Politica
Ariani e Santomasi tornano in maggioranza
I due consiglieri prendono le distanze dai colleghi di gruppo. "Ripartiamo dal cambia-mente".
Gravina - martedì 5 marzo 2013
08.55
L'assessore? Non lo vogliono. La visibilità? Rinunciano. Le critiche, anche feroci, rivolte al sindaco ed al resto della maggioranza negli ultimi tempi? Fanno già parte del passato.
Maria Ariani e Francesco Santomasi, eletti nel Fli e poi approdati al Centro Democratico, vestono i panni dei figlioli prodighi e tornano alla casa madre. Siglando una nota che suona come clamorosa presa di distanze dagli altri due consiglieri, Giuseppe Mazzilli e Giacinto Lupoli, che invece alla posizione critica assunta da dicembre ad oggi dai tabacciani non rinunciano. Non per il momento, almeno. E così, dopo le dimissioni causa debacle elettorale del coordinatore cittadino Antonello Galtieri, arriva lo smarcamento di Ariani e Santomasi. Desiderosi di capire dove "il partito andrà, a livello regionale, prima di assumere ogni posizione in merito alla nostra collocazione politica", spiega Santomasi, e distinti dagli altri due (ex?) colleghi di gruppo, "che non hanno inteso firmare il documento". Quello che dice che "i risultati delle ultime elezioni politiche hanno segnato la fine di una fase storica. L'esigenza di rinnovamento nella classe dirigente nazionale dei vari partiti politici e l'incapacità di questi ultimi di interpretare le reali esigenze della gente comune ha fatto sì che un movimento, quello di Beppe Grillo, diventasse la prima forza politica del Paese". E ancora: "Le istanze di trasparenza, partecipazione, riduzione dei costi della politica e moralizzazione della stessa sono le priorità inderogabili che ad alta voce ci chiedono i cittadini". Quindi la retromarcia, con ingresso a Palazzo di città novella Canossa dalle porte spalancate: "E' il bene comune, nel nostro caso la città, l'unico motivo per il quale siamo stati eletti. Fortemente ancorati a tali valori, vogliamo affermare la nostra appartenenza alla maggioranza di governo, onorando l'impegno preso con i nostri elettori". Certo, sottolineano i due, "probabilmente qualche errore di troppo è stato commesso, ma oggi intendiamo riparare ripartendo da quel progetto iniziale, il cambia-mente, che ha entusiasmato tanta gente e che oggi più che mai viene chiesto a gran voce". In coda, la resa: "Vogliamo esprimere la nostra fiducia incondizionata al sindaco, senza richieste di visibilità in giunta, consapevoli che il destino di una comunità è ben più importante di una politica fine a stessa".
Palazzo di città e le forze di governo sono stati già informati: la lettera è da ieri sulla scrivania del sindaco. La pace può scoppiare.
Maria Ariani e Francesco Santomasi, eletti nel Fli e poi approdati al Centro Democratico, vestono i panni dei figlioli prodighi e tornano alla casa madre. Siglando una nota che suona come clamorosa presa di distanze dagli altri due consiglieri, Giuseppe Mazzilli e Giacinto Lupoli, che invece alla posizione critica assunta da dicembre ad oggi dai tabacciani non rinunciano. Non per il momento, almeno. E così, dopo le dimissioni causa debacle elettorale del coordinatore cittadino Antonello Galtieri, arriva lo smarcamento di Ariani e Santomasi. Desiderosi di capire dove "il partito andrà, a livello regionale, prima di assumere ogni posizione in merito alla nostra collocazione politica", spiega Santomasi, e distinti dagli altri due (ex?) colleghi di gruppo, "che non hanno inteso firmare il documento". Quello che dice che "i risultati delle ultime elezioni politiche hanno segnato la fine di una fase storica. L'esigenza di rinnovamento nella classe dirigente nazionale dei vari partiti politici e l'incapacità di questi ultimi di interpretare le reali esigenze della gente comune ha fatto sì che un movimento, quello di Beppe Grillo, diventasse la prima forza politica del Paese". E ancora: "Le istanze di trasparenza, partecipazione, riduzione dei costi della politica e moralizzazione della stessa sono le priorità inderogabili che ad alta voce ci chiedono i cittadini". Quindi la retromarcia, con ingresso a Palazzo di città novella Canossa dalle porte spalancate: "E' il bene comune, nel nostro caso la città, l'unico motivo per il quale siamo stati eletti. Fortemente ancorati a tali valori, vogliamo affermare la nostra appartenenza alla maggioranza di governo, onorando l'impegno preso con i nostri elettori". Certo, sottolineano i due, "probabilmente qualche errore di troppo è stato commesso, ma oggi intendiamo riparare ripartendo da quel progetto iniziale, il cambia-mente, che ha entusiasmato tanta gente e che oggi più che mai viene chiesto a gran voce". In coda, la resa: "Vogliamo esprimere la nostra fiducia incondizionata al sindaco, senza richieste di visibilità in giunta, consapevoli che il destino di una comunità è ben più importante di una politica fine a stessa".
Palazzo di città e le forze di governo sono stati già informati: la lettera è da ieri sulla scrivania del sindaco. La pace può scoppiare.