La città
Blitz a Grottesolagne
La pineta ripulita da rifiuti speciali e pericolosi
Gravina - venerdì 3 marzo 2017
C'era di tutto. Un supermarket dell'orrore ambientale. Rifiuti di ogni genere, a quintali, adesso rimossi.
In mattinata blitz interforze a Grottesolagne, pineta comunale alla periferia della città, in alcuni punti trasformata in discarica a cielo aperto, spesso officina non autorizzata per l'assemblaggio di mezzi meccanici di dubbia provenienza. Uno spettacolo sul quale è ora calato il sipario, grazie all'azione congiunta di Carabinieri, Carabinieri Forestali, Polizia di Stato e Polizia Municipale.
Nell'ambito di un più articolato piano di perlustrazione e controllo del territorio, le forze dell'ordine hanno cinto l'area, raccogliendo elementi utili per eventuali approfondimenti investigativi prima di dare il via alla bonifica del comprensorio, affidata a uomini e mezzi del Comune e della Tradeco, società appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ore di intenso lavoro per ripulire tutta l'area a ridosso del rione Arca di via monsignor Forzoni. Risultato: due cassoni di immondizia finiti adesso nelle discariche autorizzate. Rifiuti classificati come speciali e pericolosi, altamente nocivi per la salute umana: pneumatici, pezzi di ciclomotori, carrelli ricostruiti, blocchi di cemento, ferraglia assortita, tubi in plastica, qualche vecchio elettrodomestico e tanto altro ancora. Prima puntata di una serie di verifiche che, a partire dalle periferie, nei prossimi giorni interesseranno altre zone di Gravina, in nome della tutela dell'ambiente e della sicurezza urbana.
Soddisfazione per l'operazione è stata espressa dal sindaco Alesio Valente: «Ringrazio le forze dell'ordine per il loro impegno. Abbiamo fatto la nostra parte per contribuire alla bonifica di un pezzo importante di città. E' necessario andare avanti su questa strada e per quanto ci riguarda lo faremo, assicurando massima disponibilità per la protezione del nostro patrimonio ambientale ed a garanzia della sicurezza urbana».
In mattinata blitz interforze a Grottesolagne, pineta comunale alla periferia della città, in alcuni punti trasformata in discarica a cielo aperto, spesso officina non autorizzata per l'assemblaggio di mezzi meccanici di dubbia provenienza. Uno spettacolo sul quale è ora calato il sipario, grazie all'azione congiunta di Carabinieri, Carabinieri Forestali, Polizia di Stato e Polizia Municipale.
Nell'ambito di un più articolato piano di perlustrazione e controllo del territorio, le forze dell'ordine hanno cinto l'area, raccogliendo elementi utili per eventuali approfondimenti investigativi prima di dare il via alla bonifica del comprensorio, affidata a uomini e mezzi del Comune e della Tradeco, società appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ore di intenso lavoro per ripulire tutta l'area a ridosso del rione Arca di via monsignor Forzoni. Risultato: due cassoni di immondizia finiti adesso nelle discariche autorizzate. Rifiuti classificati come speciali e pericolosi, altamente nocivi per la salute umana: pneumatici, pezzi di ciclomotori, carrelli ricostruiti, blocchi di cemento, ferraglia assortita, tubi in plastica, qualche vecchio elettrodomestico e tanto altro ancora. Prima puntata di una serie di verifiche che, a partire dalle periferie, nei prossimi giorni interesseranno altre zone di Gravina, in nome della tutela dell'ambiente e della sicurezza urbana.
Soddisfazione per l'operazione è stata espressa dal sindaco Alesio Valente: «Ringrazio le forze dell'ordine per il loro impegno. Abbiamo fatto la nostra parte per contribuire alla bonifica di un pezzo importante di città. E' necessario andare avanti su questa strada e per quanto ci riguarda lo faremo, assicurando massima disponibilità per la protezione del nostro patrimonio ambientale ed a garanzia della sicurezza urbana».