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La città

Bombe ecologiche in città

La denuncia del movimento 5 stelle

Hanno atteso invano una risposta. Hanno sperato in un provvedimento o in un intervento concreto. Ma niente.
Passati oltre 5 mesi dalla prima segnalazione, gli attivisti del Movimento 5 stelle sono tornati a scrivere e a chiedere interventi urgenti finalizzati alla rimozione dei tetti di amianto in città.
"Siamo di nuovo a scriverle – si legge nella nota inviata all'attenzione del primo cittadino- per sensibilizzarla e ricordarle che i tetti ricoperti d'amianto, come quelli dei capannoni che sono stati fotografati dalla cameretta di un bambino, sono tante bombe ecologiche che ogni giorno rilasciano nell'etere particelle cancerogene che inconsapevolmente inaliamo".

Vere e proprie minacce per la salute dei cittadini "poste a pochi passi dalla scuola dell'infanzia e delle elementari Don Saverio Valerio e potrà quindi capire che la nostra preoccupazione aumenta, visto che il pericolo è a portata di narice" denunciano i grillini.
Un pericolo che si ripete in molte altre zone della città "e se volesse avere contezza precisa della gravità del problema - scrivono rivolgendosi ancora al sindaco - le suggeriamo di utilizzare Google Earth, che oltretutto è gratuito, e che le fornirà in tempo reale una mappatura aggiornata dell'insalubre panorama".
Una situazione allarmante a detta del movimento che già la scorsa estate aveva invitato il governo cittadino ad intervenire per rimuovere le strutture e i tetti in amianto disseminati sul territorio comunale suggerendo, cosa per altro sperimentata in altri comuni, "la bonifica di manufatti in amianto da parte dei cittadini, attraverso apposite convenzioni con ditte specializzate volte a garantire l'abbattimento dei costi per le operazioni di bonifica", oltre a "promuovere una ricerca di mercato finalizzata ad individuare ditte interessate alla stipula di una convenzione con il Comune oltre ad assegnare particolari incentivi ai privati interessati alla rimozione e smaltimento di manufatti in amianto".

Un aiuto concreto avrebbero potuto darlo anche i finanziamenti, circa 2 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Puglia proprio per finanziare la rimozione di amianto da parte dei comuni pugliesi.
Ora, però, "dinanzi al vostro immobilismo" l'amarezza ha preso il sopravvento sulla speranza.
"E' drammatico – scrivono ancora gli attivisti del 5 stelle - fare la conta dei tanti decessi per Leucemie e Carcinomi che spesso non hanno un perché, ma che certamente rinvengono anche dalla mancata cura del territorio comunale. È soprattutto per quest'ultima cosa che le chiediamo di attivarsi immediatamente perché sulla pubblica incolumità non si può e non si deve derogare. Le consigliamo altresì, di verificare la possibilità di accedere ancora ai fondi regionali, nel caso siano intervenute proroghe".
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