Incendio bosco
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Cronaca

Bosco in fiamme: s'allarga il fronte dell'incendio

Interviste dal fronte del fuoco. Convocata l'unità di crisi

Peggiora la situazione al bosco Difesa Grande. Lo lascia intendere l'annuncio diffuso da Palazzo di città: "Il bosco continua inesorabilmente a bruciare. È stata convocata l'unità di crisi per domani mattina alle 9 presso il Comune".

La situazione, dunque, non è ancora sotto controllo. E l'incendio è tutt'altro che circoscritto, come ottimisticamente si sperava tra le fila della stessa amministrazione comunale già nella tarda serata di sabato. Quel che resta à la scena di un disastro ambientale di dimensioni immani.

Ettari ed ettari di bosco distrutti. È questo il raccapricciante bilancio dell'incendio divampato sabato pomeriggio e che sta interessando il bosco Difesa Grande, uno dei più importanti complessi boschivi della Puglia, rientrante in un'area dichiarata Sito di importanza comunitaria (Sic).

Non si sbilanciano gli operatori in azione sul campo. Più di 150 gli ettari di verde già andati in fumo, ma il bilancio del rogo probabilmente è destinato ad aumentare, poiché le fiamme non sono state completamente domate. Dopo 48 ore, infatti, permangono ancora dei focolai attivi in alcune zone del polmone verde gravinese: nel sottobosco la vegetazione è talmente fitta da non riuscire a far trapelare l'acqua. Gli operatori allargano le braccia: "Assurdo non riuscire ad arginare il fuoco".

Attivi i presìdi anche nella giornata di oggi per un incendio sviluppatosi su tanti e ampi fronti. Il rapido propagarsi delle fiamme ha reso necessaria, nella serata di domenica, l'evacuazione di alcune case e masserie in località Rifezza-Pantone a scopo precauzionale. Ma ad oggi non si segnalano danni a cose o persone. Mentre è stata chiusa al traffico (e poi riaperta) la strada provinciale 193, solo lambita dall'incendio.

Nella zona sono al lavoro ormai da due giorni, oltre ai vigili del fuoco di Bari, anche quelli di Altamura, i volontari della Protezione Civile di Gravina, il corpo forestale dello Stato, i Carabinieri, gli operai regionali Arif e la Polizia Municipale. Lanci di liquido ritardante e acqua sono stati affidati ad aerei fire boss, elicotteri del servizio regionale antincendio e canadair. Duecento circa in totale gli interventi aerei a supporto delle squadre di terra, portati a termine nel tentativo di spegnere le fiamme.

Sul posto anche il sindaco Valente: "Un sentimento di rabbia misto a sconforto mi prende quando guardo quel cimitero di alberi. Forse l'incendio si poteva evitare. Con maggiore cautela e attenzione. Forse gli agricoltori avrebbero dovuto provvedere con maggiore urgenza e delimitare il terreno con le precese. Ma ora è già tempo di guardare avanti. L'amministrazione ha in mente di concretizzare un piano serio per far in modo che il sottobosco venga tenuto pulito. Ci stiamo già muovendo per metter su un progetto di gestione dell'area boschiva, chiedendo aiuti economici alla Regione e al Parco dell'Alta Murgia. Dal Parco la garanzia è arrivata poche ore fa", ha commentato il primo cittadino.

E domani della questione si discuterà anche in un incontro tra l'amministrazione comunale ed il presidente del Parco dell'alta Murgia, Cesare Veronico. A renderlo noto, lo stesso Veronico: "Domattina sono stato invitato a un incontro col sindaco Valente e la nuova giunta di Gravina. Intendo sottoporre alla loro attenzione la questione e definire una strategia comune: il parco nazionale alta Murgia intende fare la sua parte per contrastare la piaga degli incendi".

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