Palazzo di città
Atti vandalici, l’assessore Loglisci minimizza
E propone un’azione congiunta tra amministrazione, scuola e famiglia per educare i ragazzi
Gravina - mercoledì 11 febbraio 2015
16.56
L'ultimo episodio di cronaca racconta l'ennesimo assalto ad una scuola primaria. Vetrate in frantumi, armati rotti e la serenità di un'intera comunità scolastica spezzata. Un episodio che si aggiunge ai tanti verificati in questi ultimi mesi ai danni di scuole, parchi e monumenti e che sta creando nervosismo in città.
Episodi che non sembrano preoccupare l'assessore all'ambiente oltre che all'istruzione Vito Loglisci che non vuole sentire parlare di "allarme vandali".
"Non userei questi termini – spiega l'assessore - e non creerei allarmismi perché sono atti che si ripetono con una certa ciclicità. Ricordo quando ancora insegnavo e il plesso Michele Soranno fu letteralmente devastato dai vandali con danni che si aggiravano intorno ai 20.000 euro. Non voglio giustificare nessuno ma purtroppo questi episodi si verificano da sempre".
Un dato di fatto a cui però si può e si deve porre rimedio.
"Sicuramente dobbiamo aumentare la sorveglianza e chiedere alle forze dell'Ordine un ulteriore sforzo per tenere sotto controllo la città. Un altro importante deterrente sono ovviamente i sistemi di videosorveglianza che stiamo cercando di istallare vicino le scuole ma anche vicino i siti più sensibili della nostra città tra cui rientrano a pieno titolo i monumenti e il Bosco Difesa Grande. La volontà della pubblica amministrazione c'è tutta – aggiunge il responsabile all'istruzione che continua - Su alcune scuole le telecamere già ci sono ma dobbiamo aspettare i tempi tecnici per poter dotare altre strutture degli impianti di videosorveglianza che restano uno dei percorsi privilegiati per ridurre i fenomeni di vandalismo".
Sorveglianza e non solo perché il deterrente principale e l'educazione alla legalità e al rispetto degli spazi pubblici. Un percorso necessario per limitare il dilagare del vandalismo nel quale giocano un ruolo fondamentale la scuola e la famiglia.
"Dobbiamo puntare sull'educazione – incalza l'assessore Loglisci - Ho apprezzato molto il percorso avviato da alcune scuole sia sui temi della legalità che del rispetto all'ambiente. Negli incontri a cui sono stato chiamato ad intervenire ho sempre incalzato i ragazzi facendogli capire che i cittadini non sono una parte passiva nella gestione di una comunità e che non è compito squisitamente della pubblica amministrazione curare la città, ma deve essere un impegno di tutti".
Con questa consapevolezza è nata l'idea, avanzata proprio dall'assessore, e rivolta a tutte le scuole di adottare un'aiuola cittadina "per tentare tutti insieme di strappare al degrado spazi sempre più grandi della città. Adesso tocca alle scuole proporsi e presentare i progetti. Capiterà sicuramente che dopo tanto lavoro i bambini assisteranno allo scempio delle aiuole ma bisogna andare avanti e non scoraggiarsi".
Scuola ma anche famiglia cui l'assessore rivolge un vero e proprio appello "a non delegare l'educazione dei bambini alle scuole perché i ragazzi stanno in classe 4 ore al giorno mentre il resto del tempo lo passano a casa e la prima agenzia preposta all'educazione sono proprio i genitori".
Dunque?
"Occorre avviare un'azione congiunta con tutte le agenzie preposte alla educazione. Un lavoro di squadra tra amministrazione comunale, scuola e famiglia a cui si aggiungono la Chiesa e le associazioni. Tutti impegnati per raggiungere un unico obiettivo: educare i bambini al culto del bello e al rispetto delle regole"
Episodi che non sembrano preoccupare l'assessore all'ambiente oltre che all'istruzione Vito Loglisci che non vuole sentire parlare di "allarme vandali".
"Non userei questi termini – spiega l'assessore - e non creerei allarmismi perché sono atti che si ripetono con una certa ciclicità. Ricordo quando ancora insegnavo e il plesso Michele Soranno fu letteralmente devastato dai vandali con danni che si aggiravano intorno ai 20.000 euro. Non voglio giustificare nessuno ma purtroppo questi episodi si verificano da sempre".
Un dato di fatto a cui però si può e si deve porre rimedio.
"Sicuramente dobbiamo aumentare la sorveglianza e chiedere alle forze dell'Ordine un ulteriore sforzo per tenere sotto controllo la città. Un altro importante deterrente sono ovviamente i sistemi di videosorveglianza che stiamo cercando di istallare vicino le scuole ma anche vicino i siti più sensibili della nostra città tra cui rientrano a pieno titolo i monumenti e il Bosco Difesa Grande. La volontà della pubblica amministrazione c'è tutta – aggiunge il responsabile all'istruzione che continua - Su alcune scuole le telecamere già ci sono ma dobbiamo aspettare i tempi tecnici per poter dotare altre strutture degli impianti di videosorveglianza che restano uno dei percorsi privilegiati per ridurre i fenomeni di vandalismo".
Sorveglianza e non solo perché il deterrente principale e l'educazione alla legalità e al rispetto degli spazi pubblici. Un percorso necessario per limitare il dilagare del vandalismo nel quale giocano un ruolo fondamentale la scuola e la famiglia.
"Dobbiamo puntare sull'educazione – incalza l'assessore Loglisci - Ho apprezzato molto il percorso avviato da alcune scuole sia sui temi della legalità che del rispetto all'ambiente. Negli incontri a cui sono stato chiamato ad intervenire ho sempre incalzato i ragazzi facendogli capire che i cittadini non sono una parte passiva nella gestione di una comunità e che non è compito squisitamente della pubblica amministrazione curare la città, ma deve essere un impegno di tutti".
Con questa consapevolezza è nata l'idea, avanzata proprio dall'assessore, e rivolta a tutte le scuole di adottare un'aiuola cittadina "per tentare tutti insieme di strappare al degrado spazi sempre più grandi della città. Adesso tocca alle scuole proporsi e presentare i progetti. Capiterà sicuramente che dopo tanto lavoro i bambini assisteranno allo scempio delle aiuole ma bisogna andare avanti e non scoraggiarsi".
Scuola ma anche famiglia cui l'assessore rivolge un vero e proprio appello "a non delegare l'educazione dei bambini alle scuole perché i ragazzi stanno in classe 4 ore al giorno mentre il resto del tempo lo passano a casa e la prima agenzia preposta all'educazione sono proprio i genitori".
Dunque?
"Occorre avviare un'azione congiunta con tutte le agenzie preposte alla educazione. Un lavoro di squadra tra amministrazione comunale, scuola e famiglia a cui si aggiungono la Chiesa e le associazioni. Tutti impegnati per raggiungere un unico obiettivo: educare i bambini al culto del bello e al rispetto delle regole"