Palazzo di città
Gravina diventa bocconiana
Convenzione tra il Comune e l'università milanese. Gli studenti in Municipio a lezione di gestione degli enti pubblici.
Gravina - domenica 25 novembre 2012
17.10
Al fine di "affinare il processo di apprendimento e di formazione, anche se non direttamente in funzione del riconoscimento di crediti formativi universitari", il Comune di Gravina ha sottoscritto una convenzione con l'università privata "Luigi Bocconi" per consentire agli studenti della medesima università di frequentare tirocini formativi presso l'Ente comunale.
Una convenzione come mille altre che si stipulano con gli atenei che non comportano nessun impegno di spesa per le amministrazioni comunali, se non limitatamente agli obblighi assicurativi in qualità di "datori di lavoro".
In pratica i nuovi bocconiani, dediti di solito ad imparare come gestire un'azienda, potranno ora imparare sul campo come viene gestito un ente pubblico, anche se non proprio svizzero. La convenzione approvata in giunta e sottoscritta tra il sindaco Alesio Valente e Laura Candotti in rappresentanza dell'università milanese prevede di ospitare gli studenti dell'università milanese presso il Comune ed insegnare loro come sbrigare la gestione di un ente complicato quale può essere proprio un ente pubblico.
La speranza, ironica ma non troppo, è che le nuove leve, oltre ad imparare, lascino magari qualche suggerimento utile...
Una convenzione come mille altre che si stipulano con gli atenei che non comportano nessun impegno di spesa per le amministrazioni comunali, se non limitatamente agli obblighi assicurativi in qualità di "datori di lavoro".
In pratica i nuovi bocconiani, dediti di solito ad imparare come gestire un'azienda, potranno ora imparare sul campo come viene gestito un ente pubblico, anche se non proprio svizzero. La convenzione approvata in giunta e sottoscritta tra il sindaco Alesio Valente e Laura Candotti in rappresentanza dell'università milanese prevede di ospitare gli studenti dell'università milanese presso il Comune ed insegnare loro come sbrigare la gestione di un ente complicato quale può essere proprio un ente pubblico.
La speranza, ironica ma non troppo, è che le nuove leve, oltre ad imparare, lascino magari qualche suggerimento utile...