Palazzo di città
Bilancio prove di dialogo tra amministrazione e cittadini
Accordo per la rimodulazione delle aliquote. Valente: "La nostra è la manovra più bassa della Provincia"
Gravina - sabato 21 luglio 2012
12.00
Critiche e apprezzamenti verso alcune aperture, con l'auspicio di un accordo successivo. E' questo in sostanza l'esito dell'incontro – il primo dall'insediamento della giunta Valente – tra l'amministrazione e le federazioni sindacali, rappresentate da esponenti provinciali e locali, tenutosi oggi presso Palazzo di Città e avente per oggetto la discussione della politica economica. All'assessore Lagreca è toccato difendere ancora una volta le ragioni politiche di un bilancio che ha visto un aumento del prelievo fiscale, il maggior punto dolente per le organizzazioni sindacali, accanto a un recupero non trascurabile dei tributi finora non pagati, specie l'Ici e la Tarsu.
E' proprio sulla lotta all'evasione che si sono concentrati gli interventi dei rappresentanti di lavoratori e pensionati, evidenziando il paradosso di una città che risulta essere penultima nella provincia per reddito pro capite, e che in realtà presenta vistosi livelli di elusione tributaria, quantificabile per diversi milioni di euro. Una situazione in cui le tasse gravano sui ceti a reddito fisso, come i pensionati, che pure, nella situazione di crisi generale, potrebbero essere definiti "privilegiati" rispetto a disoccupati e precari. Sono state avanzate in questo senso proposte di un protocollo con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, anche per smascherare quei "falsi poveri" che gravano sulla spesa sociale.
Il sindaco ha rivendicato gli sforzi compiuti dall'amministrazione per varare una manovra di rigore senza togliere servizi ai più deboli, e con nuovi finanziamenti per alcune voci: "Ci sono soldi per capitoli di spesa – ha dichiarato Valente – finora trascurati, come i 400 mila euro per il rifacimento del manto stradale anche extraurbano. Abbiamo preferito colpire chi possiede la seconda casa e ha un reddito maggiore: questa è la manovra comunale più bassa della provincia di Bari".
Al termine della seduta si è individuato un punto di incontro con l'obiettivo di rivedere le aliquote irpef comunali, sia in vista di una esenzione per i redditi più bassi (fino a 15 mila euro), sia per una rimodulazione progressiva delle stesse, secondo gli scaglioni d'imposta. Trovato l'accordo sulle linee generali, le puntualizzazioni concrete sono rinviate a un ulteriore appuntamento, mentre i giovani Udc e del Circolo Liberal, in una nota, propongono l'adozione del quoziente famigliare, "uno strumento che tiene conto della numerosità, della composizione, del tipo di fonte reddituale e della presenza o meno di anziani e invalidi nel nucleo famigliare".
Una vittoria non indifferente quella dei sindacati. Ma dall'opposizione Varrese precisa: "non confondiamo i ruoli. Una cosa sono le organizzazioni sindacali, altra cosa è l'opposizione. I sindacati in questo caso hanno ottenuto una piccola vittoria, ma l'opposizione continuerà a fare la sua battaglia, dimostrando l'inopportunità di altre voci del bilancio".
Lodevole l'iniziativa dell'amministrazione di presentazione del bilancio alla città, nel pomeriggio di ieri. Ma scarsa è stata la partecipazione dei cittadini.
E' proprio sulla lotta all'evasione che si sono concentrati gli interventi dei rappresentanti di lavoratori e pensionati, evidenziando il paradosso di una città che risulta essere penultima nella provincia per reddito pro capite, e che in realtà presenta vistosi livelli di elusione tributaria, quantificabile per diversi milioni di euro. Una situazione in cui le tasse gravano sui ceti a reddito fisso, come i pensionati, che pure, nella situazione di crisi generale, potrebbero essere definiti "privilegiati" rispetto a disoccupati e precari. Sono state avanzate in questo senso proposte di un protocollo con Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, anche per smascherare quei "falsi poveri" che gravano sulla spesa sociale.
Il sindaco ha rivendicato gli sforzi compiuti dall'amministrazione per varare una manovra di rigore senza togliere servizi ai più deboli, e con nuovi finanziamenti per alcune voci: "Ci sono soldi per capitoli di spesa – ha dichiarato Valente – finora trascurati, come i 400 mila euro per il rifacimento del manto stradale anche extraurbano. Abbiamo preferito colpire chi possiede la seconda casa e ha un reddito maggiore: questa è la manovra comunale più bassa della provincia di Bari".
Al termine della seduta si è individuato un punto di incontro con l'obiettivo di rivedere le aliquote irpef comunali, sia in vista di una esenzione per i redditi più bassi (fino a 15 mila euro), sia per una rimodulazione progressiva delle stesse, secondo gli scaglioni d'imposta. Trovato l'accordo sulle linee generali, le puntualizzazioni concrete sono rinviate a un ulteriore appuntamento, mentre i giovani Udc e del Circolo Liberal, in una nota, propongono l'adozione del quoziente famigliare, "uno strumento che tiene conto della numerosità, della composizione, del tipo di fonte reddituale e della presenza o meno di anziani e invalidi nel nucleo famigliare".
Una vittoria non indifferente quella dei sindacati. Ma dall'opposizione Varrese precisa: "non confondiamo i ruoli. Una cosa sono le organizzazioni sindacali, altra cosa è l'opposizione. I sindacati in questo caso hanno ottenuto una piccola vittoria, ma l'opposizione continuerà a fare la sua battaglia, dimostrando l'inopportunità di altre voci del bilancio".
Lodevole l'iniziativa dell'amministrazione di presentazione del bilancio alla città, nel pomeriggio di ieri. Ma scarsa è stata la partecipazione dei cittadini.