Politica
Assessori dimissionari tentano di salvare l'amministrazione
Valente apre al dialogo con le altre forze politiche
Gravina - venerdì 10 ottobre 2014
10.51
"Stiamo vivendo un momento delicato ma non difficile e non stiamo elemosinando il sostegno di nessuno".
Nella conferenza stampa convocata "per fare chiarezza sulla situazione politica e amministrativa" Alesio Valente trasuda sicurezza oltre ad una buona dose di ottimismo. Una tranquillità fondata sulle 13 firme che hanno sottoscritto il documento politico con cui i consiglieri di maggioranza ribadiscono sostegno e fiducia nel primo cittadino ed "esprimono amarezza e sdegno per gli episodi di trasformismo verificatisi nel corso dell'ultimo consiglio comunale e culminati nella sottoscrizione della mozione di sfiducia nei confronti dell'amministrazione comunale, sottoscritta dalle opposizioni e da tre consiglieri eletti tra le fila della maggioranza".
Tuttavia, pur nella delusione, i partiti della coalizione "concordano sulla opportunità di favorire un confronto aperto con i consiglieri comunali, partiti e movimenti disposti ad offrire il proprio contributo all'opera della città senza preclusioni ne pregiudizi". Concetti che il primo cittadino spiega ancora meglio sottolineando che questa ennesimo tentativo di aprire un dialogo è "ispirato solo dall'opportunità di far bene per Gravina: entro il 2015 vanno spesi 11 milioni di fondi europei che rischiano di tornare indietro. Ma vanno altresì portati a termine tanti altri interventi, quali la sistemazione del centro storico appena appaltata, il rifacimento di piazza Pellicciari o la candidatura nell'Unesco, giusto per citare qualche esempio, che rendono necessaria una stabilità quanto più possibile solida: da più di vent'anni a questa parte quasi tutte le amministrazioni comunali si sono chiuse con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale. E' necessario rompere questo assedio. La gente non vuole elezioni a raffica: pretende certezze".
Di qui la necessità di fermare l'azione amministrativa "con un gesto di grande responsabilità e generosità da parte degli assessori che hanno rimesso le loro deleghe nelle mie mani. Un gesto finalizzato a consentire la verifica dell'esistenza delle basi per l'avvio di un confronto anche con forze esterne alla maggioranza, per la definizione di priorità programmatiche sulle quali basare il cammino amministrativo dei prossimi due anni e mezzo".
Dunque nei prossimi giorni il sindaco tornerà a dialogare con le forze che sostengono il suo governo ma anche con l'opposizione "con cui abbiamo sempre avuto un rapporto giusto e corretto seppure ogni tanto qualcuno è andato oltre la correttezza politica" e con i consiglieri del Gruppo misto contro cui Valente, comunque, usa parola dure per "stigmatizzare questo continuo cambio di posizioni imponendo sin da maggio scorso la loro volontà di farmi azzerare la giunta, senza reali ragioni politiche, prima di chiudere ogni possibilità di dialogo". Diverso il rapporto con Giacinto Lupoli. "il prsidnete del consiglio si è politicizzato un po' troppo- spiega valente – ma ora i nostri rapporti dipenderanno da ciò che lui stesso deciderà di fare".
Si facciano avanti dunque quanti hanno voglia di avviare un "percorso condiviso per il bene della città" ribadisce Valente che a più riprese sottolinea "che non vogliamo un sostegno per andare avanti perché comunque abbiamo i numeri e la maggioranza è coesa ma vogliamo dare maggiore stabilità al governo cittadino". Come dire: in vista dell'inverno meglio prevenire qualche assenza per malattia.
Nella mattinata di oggi gli assessori, presenti in conferenza senza diritto di parola, consegneranno ufficialmente le proprie dimissioni e resteranno in attesa di notizie senza nessuna certezza sul loro futuro visto che se da una parte Valente ribadisce "che non è in discussione l'operato degli assessori su cui esprimo un giudizio molto positivo e li ringrazio per quanto hanno fatto" dall'altra lo stesso sindaco a domanda ben precisa su una possibile riconferma di tutti o di alcuni prospetta scenari di verifica "così approfittiamo con i partiti di riferimento per fare il punto sul lavoro dei singoli assessori.Poi saranno i partiti ad avanzare possibili nomi".
"Al termine della pausa di riflessione e dell'interlocuzione con tutti i partiti presenti in consiglio, sia per quanto riguarda gli obiettivi da definire sia per ciò che concerne la composizione della giunta, valuteremo tutti insieme cosa fare e come procedere, ma senza ritardi né tentennamenti, perché la crisi vissuta da cittadini e famiglie non consente il lusso dell'attesa".
L'invito da palazzo di città è aperto a tutti i partiti. Si facciano avanti gli interessati. Per il resto la maggioranza va avanti con il vento in poppa. Almeno fin che dura.
Nella conferenza stampa convocata "per fare chiarezza sulla situazione politica e amministrativa" Alesio Valente trasuda sicurezza oltre ad una buona dose di ottimismo. Una tranquillità fondata sulle 13 firme che hanno sottoscritto il documento politico con cui i consiglieri di maggioranza ribadiscono sostegno e fiducia nel primo cittadino ed "esprimono amarezza e sdegno per gli episodi di trasformismo verificatisi nel corso dell'ultimo consiglio comunale e culminati nella sottoscrizione della mozione di sfiducia nei confronti dell'amministrazione comunale, sottoscritta dalle opposizioni e da tre consiglieri eletti tra le fila della maggioranza".
Tuttavia, pur nella delusione, i partiti della coalizione "concordano sulla opportunità di favorire un confronto aperto con i consiglieri comunali, partiti e movimenti disposti ad offrire il proprio contributo all'opera della città senza preclusioni ne pregiudizi". Concetti che il primo cittadino spiega ancora meglio sottolineando che questa ennesimo tentativo di aprire un dialogo è "ispirato solo dall'opportunità di far bene per Gravina: entro il 2015 vanno spesi 11 milioni di fondi europei che rischiano di tornare indietro. Ma vanno altresì portati a termine tanti altri interventi, quali la sistemazione del centro storico appena appaltata, il rifacimento di piazza Pellicciari o la candidatura nell'Unesco, giusto per citare qualche esempio, che rendono necessaria una stabilità quanto più possibile solida: da più di vent'anni a questa parte quasi tutte le amministrazioni comunali si sono chiuse con largo anticipo rispetto alla scadenza naturale. E' necessario rompere questo assedio. La gente non vuole elezioni a raffica: pretende certezze".
Di qui la necessità di fermare l'azione amministrativa "con un gesto di grande responsabilità e generosità da parte degli assessori che hanno rimesso le loro deleghe nelle mie mani. Un gesto finalizzato a consentire la verifica dell'esistenza delle basi per l'avvio di un confronto anche con forze esterne alla maggioranza, per la definizione di priorità programmatiche sulle quali basare il cammino amministrativo dei prossimi due anni e mezzo".
Dunque nei prossimi giorni il sindaco tornerà a dialogare con le forze che sostengono il suo governo ma anche con l'opposizione "con cui abbiamo sempre avuto un rapporto giusto e corretto seppure ogni tanto qualcuno è andato oltre la correttezza politica" e con i consiglieri del Gruppo misto contro cui Valente, comunque, usa parola dure per "stigmatizzare questo continuo cambio di posizioni imponendo sin da maggio scorso la loro volontà di farmi azzerare la giunta, senza reali ragioni politiche, prima di chiudere ogni possibilità di dialogo". Diverso il rapporto con Giacinto Lupoli. "il prsidnete del consiglio si è politicizzato un po' troppo- spiega valente – ma ora i nostri rapporti dipenderanno da ciò che lui stesso deciderà di fare".
Si facciano avanti dunque quanti hanno voglia di avviare un "percorso condiviso per il bene della città" ribadisce Valente che a più riprese sottolinea "che non vogliamo un sostegno per andare avanti perché comunque abbiamo i numeri e la maggioranza è coesa ma vogliamo dare maggiore stabilità al governo cittadino". Come dire: in vista dell'inverno meglio prevenire qualche assenza per malattia.
Nella mattinata di oggi gli assessori, presenti in conferenza senza diritto di parola, consegneranno ufficialmente le proprie dimissioni e resteranno in attesa di notizie senza nessuna certezza sul loro futuro visto che se da una parte Valente ribadisce "che non è in discussione l'operato degli assessori su cui esprimo un giudizio molto positivo e li ringrazio per quanto hanno fatto" dall'altra lo stesso sindaco a domanda ben precisa su una possibile riconferma di tutti o di alcuni prospetta scenari di verifica "così approfittiamo con i partiti di riferimento per fare il punto sul lavoro dei singoli assessori.Poi saranno i partiti ad avanzare possibili nomi".
"Al termine della pausa di riflessione e dell'interlocuzione con tutti i partiti presenti in consiglio, sia per quanto riguarda gli obiettivi da definire sia per ciò che concerne la composizione della giunta, valuteremo tutti insieme cosa fare e come procedere, ma senza ritardi né tentennamenti, perché la crisi vissuta da cittadini e famiglie non consente il lusso dell'attesa".
L'invito da palazzo di città è aperto a tutti i partiti. Si facciano avanti gli interessati. Per il resto la maggioranza va avanti con il vento in poppa. Almeno fin che dura.