La città
Bosco, polemica sui lavori per piste tagliafuoco
Il Comune corre ai ripari dopo l’incendio che ha devastato il bosco. Per le opposizioni un intervento tardivo
Gravina - mercoledì 25 agosto 2021
10.19
Si corre ai ripari quando la frittata è stata già fatta? Questo il commento di molti cittadini gravinesi alla notizia dell'affidamento da parte del Comune degli interventi per le aperture di piste e precise tagliafuoco presso il bosco Difesa Grande. Un provvedimento che sa di beffa e si ritiene a dir poco tardivo, visto il devastante incendio che ha interessato il polmone verde alle porte della città alla fine dello scorso mese di luglio. E proprio in seguito a quest'ultimo incendio che ha mandato in fumo circa mille ettari di bosco, l'amministrazione comunale ha palesato la necessità di operare con estrema urgenza al fine di eliminare le situazioni di pericolo che si sono venute a creare, manifestando la volontà di eseguire degli interventi consistenti nell'apertura di piste e di precese tagliafuoco. I lavori, affidati alla ditta Iurino Moviter srl per un importo complessivo di 31.623,42 euro, servono a impedire e prevenire il facile propagarsi delle fiamme tramite i varchi tagliafuoco e consentire ai mezzi di intervento di poter operare con maggiore celerità attraverso i percorsi e le piste tracciate nel bosco.
Un atto dell'amministrazione che comunque non convince i critici che puntano il dito contro la giunta Valente. Tra questi Lorenzo Carbone della Lega, Rosa Cataldi e Ketty Lorusso del Movimento Cinque Stelle e il movimento politico di Mario Conca, Cittadini Gravinesi, che attaccano Valente reo di non aver fatto, a loro dire, tutto il possibile per evitare il propagarsi delle fiamme. "Questa determina è la prova delle mancanze e delle inefficienze di questa amministrazione nella prevenzione degli incendi al bosco" - afferma Carbone. Per Rosa Cataldi, invece, "questo dimostra in modo assoluto il fatto che, prima degli incendi che negli ultimi anni hanno devastato il nostro bosco, nulla è stato mai fatto", mentre gli attivisti del movimento Cittadini Gravinesi scomodano la Procura che ha aperto un fascicolo all'indomani dell'incendio "e oggi il comune in fretta e furia ha pubblicato l'affidamento dei lavori per l'apertura di piste e precese tagliafuoco, a dimostrazione che il comune era ed è il massimo responsabile e nulla aveva fatto per quasi due legislature".
Insomma, una vicenda destinata a far parlare di sé, e con le polemiche che non cennano a placarsi.
Un atto dell'amministrazione che comunque non convince i critici che puntano il dito contro la giunta Valente. Tra questi Lorenzo Carbone della Lega, Rosa Cataldi e Ketty Lorusso del Movimento Cinque Stelle e il movimento politico di Mario Conca, Cittadini Gravinesi, che attaccano Valente reo di non aver fatto, a loro dire, tutto il possibile per evitare il propagarsi delle fiamme. "Questa determina è la prova delle mancanze e delle inefficienze di questa amministrazione nella prevenzione degli incendi al bosco" - afferma Carbone. Per Rosa Cataldi, invece, "questo dimostra in modo assoluto il fatto che, prima degli incendi che negli ultimi anni hanno devastato il nostro bosco, nulla è stato mai fatto", mentre gli attivisti del movimento Cittadini Gravinesi scomodano la Procura che ha aperto un fascicolo all'indomani dell'incendio "e oggi il comune in fretta e furia ha pubblicato l'affidamento dei lavori per l'apertura di piste e precese tagliafuoco, a dimostrazione che il comune era ed è il massimo responsabile e nulla aveva fatto per quasi due legislature".
Insomma, una vicenda destinata a far parlare di sé, e con le polemiche che non cennano a placarsi.