rampa disabili boscocittà
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Politica

Barriere architettoniche, tre progetti pronti e in attesa di finanziamento

Il Comune prende tempo, Tedesco attacca e chiede spiegazioni

Un anno fa i buoni propostiti: un accordo tra associazioni e municipio e la promessa di abbattere una barriera architettonica al mese partendo proprio da due luoghi simboli: Palazzo di città e Cattedrale.

Poi le polemiche scatenate da una gruppo di cittadini. La distruzione della rampa della Cattedrale costruita dalla Diocesi e dopo, il rinnovo delle promesse, il silenzio.
Solo ed esclusivamente silenzio nonostante i tanti appelli inviati dalle associazioni dei disabili.

Ora le protesta arrivano direttamente dal palazzo di città per mano del consigliere Michele Tedesco che in qualità di membro della commissione consiliare per i servizi sociali incaricata di studiare i progetti per l'abbattimento della barriere architettoniche, chiede spiegazioni al sindaco proprio in merito all'accordo siglato due anni con il Caba..
Un accordo sulla base del quale, spiega lo stesso consigliere "la quinta commissione consiliare ha lavorato per quasi due anni" alla ricerca di soluzioni ma ad oggi, denuncia Tedesco "l' impegno ufficiale preso con le associazioni ad oggi è stato totalmente disatteso".

"Da diverso tempo la commissione ha elaborato ben tre progetti per l'abbattimento di barriere architettoniche relativi uno all'accesso della scuola elementare San Giovanni Bosco, l'altro all'accesso dei nostri concittadini alla Cattedrale, e l'altro ancora all'accesso al nostro comune". Progetti che hanno già ottenuto i diversi pareri e le autorizzazion, compreso quelle della Soprintendenza,i e che "devono essere solo finanziati da parte della nostra amministrazione comunale".

Ma c'è di più. Stando alla missiva del consigliere Tedesco il vescovo Monsignor Ricchiudi si sarebbe detto pronto a finanziare la costruzione della rampa adiacente la Cattedrale "a condizione che il Comune ceda gratuitamente il pezzo di suolo pubblico su cui insisterebbe l'opera". Ma da palazzo di città arriva solo silenzio.

"Le poche migliaia di euro necessarie pare non siano disponibili nel bilancio a fronte di uno spreco di risorse pubbliche per attività no necessarie" sentenzia il consigliere che dopo aver aspettato invano risposte dal sindaco e dall'assessorato ai lavori pubblici ha deciso di sospendersi dalla commissione.

"I bisogni primari di molti nostri concittadini non possono aspettare i tempi della politica, essendo il loro un sacrosanto diritto".
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