Palazzo di città
Bandi comunali come il latte
Scadono dopo tre giorni. Polemica sulle misure per il sostegno scolastico e attività ricreative.
Gravina - martedì 2 luglio 2013
16.54
"Sabato 29 giugno 2013 è stato pubblicato, sul sito ufficiale del Comune di Gravina in Puglia, l'avviso di un bando pubblico per il sostegno scolastico e attività ricreative, al quale possono partecipare enti ed associazioni con fini educativi e ricreativi. La particolarità di questo bando sta nella sua data di scadenza, fissata per il 2 luglio 2013, ovvero 3 giorni dopo la data di pubblicazione. È lecita una cosa del genere?"
La domanda arriva da Mario Iacovelli, volto noto del mondo del volontariato cittadino e lui stesso tra i fondatori di un'associazione di volontariato, che ha preso carta e penna per segnalare "l'anomalia". L'avviso pubblico in questione è stato pubblicato sulla home page, tra le notizie in evidenza, del sito istituzionale del Comune, in data 29 giugno, ma dello stesso non c'è traccia tanto nella sezione "bandi e gare" quanto nell'elenco on line degli atti amministrativi. Iacovelli si chiede: "Che senso abbia pubblicare un bando di sabato con scadenza il martedì successivo? Come si può pensare che le associazioni o i soggetti interessati possano approntare una proposta progettuale in due giorni?".
Difficile capire anche quando il bando sia stato approvato dagli uffici visto che nel provvedimento, sottoscritto dal sindaco Alesio Valente, dall'assessore al ramo Felice Lafabiana e dal dirigente Amedeo Visci, non ci sono date di alcun genere.
Per completezza di informazione: l'avviso pubblico è rivolto a tutti i soggetti che operano nell'ambito sociale, con sede nel territorio comunale, ai quali affidare il servizio di assistenza per i minori svantaggiati, dai 3 ai 18 anni, al fine di favorirne l'integrazione sociale e migliorarne la qualità della vita. I soggetti coinvolti nel progetto, oltre a garantire il sostegno scolastico, devono anche provvedere ad organizzare attività ricreative quali laboratori di teatro, musica e sport. Le attività dovranno svolgersi tutti i giorni feriali dalle 14 alle 20 nelle "sedi messe a disposizione dall'organismo sociale che risulterà idoneo ad assicurare il servizio affidato, nel rispetto delle progettualità presentate". Uno dei requisiti fondamentali per gli operatori del terzo settore è la presentazione del "provvedimento di autorizzazione all'apertura della struttura e all'esercizio delle attività". Mentre per le organizzazioni ed associazioni di volontariato, associazioni culturali ed organizzazioni religiose è indispensabile attestare il "possesso a qualunque titolo di ambienti idonei all'accoglienza di attività di cui trattasi, identificabili in oratori parrocchiali o spazi all'interno di plessi scolastici o strutture regolarmente autorizzate ai sensi delle vigenti normative di settore". Sebbene poi nelle linee guida allegate al bando, l'amministrazione rassicuri tutti precisando che "in assenza di strutture regolarmente autorizzate verrà alternativamente valutato il possibile utilizzo di strutture abitualmente utilizzate per il regolare afflusso di minori, quali plessi scolastici ed oratori parrocchiali".
Precisazioni e sottolineature oramai inutili. Il bando è chiuso. Scaduto. Come il latte, buono per tre giorni, domenica compresa.
La domanda arriva da Mario Iacovelli, volto noto del mondo del volontariato cittadino e lui stesso tra i fondatori di un'associazione di volontariato, che ha preso carta e penna per segnalare "l'anomalia". L'avviso pubblico in questione è stato pubblicato sulla home page, tra le notizie in evidenza, del sito istituzionale del Comune, in data 29 giugno, ma dello stesso non c'è traccia tanto nella sezione "bandi e gare" quanto nell'elenco on line degli atti amministrativi. Iacovelli si chiede: "Che senso abbia pubblicare un bando di sabato con scadenza il martedì successivo? Come si può pensare che le associazioni o i soggetti interessati possano approntare una proposta progettuale in due giorni?".
Difficile capire anche quando il bando sia stato approvato dagli uffici visto che nel provvedimento, sottoscritto dal sindaco Alesio Valente, dall'assessore al ramo Felice Lafabiana e dal dirigente Amedeo Visci, non ci sono date di alcun genere.
Per completezza di informazione: l'avviso pubblico è rivolto a tutti i soggetti che operano nell'ambito sociale, con sede nel territorio comunale, ai quali affidare il servizio di assistenza per i minori svantaggiati, dai 3 ai 18 anni, al fine di favorirne l'integrazione sociale e migliorarne la qualità della vita. I soggetti coinvolti nel progetto, oltre a garantire il sostegno scolastico, devono anche provvedere ad organizzare attività ricreative quali laboratori di teatro, musica e sport. Le attività dovranno svolgersi tutti i giorni feriali dalle 14 alle 20 nelle "sedi messe a disposizione dall'organismo sociale che risulterà idoneo ad assicurare il servizio affidato, nel rispetto delle progettualità presentate". Uno dei requisiti fondamentali per gli operatori del terzo settore è la presentazione del "provvedimento di autorizzazione all'apertura della struttura e all'esercizio delle attività". Mentre per le organizzazioni ed associazioni di volontariato, associazioni culturali ed organizzazioni religiose è indispensabile attestare il "possesso a qualunque titolo di ambienti idonei all'accoglienza di attività di cui trattasi, identificabili in oratori parrocchiali o spazi all'interno di plessi scolastici o strutture regolarmente autorizzate ai sensi delle vigenti normative di settore". Sebbene poi nelle linee guida allegate al bando, l'amministrazione rassicuri tutti precisando che "in assenza di strutture regolarmente autorizzate verrà alternativamente valutato il possibile utilizzo di strutture abitualmente utilizzate per il regolare afflusso di minori, quali plessi scolastici ed oratori parrocchiali".
Precisazioni e sottolineature oramai inutili. Il bando è chiuso. Scaduto. Come il latte, buono per tre giorni, domenica compresa.