Ospedale e Sanità
Asl, L’intelligenza artificiale al fianco dei sanitari
Asl, L’intelligenza artificiale al fianco dei sanitari per migliorare e velocizzare diagnosi e terapie. L’ASL Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad adottare il nuovo sistema
Gravina - sabato 9 novembre 2024
Comunicato Stampa
L'intelligenza artificiale a supporto di circa 5mila operatori, tra medici, infermieri e farmacisti. Non "al posto" ma "al fianco" degli operatori sanitari per migliorare il processo di cura in ogni sua fase, dalla diagnosi alle decisioni da prendere per raggiungere l'obiettivo: garantire una migliore assistenza sanitaria al paziente.
La ASL Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad aver acquisito il sistema ClinicalKey AI, a partire da ottobre 2024 quando è stata avviata la fase di sperimentazione con la partecipazione di 30 medici. Stamane, durante un incontro aperto agli operatori sanitari, il nuovo sistema di intelligenza artificiale applicato all'attività clinica è stato presentato dal direttore del Dipartimento Sicurezza e Qualità, Vincenzo Defilippis, e da Vittorio Sportelli di Clinical Solutions Elsevier, alla presenza diLuigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, e del direttore sanitario Luigi Rossi. «Un passaggio importante – ha chiarito Fruscio – perché segna il momento in cui l'intelligenza artificiale viene messa a disposizione degli operatori sanitari, dagli ospedali al territorio, come strumento di ricerca e supporto di facile accesso che può aiutare i percorsi di cura e la loro efficacia a beneficio dei pazienti». L'introduzione di tecnologie avanzate e l'adozione dell'intelligenza artificiale, infatti, stanno rivoluzionando il panorama sanitario, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando i processi decisionali clinici, in particolare per la facilità di accesso, l'interfaccia intuitivo e la velocità di analisi e risposta ridotta a pochi secondi. Questi strumenti offrono ai professionisti sanitari nuove opportunità per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle loro pratiche, garantendo al contempo un'assistenza più precisa e personalizzata ai pazienti, in modo particolare nei casi più complessi, come ad esempio quelli oncologici o le urgenze del Sistema 118, in presenza di pluripatologie e impiego di diversi farmaci.
La ASL Bari, ravvisandone l'utilità e i possibili impieghi pratici, si è mossa in anticipo acquisendo un sistema all'avanguardia, in grado di combinare contenuti clinici affidabili e basati sull'evidenza, con una banca-dati di oltre 2.300 fonti scientifiche a livello mondiale aggiornate quotidianamente, con la ricerca conversazionale supportata dall'intelligenza artificiale generativa in grado di dialogare con l'operatore in tempo reale. Lo strumento è progettato per supportare i clinici al punto di cura, riassumendo rapidamente informazioni complesse, offrendo la possibilità di domande di approfondimento e fornendo accesso diretto alle evidenze e risorse originali, anche con una forte impronta inclusiva data dalla possibilità di potersi adattare a pazienti di lingua straniera.
Per gli operatori sanitari, che hanno assistito ad una dimostrazione pratica, rappresenta un'opportunità unica per esplorare le potenzialità di questo strumento innovativo e comprendere come possa migliorare la pratica clinica quotidiana, tenendo ben presente che la nuova tecnologia non è sostitutiva della competenza professionale ma ne è una stretta alleata grazie all'enorme patrimonio di conoscenze scientifiche e pratiche cliniche disponibili direttamente sul proprio smartphone.
La ASL Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad aver acquisito il sistema ClinicalKey AI, a partire da ottobre 2024 quando è stata avviata la fase di sperimentazione con la partecipazione di 30 medici. Stamane, durante un incontro aperto agli operatori sanitari, il nuovo sistema di intelligenza artificiale applicato all'attività clinica è stato presentato dal direttore del Dipartimento Sicurezza e Qualità, Vincenzo Defilippis, e da Vittorio Sportelli di Clinical Solutions Elsevier, alla presenza diLuigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, e del direttore sanitario Luigi Rossi. «Un passaggio importante – ha chiarito Fruscio – perché segna il momento in cui l'intelligenza artificiale viene messa a disposizione degli operatori sanitari, dagli ospedali al territorio, come strumento di ricerca e supporto di facile accesso che può aiutare i percorsi di cura e la loro efficacia a beneficio dei pazienti». L'introduzione di tecnologie avanzate e l'adozione dell'intelligenza artificiale, infatti, stanno rivoluzionando il panorama sanitario, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando i processi decisionali clinici, in particolare per la facilità di accesso, l'interfaccia intuitivo e la velocità di analisi e risposta ridotta a pochi secondi. Questi strumenti offrono ai professionisti sanitari nuove opportunità per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle loro pratiche, garantendo al contempo un'assistenza più precisa e personalizzata ai pazienti, in modo particolare nei casi più complessi, come ad esempio quelli oncologici o le urgenze del Sistema 118, in presenza di pluripatologie e impiego di diversi farmaci.
La ASL Bari, ravvisandone l'utilità e i possibili impieghi pratici, si è mossa in anticipo acquisendo un sistema all'avanguardia, in grado di combinare contenuti clinici affidabili e basati sull'evidenza, con una banca-dati di oltre 2.300 fonti scientifiche a livello mondiale aggiornate quotidianamente, con la ricerca conversazionale supportata dall'intelligenza artificiale generativa in grado di dialogare con l'operatore in tempo reale. Lo strumento è progettato per supportare i clinici al punto di cura, riassumendo rapidamente informazioni complesse, offrendo la possibilità di domande di approfondimento e fornendo accesso diretto alle evidenze e risorse originali, anche con una forte impronta inclusiva data dalla possibilità di potersi adattare a pazienti di lingua straniera.
Per gli operatori sanitari, che hanno assistito ad una dimostrazione pratica, rappresenta un'opportunità unica per esplorare le potenzialità di questo strumento innovativo e comprendere come possa migliorare la pratica clinica quotidiana, tenendo ben presente che la nuova tecnologia non è sostitutiva della competenza professionale ma ne è una stretta alleata grazie all'enorme patrimonio di conoscenze scientifiche e pratiche cliniche disponibili direttamente sul proprio smartphone.