La città
Assicurazioni a Gravina: prezzi da capogiro!
Sarà colpa dei furbetti?. "Abbiamo istruito noi i nostri clienti, loro ne stanno solo approfittando".
Gravina - giovedì 19 maggio 2011
13.49
Ed ora è colpa delle assicurazioni se è diventato sconveniente risiedere a Gravina, così come nell'intero Sud Italia! I prezzi da capogiro degli ultimi mesi sulle RC auto non sono certo motivo di orgoglio per il nostro paese.
È proprio chiacchierando con esperti locali del settore, che la situazione è apparsa chiara: i prezzi qui al Sud tendono a lievitare di giorno in giorno, e se anche, nonostante gli zeri, il cliente è disposto ad accettare il preventivo, sono gli stessi assicuratori a rifiutare il cliente, ad "allontanarlo" con disdette forzate, a raccontare che non assumono rischi R.C. Auto al Sud Italia. Questo per gli agenti non è certo un piacere, sono le disposizioni che arrivano dall'alto e a quel punto la scelta è chiara: o si è disposti a perdere il cliente o, se si disattendono le indicazioni, "per altro non scritte, ma tra le righe, delle società madre, si accetta il rischio di smettere di lavorare!".
Ma perché dall'alto tanta "perfidia"? Sarebbero i furbetti del Sud Italia la causa del tutto. Grazie alle cronache che non hanno lasciato esente Gravina, le società starebbero operando una "pulizia territoriale" dei loro clienti, spingendoli a cambiare compagnia.
Una scelta dovuta agli scarsi guadagni realizzati nelle regioni incriminate dalle truffe ai danni delle assicurazioni, in particolare Calabria, Campania e Puglia; un aumento dei prezzi in ogni caso a carico non solo dagli eventuali truffatori di turno, ma di tutti i cittadini, indistintamente presi.
E visto che non è possibile realizzare dei buoni profitti, sostengono gli assicuratori, allora le compagnie lasciano del tutto il meridione: poco importa se la sottoscrizione della polizza è un obbligo di legge per gli automobilisti.
Ma come poco importa? Insomma se i prezzi sono alti, il cliente che può fare? O accettare o rischiare... rischiare il sequestro dell'auto se circola senza assicurazione!
Esisterà o no una soluzione? "Oltre ai contratti già stipulati che possiamo mantenere, per i nuovi, le società ci chiedono di fidelizzare il cliente. Non più solo RC auto, ma anche polizza infortuni o sanitaria…". Solo insomma se la polizza auto è affiancata da altri contratti, l'"amicizia" tra il cliente e l'agente prosegue.
"Purtroppo c'è gente che ci sguazza", continuano gli assicuratori gravinesi interpellati e gli esempi non tardano ad arrivare: "Mi sono graffiato un dito, sono coperto?", oltre naturalmente a sanitari e legali che si prestano al gioco.
In un coro di assicuratori che addebita la questione dell' aumento dei prezzi ai c.d furbetti, una voce, quasi un unicum, sembra però vederla diversamente: è questo il caso dell'agente che, nel tentativo di difendere la propria terra, insiste sul fatto che "ogni mondo è paese! In tutta Italia ci si comporta allo stesso modo". E' proprio da questo stesso agente che arriva anche un mea culpa, forse non condiviso dal resto della categoria: "Abbiamo istruito noi i nostri clienti alla truffa, ed ora loro ne stanno solo approfittando".
Un coro compatto in ogni caso, quello degli assicuratori, nel denunciare un aumento dei prezzi spropositato, nonostante la legge Bersani permetta di utilizzare per la propria polizza RCA la classe di merito più bassa assegnata ad un membro della famiglia al posto della propria.
E se non si avesse la fortuna di avere un padre o un marito "poco incidentati"? La risposta appare ovvia!
È proprio chiacchierando con esperti locali del settore, che la situazione è apparsa chiara: i prezzi qui al Sud tendono a lievitare di giorno in giorno, e se anche, nonostante gli zeri, il cliente è disposto ad accettare il preventivo, sono gli stessi assicuratori a rifiutare il cliente, ad "allontanarlo" con disdette forzate, a raccontare che non assumono rischi R.C. Auto al Sud Italia. Questo per gli agenti non è certo un piacere, sono le disposizioni che arrivano dall'alto e a quel punto la scelta è chiara: o si è disposti a perdere il cliente o, se si disattendono le indicazioni, "per altro non scritte, ma tra le righe, delle società madre, si accetta il rischio di smettere di lavorare!".
Ma perché dall'alto tanta "perfidia"? Sarebbero i furbetti del Sud Italia la causa del tutto. Grazie alle cronache che non hanno lasciato esente Gravina, le società starebbero operando una "pulizia territoriale" dei loro clienti, spingendoli a cambiare compagnia.
Una scelta dovuta agli scarsi guadagni realizzati nelle regioni incriminate dalle truffe ai danni delle assicurazioni, in particolare Calabria, Campania e Puglia; un aumento dei prezzi in ogni caso a carico non solo dagli eventuali truffatori di turno, ma di tutti i cittadini, indistintamente presi.
E visto che non è possibile realizzare dei buoni profitti, sostengono gli assicuratori, allora le compagnie lasciano del tutto il meridione: poco importa se la sottoscrizione della polizza è un obbligo di legge per gli automobilisti.
Ma come poco importa? Insomma se i prezzi sono alti, il cliente che può fare? O accettare o rischiare... rischiare il sequestro dell'auto se circola senza assicurazione!
Esisterà o no una soluzione? "Oltre ai contratti già stipulati che possiamo mantenere, per i nuovi, le società ci chiedono di fidelizzare il cliente. Non più solo RC auto, ma anche polizza infortuni o sanitaria…". Solo insomma se la polizza auto è affiancata da altri contratti, l'"amicizia" tra il cliente e l'agente prosegue.
"Purtroppo c'è gente che ci sguazza", continuano gli assicuratori gravinesi interpellati e gli esempi non tardano ad arrivare: "Mi sono graffiato un dito, sono coperto?", oltre naturalmente a sanitari e legali che si prestano al gioco.
In un coro di assicuratori che addebita la questione dell' aumento dei prezzi ai c.d furbetti, una voce, quasi un unicum, sembra però vederla diversamente: è questo il caso dell'agente che, nel tentativo di difendere la propria terra, insiste sul fatto che "ogni mondo è paese! In tutta Italia ci si comporta allo stesso modo". E' proprio da questo stesso agente che arriva anche un mea culpa, forse non condiviso dal resto della categoria: "Abbiamo istruito noi i nostri clienti alla truffa, ed ora loro ne stanno solo approfittando".
Un coro compatto in ogni caso, quello degli assicuratori, nel denunciare un aumento dei prezzi spropositato, nonostante la legge Bersani permetta di utilizzare per la propria polizza RCA la classe di merito più bassa assegnata ad un membro della famiglia al posto della propria.
E se non si avesse la fortuna di avere un padre o un marito "poco incidentati"? La risposta appare ovvia!