoli semplici gesti di esplorare i luoghi per alcuni inaccessibili, anche a distanza, e rituffarsi nel passato attraverso una sorta di ricostruzione dell'esistente. Insomma, nuove tecnologie al servizio della cultura che rappresentano un valore aggiunto per la fruizione dell'area archeologica.
Alla candidatura del progetto "Archeo In Smart" hanno contribuito un po' tutte le forze politiche, come sottolineato dal sindaco Lagreca, che ha voluto ringraziare tutti perché- ha detto il primo cittadino- sui progetti di sviluppo della città non ci si può separare, ma bisogna essere insieme.
Florio, Conca e Valente, intervenuti nel corso del dibattito, hanno rimarcato l'importanza del progetto presentato anche al Ministero della Cultura, che rappresenta un importante momento di rilancio e ampliamento dell'offerta turistica della città e che consentirà, grazie al suo alto grado di tecnologia, di aprire un'area fruibile per tutto l'anno, sia ai visitatori provenienti da fuori città, che agli stessi cittadini di Gravina.
E nello spirito di governance partecipata che sta contraddistinguendo l'amministrazione Lagreca si è tenuto un incontro per presentare alla città il progetto e per recepire eventuali spunti e suggerimenti.
Un progetto che consolida e valorizza i beni culturali della città- ha sottolineato il vicepresidente del consiglio Pasqua Debenedictis nell'introdurre l'incontro. Che- le ha fatto eco l'assessore al turismo Giusy Festa- ha lo scopo di mettere a conoscenza la popolazione delle ricchezze della città di Gravina, per esserne ambasciatori nel mondo. In maniera da promuovere l'identità del territorio, così da sviluppare turismo ed economia.
Anche perché- ha sottolineato il consigliere Ignazio Lovero- partecipare a questo bando rappresenta una grande sfida per la città. "Abbiamo accettato questa sfida con un progetto lungimirante. Un progetto che punta a fare dell'intera area che va da Parco di Bruno fino a Capotenda, comprendendo anche la collina di Botromagno, un grande parco archeologico, naturalistico regionale".
"Intendiamo dare alla città un museo a cielo aperto" - ha continuato Lovero, sottolineando la peculiarità di questo progetti che punta all'inclusività, anche per la fruizione dei beni culturali e che risulta essere all'avanguardia, visto l'ausilio di tecnologie. Inoltre, una delle peculiarità del progetto è quella di consentire la fruizione dei luoghi, anche a chi ha problemi di deambulazione o a persone con disabilità.
Gravina, quindi, torna a porre attenzione sull'archeologia e lo fa candidato un progetto ambizioso e non di facile realizzazione, viste le difficoltà sussistenti sull'area (tra pericoli idrogeologici e mancanza di corrente elettrica), evidenziate dall'Ing. Onofrio Tragni.
Ad illustrare il bando regionale è stata invece Orsola Fiore, che ha elencato i capisaldi dell'avviso che prevede campagne di scavo, restauro, accessibilità, archeo-officine, allestimenti e produzioni di contenuti digitali per un progetto da un milione di euro con il 5% di co-partecipazione da parte del Comune di Gravina.
Una proposta che- afferma Tiziana Tucci, co-progettista insieme a Giuseppe Lapolla e Domenico Loguercio- "ha cercato di tradurre i requisiti del bando in atti concreti". Con una idea che si inserisce in un più ampio progetto per la fruizione di tutta l'area della Gravina a 360 gradi.
In particolare il progetto prevede sulla zona archeologica Padre Eterno la creazione di passerelle e terrazze panoramiche, pensate per persone con disabilità con l'utilizzo di pannelli informativi lungo il percorso dotati di Qr-code e di scrittura in Braille. Nei pressi della chiesa rupestre verranno realizzate delle rampe e una piazzola con dei visori per un giro virtuale nella chiesa, a disposizione dei visitatori impossibilitati ad entrare nella antro rupestre viste le difficoltà di accesso. Oltre all'illuminazione, lungo il percorso verranno dislocate delle panchine smart. Il tutto con l'obiettivo di rendere l'area fruibile e viva anche nelle ore notturne, anche attraverso l'organizzazione di mostre ed eventi culturali. Il progetto prevede altresì la realizzazione di scavi archeologici nei pressi delle passerelle e di un laboratorio (una archeo-officina) da collocare presso la sede del Museo Civico.
Importante- come sottolineato da Giuseppe Lapolla- la funzione di recupero del finanziamento che consentirà di restaurare gli affreschi della chiesa del Padre Eterno.
Innovativa poi l'idea della fruizione virtuale dei luoghi, attraverso la realtà virtuale e quella aumentata, esposta da Domenico Loguercio. Due modalità che consentiranno con piccoli semplici gesti di esplorare i luoghi per alcuni inaccessibili, anche a distanza, e rituffarsi nel passato attraverso una sorta di ricostruzione dell'esistente. Insomma, nuove tecnologie al servizio della cultura che rappresentano un valore aggiunto per la fruizione dell'area archeologica.
Alla candidatura del progetto "Archeo In Smart" hanno contribuito un po' tutte le forze politiche, come sottolineato dal sindaco Lagreca, che ha voluto ringraziare tutti perché- ha detto il primo cittadino- sui progetti di sviluppo della città non ci si può separare, ma bisogna essere insieme.
Florio, Conca e Valente, intervenuti nel corso del dibattito, hanno rimarcato l'importanza del progetto presentato anche al Ministero della Cultura, che rappresenta un importante momento di rilancio e ampliamento dell'offerta turistica della città e che consentirà, grazie al suo alto grado di tecnologia, di aprire un'area fruibile per tutto l'anno, sia ai visitatori provenienti da fuori città, che agli stessi cittadini di Gravina.