fontana rubata
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La città

Balconi sfioriti

Rabbia e delusione tra gli organizzatori dopo gli atti vandalici. E la Confesercenti invoca lezioni di educazione civica.

" Non molliamo e soprattutto pensiamo già alla seconda edizione".

Dopo lo sconcerto e la delusione dei primi attimi, gli organizzatori del primo concorso cittadino di balconi fioriti alzano la testa e tirano fuori nuovo entusiasmo, nonostante tutto e tutti. "Malgrado gli sciocchi che in questo paese abbondano, non abbiamo intenzione di arrenderci", dice Oronzo Rifino, responsabile della Confesercenti gravinese e tra i promotori del "Mercante in fiore". "Sapevamo sin dall'inizio che fare qualcosa per questo paese richiede più fatica del solito, ma questa gentaglia non deve averla vinta".

Sono tanti i piccoli e grandi episodi di vandalismo gratuito che si sono verificati in questi giorni: dal furto delle piantine nelle diverse aiuole collocate nel centro storico, sino alla sparizione della pompa per il riciclo dell'acqua nella fontana di piazza Plebiscito. E alle mani lunghe dei predoni non sono sfuggite nemmeno le piantine di plastica estirpate dalla graziosa macchina fiorita di via Libertà. Ma non è tutto. Nell'operazione di fioritura del centro storico, l'associazione "@tourism" aveva provveduto a installare alcuni cestini raccogli carte sapientemente e pazientemente decorati dagli stessi soci: "Cestini comprati e abbelliti a nostre spese per ripristinare quelli mancanti" spiega oggi Francesco Massari, presidente dell'associazione e responsabile dell'ufficio Iat, che aggiunge con rammarico: "I cestini sono stati letteralmente sradicati dai pali, una cosa assurda".

Rammarico e delusione che serpeggia anche tra i ragazzi di "Bosco città", autori di molte installazioni lungo tutto il centro storico tra cui la famosa auto celeste: "Non è il primo e non sarà neanche l'ultimo, ma dispiace constatare che un atto di cortesia nei confronti della nostra opaca città, un fiore, dia adito ad un gesto di inciviltà", scrivono sulla loro pagina facebook. "Ci si sente un po' sconfitti", aggiunge Pasqua Tedesco, uno dei volti di "Bosco Città", "ma allo stesso tempo, simili avvenimenti ci fanno capire che abbiamo una nuova sfida da affrontare: sradicare quella che è la concezione del verde e degli spazi pubblici in questa città. Tutti gli sforzi per poter dare un nuovo volto una nuova impronta a Gravina con questi atti vandalici sembrano essere stati vani, però allo stesso tempo la solidarietà e la denuncia da parte di altri gravinesi ci fa capire che c'è del buono in questo paese. Dobbiamo alimentare il seme della speranza, quel seme che crescendo ci faccia dire ecco questa è la Gravina che noi abbiamo fortemente voluto e creato, stringendo i denti, non arrendendoci al marcio".

Intanto, mentre è in dirittura d'arrivo la programmazione degli ultimi tre eventi, gli organizzatori del concorso raccolgono consensi e complimenti "anche da parte di chi non aveva inizialmente creduto nel progetto", sottolinea Rifino. Tra loro tanti cittadini, amministratori e soprattutto commercianti che hanno visto crescere i loro incassi proprio nelle serate in fiore e che oggi "stanno mettendo a disposizione premi e contributi per la manifestazione".

"Tutto il lavoro fatto ha riscontrato grande consenso e ha risvegliato molte coscienze - sottolinea Pasqua Tedesco - e allora non ci resta che continuare a farlo". "Insomma non abbiamo tempo né voglia per perderci d'animo", le fa eco Massari che già pensa alla seconda edizione di "Balconi Fioriti". Ma intanto Rifino chiama in causa l'amministrazione comunale e per il futuro suggerisce: "Bisogna tenere delle lezioni collettive ai cittadini per rieducarli al rispetto civico e all'accoglienza dei turisti. Tanti anni fa nel Salento alcuni comuni hanno fatto proprio questo: simulazioni di accoglienza e rispetto per il turista e dei beni che attraggono turismo".
9 fotoVandali tra i balconi
Vandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in cittàVandali in città
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