Territorio
Arriva la fattura elettronica
Scatta l’obbligo per gli enti nazionali. Entro il 2015 la riforma a regime
Gravina - venerdì 6 giugno 2014
13.56
Anche la fattura diventa elettronica. Da oggi scatta l'obbligo per gli enti centrali come i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti nazionali di previdenza e di assistenza, in attesa che la riforma entri a regime entro marzo 2015, con l'imposizione della fatturazione elettronica anche per gli enti locali.
Da oggi, in pratica, gli Enti nazionali non potranno più accettare o emettere fatture cartacee ma dovranno digitalizzare tutta la contabilità. Con questa nuova riforma, richiesta da tempo dall' Unione Europea, il Governo italiano vuole finalmente avere chiara la situazione dei conti pubblici cercando di dare una soluzione all'annosa questione dei debiti della Pubblica Amministrazione, che nessuno sa esattamente a quale cifra ammontino, e soprattutto dare un colpo secco all'evasione fiscale.
"In realtà – spiega Nunzio Riviello presidente dell'associazione commercialisti gravinese – gli obiettivi della riforma sono molteplici. Partendo dal più pratico risparmio della carta con le ovvie ricadute benefiche sull'ambiente sino alla più importante gestione dei conti pubblici dando la possibilità ad ogni singola amministrazione di tenere i conti sotto controllo mese per mese".
Grazie al sistema elettronico di cui amministrazioni e aziende oltre che i singoli professionisti ora dovranno dotarsi, ogni fattura viene tracciata in modo univoco, dal Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate, prima di essere inviato all'ufficio competente nella Pa che deve pagarla. Lo Stato potrà apprendere in tempo quasi reale lo stato dei conti per ciascuna amministrazione, senza dover aspettare il bilancio annuale. Inoltre la Ragioneria generale dello Stato può confrontare le fatture ricevute dal Sistema con i mandati di pagamento, per scovare le amministrazioni ritardatarie.
In definitiva "una riforma che mira a migliorare il sistema dei conti pubblici rendendolo più trasparente e più efficiente" conclude Riviello annunciando che l'Ordine dei commercialisti di Bari sta organizzando alcuni incontri formativi per facilitare il passaggio dal cartaceo al digitale.
Da oggi, in pratica, gli Enti nazionali non potranno più accettare o emettere fatture cartacee ma dovranno digitalizzare tutta la contabilità. Con questa nuova riforma, richiesta da tempo dall' Unione Europea, il Governo italiano vuole finalmente avere chiara la situazione dei conti pubblici cercando di dare una soluzione all'annosa questione dei debiti della Pubblica Amministrazione, che nessuno sa esattamente a quale cifra ammontino, e soprattutto dare un colpo secco all'evasione fiscale.
"In realtà – spiega Nunzio Riviello presidente dell'associazione commercialisti gravinese – gli obiettivi della riforma sono molteplici. Partendo dal più pratico risparmio della carta con le ovvie ricadute benefiche sull'ambiente sino alla più importante gestione dei conti pubblici dando la possibilità ad ogni singola amministrazione di tenere i conti sotto controllo mese per mese".
Grazie al sistema elettronico di cui amministrazioni e aziende oltre che i singoli professionisti ora dovranno dotarsi, ogni fattura viene tracciata in modo univoco, dal Sistema di interscambio gestito dall'Agenzia delle Entrate, prima di essere inviato all'ufficio competente nella Pa che deve pagarla. Lo Stato potrà apprendere in tempo quasi reale lo stato dei conti per ciascuna amministrazione, senza dover aspettare il bilancio annuale. Inoltre la Ragioneria generale dello Stato può confrontare le fatture ricevute dal Sistema con i mandati di pagamento, per scovare le amministrazioni ritardatarie.
In definitiva "una riforma che mira a migliorare il sistema dei conti pubblici rendendolo più trasparente e più efficiente" conclude Riviello annunciando che l'Ordine dei commercialisti di Bari sta organizzando alcuni incontri formativi per facilitare il passaggio dal cartaceo al digitale.