Cronaca
Arrestato un 52enne
Tenta di accoltellare la moglie e il figlio. Epilogo dell'ennesimo litigio familiare
Gravina - venerdì 27 maggio 2011
A seguito dell'ennesimo litigio, armato di coltello, ha tentato di accoltellare moglie e figlio, dopo aver bucato gli pneumatici delle loro auto e per questo è finito in carcere.
È accaduto ieri pomeriggio a Gravina in Puglia, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 52enne del luogo, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minaccia, danneggiamento e porto ed uso di arma bianca.
"Una telefonata giunta al "112", - si legge nel comunicato - ha fatto convergere una pattuglia dell'Arma presso un'abitazione di quella contrada "Cozzarolo", per una violenta lite in famiglia. Giunti sul posto gli operanti hanno trovato una 46enne ed un 27enne, madre e figlio, quest'ultimo con la maglia lacerata in corrispondenza dell'addome, e con diverse ferite ed escoriazioni in varie parti del corpo. Il giovane, infatti, ha riferito che poco prima lui e la madre erano stati aggrediti dal genitore".
In particolare, - continua la nota - l'uomo, dopo aver pranzato nel corso di una discussione è uscito di casa dove, armatosi di un grosso coltello, ha bucato le ruote anteriori delle due auto in uso alla moglie e al figlio. Successivamente, minacciando la donna e il 27enne, li ha aggrediti, non riuscendo nell'intento di accoltellarli grazie alla prontezza di riflessi del figlio con il quale ha avuto una colluttazione. A quel punto sono prontamente intervenuti i Carabinieri che lo hanno bloccato recuperando l'arma. Si tratta di un grosso coltello da cucina lungo 28 cm e con lama di 14 cm che è stato sottoposto a sequestro. Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che situazioni violente si ripetevano ormai da anni, ma la donna, per timore di rappresaglie più volte paventate dall'uomo, aveva preferito sporgere denuncia solo negli ultimi tempi, dopo aver chiesto la separazione. In molte circostanze, infatti, la malcapitata era stata costretta a ricorrere alle cure del locale ospedale per numerose aggressioni subite nel corso di liti scaturite da futili motivi".
Tratto in arresto, il 52enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari
È accaduto ieri pomeriggio a Gravina in Puglia, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 52enne del luogo, con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minaccia, danneggiamento e porto ed uso di arma bianca.
"Una telefonata giunta al "112", - si legge nel comunicato - ha fatto convergere una pattuglia dell'Arma presso un'abitazione di quella contrada "Cozzarolo", per una violenta lite in famiglia. Giunti sul posto gli operanti hanno trovato una 46enne ed un 27enne, madre e figlio, quest'ultimo con la maglia lacerata in corrispondenza dell'addome, e con diverse ferite ed escoriazioni in varie parti del corpo. Il giovane, infatti, ha riferito che poco prima lui e la madre erano stati aggrediti dal genitore".
In particolare, - continua la nota - l'uomo, dopo aver pranzato nel corso di una discussione è uscito di casa dove, armatosi di un grosso coltello, ha bucato le ruote anteriori delle due auto in uso alla moglie e al figlio. Successivamente, minacciando la donna e il 27enne, li ha aggrediti, non riuscendo nell'intento di accoltellarli grazie alla prontezza di riflessi del figlio con il quale ha avuto una colluttazione. A quel punto sono prontamente intervenuti i Carabinieri che lo hanno bloccato recuperando l'arma. Si tratta di un grosso coltello da cucina lungo 28 cm e con lama di 14 cm che è stato sottoposto a sequestro. Ulteriori accertamenti hanno consentito di appurare che situazioni violente si ripetevano ormai da anni, ma la donna, per timore di rappresaglie più volte paventate dall'uomo, aveva preferito sporgere denuncia solo negli ultimi tempi, dopo aver chiesto la separazione. In molte circostanze, infatti, la malcapitata era stata costretta a ricorrere alle cure del locale ospedale per numerose aggressioni subite nel corso di liti scaturite da futili motivi".
Tratto in arresto, il 52enne è stato associato presso la casa circondariale di Bari