La città
Bilancio di fine anno per il Caba
Insieme alla rampa della cattedrale, ancora molte le barriere da battere.
Gravina - venerdì 20 dicembre 2013
09.18
L'anno volge ormai al termine, è tempo di bilanci. E anche il Caba Gravina, prima delle festività, si è riunito mercoledì sera presso la sede della Proloco per fare il punto su quanto è stato fatto durante l'anno e sui progetti ancora da concretizzare, tra cui regna indiscussa la rampa della Cattedrale.
L'assessore ai lavori pubblici Francesco Santomasi, in questa occasione - recuperando la sua assenza durante la giornata del disabile dello scorso 3 dicembre - ha illustrato brevemente il progetto dello scivolo redatto dai tecnici comunali e già vagliato e approvato dalla Sovrintendenza. Si tratterebbe di una struttura in acciaio e vetro, con pendenze regolari dell'8%, che non avrà un forte impatto sulla facciata. I costi non sono ancora stati preventivati e resta un grosso punto di domanda anche sui tempi di realizzazione, ma l'assessore rassicura: "Subito dopo le festività faremo un punto della situazione" e sull'accesa questione diocesi-comune precisa: "nei prossimi giorni avrò un incontro con Don Nunzio Falcicchio per capire come realizzare l'intervento e definire in che modo si deve collaborare".
Il parere dei presenti su quest'ultimo punto è unanime: si deve porre fine ad inutili diatribe e rendere al più presto la Chiesa Madre accessibile a tutti."Le forze politiche devono dialogare per costruire qualcosa di importante anche sul piano turistico", afferma Urbano Lazzari, presidente del Caba Gravina, "la città non può diventare turistica a tutti gli effetti se non è accessibile".
Ma non solo di cattedrale si è discusso durante l'incontro. Dell'assenza di sede fissa per l'associazione Caba ha discusso l'assessore ai servizi sociali, Felice Lafabiana, da cui arriva un barlume di speranza: "Abbiamo individuato come possibile sede un bene sottratto alla mafia. Appena l'associazione avrà tutte le carte in regola si procederà in poco tempo all'affidamento".
Intanto a Gravina restano ancora tante, troppe, le barriere architettoniche. Sono inaccessibili numerosi uffici, alcuni proprio a Palazzo di città, come ad esempio l'ufficio anagrafe, e molti sono i marciapiedi sprovvisti di scivolo. I parcheggi per disabili, a causa forse dei pochi controlli, vengono spesso occupati da automobilisti poco rispettosi delle esigenze altrui.
Per questi e altri problemi sono state avanzate non poche proposte per una pronta risoluzione. Una fra queste è la volontà di costituire una consulta composta da persone che vivono quotidianamente la disabilità. Questa potrebbe occuparsi di tracciare una mappatura delle barriere presenti sul territorio per consentire una più semplice programmazione di interventi di rimozione da prevedere economicamente in un capitolo specifico del bilancio comunale.
"E' un dovere civico e morale rimuovere le barriere e garantire l'accessibilità", conclude il sindaco Alesio Valente, "dobbiamo dare un segnale di attenzione, partendo magari da piccoli interventi, per poi festeggiare a conclusione del prossimo anno il raggiungimento di piccoli ma importanti traguardi per la nostra città".
L'assessore ai lavori pubblici Francesco Santomasi, in questa occasione - recuperando la sua assenza durante la giornata del disabile dello scorso 3 dicembre - ha illustrato brevemente il progetto dello scivolo redatto dai tecnici comunali e già vagliato e approvato dalla Sovrintendenza. Si tratterebbe di una struttura in acciaio e vetro, con pendenze regolari dell'8%, che non avrà un forte impatto sulla facciata. I costi non sono ancora stati preventivati e resta un grosso punto di domanda anche sui tempi di realizzazione, ma l'assessore rassicura: "Subito dopo le festività faremo un punto della situazione" e sull'accesa questione diocesi-comune precisa: "nei prossimi giorni avrò un incontro con Don Nunzio Falcicchio per capire come realizzare l'intervento e definire in che modo si deve collaborare".
Il parere dei presenti su quest'ultimo punto è unanime: si deve porre fine ad inutili diatribe e rendere al più presto la Chiesa Madre accessibile a tutti."Le forze politiche devono dialogare per costruire qualcosa di importante anche sul piano turistico", afferma Urbano Lazzari, presidente del Caba Gravina, "la città non può diventare turistica a tutti gli effetti se non è accessibile".
Ma non solo di cattedrale si è discusso durante l'incontro. Dell'assenza di sede fissa per l'associazione Caba ha discusso l'assessore ai servizi sociali, Felice Lafabiana, da cui arriva un barlume di speranza: "Abbiamo individuato come possibile sede un bene sottratto alla mafia. Appena l'associazione avrà tutte le carte in regola si procederà in poco tempo all'affidamento".
Intanto a Gravina restano ancora tante, troppe, le barriere architettoniche. Sono inaccessibili numerosi uffici, alcuni proprio a Palazzo di città, come ad esempio l'ufficio anagrafe, e molti sono i marciapiedi sprovvisti di scivolo. I parcheggi per disabili, a causa forse dei pochi controlli, vengono spesso occupati da automobilisti poco rispettosi delle esigenze altrui.
Per questi e altri problemi sono state avanzate non poche proposte per una pronta risoluzione. Una fra queste è la volontà di costituire una consulta composta da persone che vivono quotidianamente la disabilità. Questa potrebbe occuparsi di tracciare una mappatura delle barriere presenti sul territorio per consentire una più semplice programmazione di interventi di rimozione da prevedere economicamente in un capitolo specifico del bilancio comunale.
"E' un dovere civico e morale rimuovere le barriere e garantire l'accessibilità", conclude il sindaco Alesio Valente, "dobbiamo dare un segnale di attenzione, partendo magari da piccoli interventi, per poi festeggiare a conclusione del prossimo anno il raggiungimento di piccoli ma importanti traguardi per la nostra città".