Politica
Attenti a quei manifesti selvaggi
Segnalazione del movimento Cinque stelle
Gravina - martedì 8 novembre 2016
Il lupo perde il pelo ma non il vizio e con l'approssimarsi delle consultazioni referendarie torna il manifesto selvaggio.
A segnalare alla Municipale e al Commissariato di Polizia di gravina l'ennesima violazione della normativa sono stati gli attivisti del Movimento Cinque stelle che hanno chiesto all'autorità competente non solo di vigilare sulla corretta rispetto della legge ma soprattutto di "imbiancatura dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati provvedano, altresì, a sanzionare i comportamenti contrari alla Legge".
La normativa di riferimento richiamata dai Cinque stelle è la legge 212/1956 artt. 1-5 che disciplina le affissioni e la propaganda a mezzo di manifesti murali nei 30 giorni precedenti la data delle elezioni.
Nella specifico la legge stabilisce: "L'affissione di stampati, giornali murali o altri e di manifesti di propaganda, da parte di partiti o gruppi politici che partecipano alla competizione elettorale con liste di candidati o, nel caso di elezioni a sistema uninominale, da parte dei singoli candidati o dei partiti o dei gruppi politici cui essi appartengono, è effettuata esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati in ogni Comune. Sono proibite le iscrizioni murali e quelle su fondi stradali, rupi, argini, palizzate e recinzioni".
Prescrizioni che almeno in alcuni casi non sarebbero state rispettate come testimoniato dal materiale fotografico allegato alla segnalazione e realizzato in viale Villa Margherita, Corso Giuseppe Di Vittorio, alle spalle del campo di calcetto di Via Pozzo Pateo e in via Punzi.
L'invito rivolto alle autorità è di vigilare sull'intero territorio comunale "affinché ogni trasgressione venga punita e ogni manifesto abusivo rimosso o coperto".
L'invito rivolto al mondo politico, invece, è a predicare bene e razzolare altrettanto.
A segnalare alla Municipale e al Commissariato di Polizia di gravina l'ennesima violazione della normativa sono stati gli attivisti del Movimento Cinque stelle che hanno chiesto all'autorità competente non solo di vigilare sulla corretta rispetto della legge ma soprattutto di "imbiancatura dei manifesti affissi fuori dagli spazi autorizzati provvedano, altresì, a sanzionare i comportamenti contrari alla Legge".
La normativa di riferimento richiamata dai Cinque stelle è la legge 212/1956 artt. 1-5 che disciplina le affissioni e la propaganda a mezzo di manifesti murali nei 30 giorni precedenti la data delle elezioni.
Nella specifico la legge stabilisce: "L'affissione di stampati, giornali murali o altri e di manifesti di propaganda, da parte di partiti o gruppi politici che partecipano alla competizione elettorale con liste di candidati o, nel caso di elezioni a sistema uninominale, da parte dei singoli candidati o dei partiti o dei gruppi politici cui essi appartengono, è effettuata esclusivamente negli appositi spazi a ciò destinati in ogni Comune. Sono proibite le iscrizioni murali e quelle su fondi stradali, rupi, argini, palizzate e recinzioni".
Prescrizioni che almeno in alcuni casi non sarebbero state rispettate come testimoniato dal materiale fotografico allegato alla segnalazione e realizzato in viale Villa Margherita, Corso Giuseppe Di Vittorio, alle spalle del campo di calcetto di Via Pozzo Pateo e in via Punzi.
L'invito rivolto alle autorità è di vigilare sull'intero territorio comunale "affinché ogni trasgressione venga punita e ogni manifesto abusivo rimosso o coperto".
L'invito rivolto al mondo politico, invece, è a predicare bene e razzolare altrettanto.