Cronaca
Assolto Nichi Vendola
Il governatore era accusato di abuso d'ufficio. Per il Gup di Bari il fatto non sussiste.
Gravina - mercoledì 31 ottobre 2012
10.30
Assolto. Perchè il fatto non sussiste.
Il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, esce lindo e pinto dal processo intentato a suo carico dalla Procura di Bari con l'accusa di abuso di ufficio per aver, secondo gli inquirenti, richiesto ed ottenuto la riapertura dei termini di un concorso per l'assunzione di un primario. Con lui, alla sbarra, era finita anche l'ex direttrice generale della Asl barese, Lea Cosentino.
Per entrambi la Procura aveva chiesto la condanna ad un anno e otto mesi.Stamattina, però, dopo le repliche dei pubblici ministeri, il Giudice dell'udienza preliminare Susanna De Felice ha sostanzialmente demolito l'impianto accusatorio, assolvendo entrambi gli imputati in esito al processo celebratosi, su richiesta degli stessi, con rito abbreviato.
Ed ora per Vendola riparte la corsa alle primarie: la sentenza barese, senza dubbio, lo rafforza e ne rilancia le quotazioni nella sfida a tre con Pierluigi Bersani e Matteo Renzi.
Il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, esce lindo e pinto dal processo intentato a suo carico dalla Procura di Bari con l'accusa di abuso di ufficio per aver, secondo gli inquirenti, richiesto ed ottenuto la riapertura dei termini di un concorso per l'assunzione di un primario. Con lui, alla sbarra, era finita anche l'ex direttrice generale della Asl barese, Lea Cosentino.
Per entrambi la Procura aveva chiesto la condanna ad un anno e otto mesi.Stamattina, però, dopo le repliche dei pubblici ministeri, il Giudice dell'udienza preliminare Susanna De Felice ha sostanzialmente demolito l'impianto accusatorio, assolvendo entrambi gli imputati in esito al processo celebratosi, su richiesta degli stessi, con rito abbreviato.
Ed ora per Vendola riparte la corsa alle primarie: la sentenza barese, senza dubbio, lo rafforza e ne rilancia le quotazioni nella sfida a tre con Pierluigi Bersani e Matteo Renzi.