Eventi
"Ben Hur", il giusto compromesso tra ilarità e riflessione
Le immagini dello spettacolo di sabato 3 febbraio 2018
Gravina - lunedì 5 febbraio 2018
13.18
Per la 9^ edizione della rassegna "AmAttori...Insieme" indetta dal Teatro Vida di Gravina, la Compagnia "La Bottega dei Rebardò" di Roma ha deciso di portare in scena un'opera di Gianni Clemente, con la regia di Enzo Ardone, "Ben Hur". Uno spettacolo molto gradito dal pubblico anche per via dell'importante messaggio sociale, emerso tra una risata e l'altra: tra le tematiche di rilievo e molto attuali affrontate, predominante è quella dell'immigrazione, analizzando in particolar modo il razzismo e lo sfruttamento spesso adoperato nei confronti degli stranieri e passando da scenette di grande ilarità a momenti di grande riflessione.
La storia infatti, ambientata nella periferia di Roma, ha come protagonisti due fratelli che, dopo essersi entrambi separati, si ritrovano a convivere sotto lo stesso tetto. Sergio, che di professione fa lo stuntman, dopo aver subito un infortunio per guadagnarsi da vivere è costretto a fare il centurione davanti al Colosseo. La sorella Maria invece per intascare qualche soldo lavora in una chat erotica. A dare una svolta alla loro infelice e difficile esistenza, è Milan, un clandestino giunto in Italia dalla Bielorussia alla ricerca di fortuna, consigliato da un loro amico. Inizialmente, i due fratelli si dimostrano diffidenti nei confronti di Milan e lo sfruttano per svolgere qualsiasi tipo di lavoro, appropriandosi di gran parte del guadagno. Con il passare del tempo, il pregiudizio e la diffidenza lasciano il posto all'amicizia e alla fiducia: infatti, Milan entra nelle grazie di Sergio per la sua operosità, bontà e onestà, ma anche in quelle di Maria che grazie al bielorusso ritrova la sua femminilità. Milan, nel finale, resta ferito e arriva in una pozza di sangue presso l'abitazione dei due fratelli, che per timore di ritrovarsi nei guai fino al collo per via del clandestino, contattano l'amico telefonicamente per sollecitarlo a "riprendersi il pacco, perché si è rotto".
Di seguito il set fotografico a cura della Redazione di GravinaLife.
La storia infatti, ambientata nella periferia di Roma, ha come protagonisti due fratelli che, dopo essersi entrambi separati, si ritrovano a convivere sotto lo stesso tetto. Sergio, che di professione fa lo stuntman, dopo aver subito un infortunio per guadagnarsi da vivere è costretto a fare il centurione davanti al Colosseo. La sorella Maria invece per intascare qualche soldo lavora in una chat erotica. A dare una svolta alla loro infelice e difficile esistenza, è Milan, un clandestino giunto in Italia dalla Bielorussia alla ricerca di fortuna, consigliato da un loro amico. Inizialmente, i due fratelli si dimostrano diffidenti nei confronti di Milan e lo sfruttano per svolgere qualsiasi tipo di lavoro, appropriandosi di gran parte del guadagno. Con il passare del tempo, il pregiudizio e la diffidenza lasciano il posto all'amicizia e alla fiducia: infatti, Milan entra nelle grazie di Sergio per la sua operosità, bontà e onestà, ma anche in quelle di Maria che grazie al bielorusso ritrova la sua femminilità. Milan, nel finale, resta ferito e arriva in una pozza di sangue presso l'abitazione dei due fratelli, che per timore di ritrovarsi nei guai fino al collo per via del clandestino, contattano l'amico telefonicamente per sollecitarlo a "riprendersi il pacco, perché si è rotto".
Di seguito il set fotografico a cura della Redazione di GravinaLife.