Territorio
Bosco, la campagna antincendio 2022 è risultata vincente
Positivo il bilancio emerso dalla relazione finale della Aib
Gravina - giovedì 20 ottobre 2022
La campagna antincendio messa in campo questa estate presso il Bosco Difesa Grande ha funzionato. Questo in sintesi quanto emerge dalla relazione finale stilata dal comandante della Polizia Locale, Simone Lamuraglia, al termine della stagione estiva. Un bilancio senza ombra di dubbio positivo rispetto agli scorsi anni, nei quali si sono registrati alcuni degli incedi più devastanti che hanno colpito soprattutto il bosco comunale Difesa Grande, mandando in fumo ettari ed ettari di aree verdi.
Nonostante i concomitanti fenomeni di siccità e ondate di calore che questa estate hanno colpito tutta la penisola, il contrasto agli incendi si è dimostrato efficace, soprattutto grazie ad un vero e proprio piano straordinario di interventi messo a punto dal comando di Polizia locale su indicazione dell'amministrazione comunale.
Un piano di prevenzione degli incendi che ha coinvolto molteplici Enti sovracomunali che hanno contribuito alla tutela del patrimonio boschivo.
Per riuscire efficacemente a controllare e prevenire ogni fonte di rischio sono stati utilizzati uomini e tecnologie, con un sistema di videosorveglianza attivo 24 ore su 24, collegato ad una centrale operativa di un istituto di vigilanza che ha consentito l'intercettazione di situazioni di pericolo, soprattutto nelle ore notturne, con il personale dello stesso istituto che nell'arco della giornata ha svolto turni di pattugliamento del territorio, segnalando in più di una occasione situazioni di pericolo, rappresentate da incendi che avrebbero potuto compromettere l'incolumità del bosco comunale e allertando la macchina di intervento del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile. Tra le azioni preventive da registrare l'attivazione di un idrante sulla ex strada per il bosco, denominata "Tratturo dei Mercanti".
"Particolarmente utile è stata l'attivazione di questo idrante per un approvvigionamento rapido di acqua per i mezzi impegnati nella campagna AIB" -spiega il comandante Simone Lamuraglia. Acqua proveniente anche dalla cisterna fornita dall'ente Parco nazionale dell'Alta Murgia collocata all'interno del vivaio.
Ma non solo. A tutela del bosco hanno operato questa estate due presidi Arif, che hanno permesso di coprire l'intero territorio del bosco difesa Grande; due squadre operative della Colonna Mobile Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile impegnate h24 e, attraverso l'attuazione di un gemellaggio tra regioni, nel periodo di massima pericolosità per gli incendi, presso il bosco di Gravina sono giunti anche due gruppi provenienti da Veneto e Basilicata.
Il Comune di Gravina, poi, ha impiegato i percettori di reddito di cittadinanza come vedette, organizzando servizi di pattugliamento con uomini della Polizia Locale e con 36 volontari della Protezione Civile Comunale, che hanno macinato oltre 13mila km complessivi di pattugliamento della zona boschiva. Anche i droni hanno monitorato il territorio con diversi sorvoli dell'area boscata da parte dell'associazione Gravi in Aria.
In definitiva, nel periodo che va da giugno a settembre, sono stati effettuati 82 interventi operativi, tutto esterni al bosco o in aree contigue e riguardanti per lo più terreni seminativi.
Insomma, il bosco Comunale difesa Grande per quest'anno si è salvato. Un successo l'aver evitato focolai all'interno del grande polmone verde alle porte della città, con la campagna di prevenzione degli incendi che si può dire essere risultata vincente.
Nonostante i concomitanti fenomeni di siccità e ondate di calore che questa estate hanno colpito tutta la penisola, il contrasto agli incendi si è dimostrato efficace, soprattutto grazie ad un vero e proprio piano straordinario di interventi messo a punto dal comando di Polizia locale su indicazione dell'amministrazione comunale.
Un piano di prevenzione degli incendi che ha coinvolto molteplici Enti sovracomunali che hanno contribuito alla tutela del patrimonio boschivo.
Per riuscire efficacemente a controllare e prevenire ogni fonte di rischio sono stati utilizzati uomini e tecnologie, con un sistema di videosorveglianza attivo 24 ore su 24, collegato ad una centrale operativa di un istituto di vigilanza che ha consentito l'intercettazione di situazioni di pericolo, soprattutto nelle ore notturne, con il personale dello stesso istituto che nell'arco della giornata ha svolto turni di pattugliamento del territorio, segnalando in più di una occasione situazioni di pericolo, rappresentate da incendi che avrebbero potuto compromettere l'incolumità del bosco comunale e allertando la macchina di intervento del Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile. Tra le azioni preventive da registrare l'attivazione di un idrante sulla ex strada per il bosco, denominata "Tratturo dei Mercanti".
"Particolarmente utile è stata l'attivazione di questo idrante per un approvvigionamento rapido di acqua per i mezzi impegnati nella campagna AIB" -spiega il comandante Simone Lamuraglia. Acqua proveniente anche dalla cisterna fornita dall'ente Parco nazionale dell'Alta Murgia collocata all'interno del vivaio.
Ma non solo. A tutela del bosco hanno operato questa estate due presidi Arif, che hanno permesso di coprire l'intero territorio del bosco difesa Grande; due squadre operative della Colonna Mobile Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile impegnate h24 e, attraverso l'attuazione di un gemellaggio tra regioni, nel periodo di massima pericolosità per gli incendi, presso il bosco di Gravina sono giunti anche due gruppi provenienti da Veneto e Basilicata.
Il Comune di Gravina, poi, ha impiegato i percettori di reddito di cittadinanza come vedette, organizzando servizi di pattugliamento con uomini della Polizia Locale e con 36 volontari della Protezione Civile Comunale, che hanno macinato oltre 13mila km complessivi di pattugliamento della zona boschiva. Anche i droni hanno monitorato il territorio con diversi sorvoli dell'area boscata da parte dell'associazione Gravi in Aria.
In definitiva, nel periodo che va da giugno a settembre, sono stati effettuati 82 interventi operativi, tutto esterni al bosco o in aree contigue e riguardanti per lo più terreni seminativi.
Insomma, il bosco Comunale difesa Grande per quest'anno si è salvato. Un successo l'aver evitato focolai all'interno del grande polmone verde alle porte della città, con la campagna di prevenzione degli incendi che si può dire essere risultata vincente.