La città
Barbanente: “La conoscenza del territorio è fondamentale per la sua messa in sicurezza”
La Regione mantiene alta l’attenzione sul centro storico. E invita il Comune a fare anche la sua parte
Gravina - martedì 6 marzo 2012
17.37
"Se non si conosce il territorio, non lo si può mettere in sicurezza": così esordisce l'assessore Barbanente da noi contattata in merito ai prossimi passi che si andranno a compiere sul centro storico.
"Se la Regione ripone da tempo la massima attenzione sulla situazione gravinese - chiosa la Barbanente - è tempo che anche il Comune faccia la sua parte riprendendo il protocollo d'intesa finalizzato alla mappatura delle cavità sotterranee gravinesi sia naturali che artificiali, che vede coinvolti oltre a Comune e Regione, Politecnico di Bari, Innovapuglia, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Federazione speleologica pugliese ed alcune associazioni locali".
La Barbanente ricorda che il Comune è destinatario di un finanziamento di 3.444,544 euro, volto alla rigenerazione del centro storico attraverso la riqualificazione del bastione medioevale, degli spazi pubblici lungo l'asse monumentale est-ovest e nel rione Fondovito, e all'istituzione di un Laboratorio urbano, che potrebbe diventare la sede nella quale riattivare il protocollo e finalizzarlo verso la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del territorio.
"Se la Regione ripone da tempo la massima attenzione sulla situazione gravinese - chiosa la Barbanente - è tempo che anche il Comune faccia la sua parte riprendendo il protocollo d'intesa finalizzato alla mappatura delle cavità sotterranee gravinesi sia naturali che artificiali, che vede coinvolti oltre a Comune e Regione, Politecnico di Bari, Innovapuglia, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Federazione speleologica pugliese ed alcune associazioni locali".
La Barbanente ricorda che il Comune è destinatario di un finanziamento di 3.444,544 euro, volto alla rigenerazione del centro storico attraverso la riqualificazione del bastione medioevale, degli spazi pubblici lungo l'asse monumentale est-ovest e nel rione Fondovito, e all'istituzione di un Laboratorio urbano, che potrebbe diventare la sede nella quale riattivare il protocollo e finalizzarlo verso la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del territorio.