La città
B2: in Regione i documenti mancanti
Consegnate le relazioni del genio civile. Nei prossimi giorni nuovo incontro in Regione
Gravina - giovedì 24 maggio 2012
12.00
Era luglio 2010 quando un acceso consiglio comunale, privo dell'allora sindaco Divella costretto a letto da un improvviso malore, approvava la variante al PRG per la zona B2 "Guardialto Salsa". Numerose furono le polemiche e numerosi furono gli interrogativi sollevati da più parti a cui si aggiunsero le perplessità della Regione Puglia. Dopo pochi mesi, infatti, i tecnici di via Capruzzi, dopo un primo esame della documentazione inviata dall'amministrazione comunale, inviarono a palazzo di città una lunga lettera di chiarimenti dove tra le altre cose si sottolineava: "Le prescrizioni della DGR 1627/2006 prevedono l'imposizione di un unico comparto perequativo, comprendente la zona già B2/3 del PRG, la nuova zona B1 all'interno della stessa e le aree per servizi Fd7 e Fc15; nell'ambito dello stesso comparto perequativo va conservato il carico insediativo complessivo di mc. 110.800 fissato dal PRG, pari a 1.108 abitanti, inclusa la volumetria esistente, e vanno reperiti i relativi standard per servizi (che l'UTC ha precedentemente indicato in 20,5 mq/ab per le zone omogenee di tipo A e B). Inoltre – si legge nella lettera della Regione Puglia – vengono richieste verifiche da parte dell'UTC per quanto attiene alle densità edilizie, sia in rapporto al tessuto urbano consolidato (per la zona B1), sia alla distribuzione del carico insediativo (zona B2)".
In altre parole la Regione chiedeva integrazioni tecniche e documentali. Nello specifico "si appalesa pregiudizialmente la necessità del rilievo delle aree interessate e delle volumetrie preesistenti, con adeguate rappresentazioni planovolumetriche e con individuazione puntuale delle superfici e delle cubature in gioco e specificazione dei provvedimenti autorizzatori rilasciati per le correlate costruzioni realizzate".
Prescrizioni a cui palazzo di città ha provveduto a rispondere solo nei giorni scorsi inviando in Regione la documentazione richiesta tra cui la relazione del Genio Civile sui fattori di rischio idrogeologico dell'intera zona e il parere dei Vigili del Fuoco. Nei prossimi giorni i tecnici di Regione e Comune si incontreranno nuovamente per discutere nel merito la famosa variante B2 che tanto costò all'amministrazione Divella, sperando di riuscire a ottenere definitivamente un parere che si fa attendere da molti anni.
In altre parole la Regione chiedeva integrazioni tecniche e documentali. Nello specifico "si appalesa pregiudizialmente la necessità del rilievo delle aree interessate e delle volumetrie preesistenti, con adeguate rappresentazioni planovolumetriche e con individuazione puntuale delle superfici e delle cubature in gioco e specificazione dei provvedimenti autorizzatori rilasciati per le correlate costruzioni realizzate".
Prescrizioni a cui palazzo di città ha provveduto a rispondere solo nei giorni scorsi inviando in Regione la documentazione richiesta tra cui la relazione del Genio Civile sui fattori di rischio idrogeologico dell'intera zona e il parere dei Vigili del Fuoco. Nei prossimi giorni i tecnici di Regione e Comune si incontreranno nuovamente per discutere nel merito la famosa variante B2 che tanto costò all'amministrazione Divella, sperando di riuscire a ottenere definitivamente un parere che si fa attendere da molti anni.